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Bronzo punico: Tanit, cavallo stante a destra
11.8.2018
Buonasera Sig. De Florio,
vorrei sottoporre al suo giudizio questa moneta che ho acquistato l'altra sera ad un mercatino e che si trovava insieme ad altre, probabilmente medievali e che il commerciante mi ha identificato come "medagliette devozionali in piombo"... ma io ho riconosciuto subito una moneta cartaginese in bronzo... Me l'ha lasciata a 20 euro... ma la cosa strana è che quando sono andato a cercarla su Internet per identificarla correttamente, non l'ho trovata tra i bronzi... ancora piu' strano è che sembra avere l'impronta degli stateri d'oro o di elettro ma battuta su un tondello di bronzo... di diametro 23 mm; il peso purtroppo non sono in grado di dirlo perché la bilancia me l'ha rotta mio figlio... Può trattarsi di un errore, conio di statere battuto su bronzo? e' un inedito?... un falso? (non credo perché lo stile è molto chiaramente siculo-punico e ha una bella patina, sedimenti e incrostazioni)... inoltre è ben centrata, il cerchio della perlinatura intorno alle figure è completo, il rovescio ha una bella concavita' e il diritto è ben in rilievo... Di cosa si tratta secondo lei?
Grazie mille se riesce a dirmi qualcosa...
diametro di 24 mm ed uno spessore medio leggermente inferiore ai 2 mm circa...secondo me è di 8,80g.
Mi é capitato di trovare un esemplare abbastanza simile al mio su Sylloge Nummorum Graecorum, di cui le invio in allegato la foto. Ho eseguito la ricerca dall'opzione ''database'' in alto a sinistra nella homepage e inserendo ''Carthage'' come ''state'' e ''AE'' (bronzo) come ''material''. L'esemplare che é saltato fuori é secondo me abbastanza simile al mio anche di peso e sembra soddisfare la caratteristica di avere l'impronta dello statere in oro/elettro ma su un tondello di bronzo. Come vede nella descrizione il materiale è AE... secondo lei si tratta di un errore? Cosa ne pensa?
fig. 1
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Roma, 12.9.2018
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AE241, zecca siculo-punica, 330 - 270 a. C., SNGuk_0700_0594 var.

Descrizione sommaria:
D. Tanit, testa coronata di spighe a sinistra entro cerchio perlinato2.
R. Cavallo stante a destra3 entro cerchio perlinato. Tre globetti sopra la linea d'esergo.

La ricerca di monete della tipologia di figura ha dato luogo al seguente risultato:

  1. http://www.s137585473.websitehome.co.uk/SNG/images/Images_SNG/07/Big/0700_0594.jpg SNG Vol: VII 594 Manchester University Museum State: Carthage. OBV Description: Tanit wreathed. REV Description: Horse r. Period: Late 4th-early 3rd cent. -330 -270 Die Axis in numbers: 12 Die Axis in degrees: 0 Metal: AE Weight: 7.52 Wear: Not worn Cast or Struck: Struck ID: SNGuk_0700_0594.

Veniamo alle conclusioni. La ricerca qui effettuata non ha portato ad elementi aggiuntivi rispetto a quelli indicati dal lettore: "la moneta ha l'impronta dello statere in oro/elettro ma su un tondello di bronzo". Tuttavia il campione in esame è una variante di SNGuk_0700_0594, poiché i tre globetti nel rovescio, verosimilmente contrassegni di emissione, si collocano sopra la linea di esergo invece che sotto. D'altra parte l'illustrazione fornita dal sito britannico è autoreferenziale in quanto non è accompagnata da riferimenti ai principali cataloghi conosciuti. Per quanto concerne l'attività da me svolta, non ho trovato tracce della moneta nei cataloghi disponibili in rete, BMC II, Müller, nè in SNG Cop Italy, né in wildwinds.com, né in http://www.magnagraecia.nl/coins/Punic_map/Zeugitana_map/Zeugitana.html. Per una ricerca più completa, che non è nelle mie presenti possibilità, occorrerebbe rivolgersi ad una biblioteca universitaria e consultare almeno SNG Cop 42 North-Africa, Syrtica-Mauretania / ed. by G. K. Jenkins, Calciati R. Corpus Nummorum Siculorum la monetazione in bronzo, 3 voll. Mortara 1986, Corpus Nummorum Punicorum Roma, Mauro R. Viola.
Altro non saprei dire.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) AE24 (moneta di bronzo di 24mm di diametro). Il peso della moneta in esame (8,80g) non si discosta in modo sostanziale da quello della moneta di cui sopra.
(2) Per le notizie sulla dea Tanit/Core/Kore rimando alla trattazione del sito http://en.wikipedia.org/wiki/Tanit o alla relativa versione in italiano, https://it.wikipedia.org/wiki/Tanit. La moneta fu battuta nel nome di Cartagine (la cui patrona era proprio la dea Tanit rappresentata sul dritto della moneta) in Zeugitana oppure in area sicula sotto controllo cartaginese.
(3) Riferisce Barclay Head nel suo Historia Numorum (v. link) che Cartagine, con la sua popolazione di circa 700.000 abitanti non fece uso di moneta sino alla grande invasione della Sicilia nel 410 a. C. Il contatto con i Greci e le necessità belliche costituirono l'occasione immediata per dare inizio alla monetazione. I Punici appresero dai Greci l'arte della coniazione e questo salta evidente quando si considera che adottarono sul dritto delle loro monete il tipo siculo di Persefone/Core e uno stile inconfondibilmente greco nelle loro prime emissioni. Il cavallo è un simbolo attestato del popolo cartaginese (v. Eneide, libro I, 442 e segg.: "..qui, sbattuti dai flutti e dai turbini, i Punici scavarono il segno che aveva mostrato loro Giunone sovrana, la testa d'un ardente cavallo." - si vorrà notare a questo proposito che Tanit era venerata in Nord Africa sotto il nome latino di Juno Caelestis, a causa della sua identificazione con la dea romana Giunone).

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