|
||||||||||||||||||||||||||||||||
Gordiano III e Viminacium nella Mesia | ||||||||||||||||||||||||||||||||
25.1.2019
..da msnMM.Caro Giulio, a me è stato venduto per Emiliano forse è un Sesterzio, 16,5g e 25,5mm, mi dici qualcosa Grazie |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma, 26.1.2019
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Sesterzio provinciale1, zecca di Viminacium, 241-242 d. C.2, AMNG 81 (pag. 34), Varbanov 115, Moushmov 32 Descrizione sommaria (sono indicate
in rosso le parti della leggenda usurate o comunque
non più leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche dei sesterzi
provinciali della tipologia di figura presenti nei
link sopra indicati:
(2) La moneta può essere datata esattamente per via della leggenda d'esergo [AN(no) III]. Gordiano III infatti, appena un anno dopo l'ascesa, aveva concesso a Viminacium lo status di colonia e con esso il diritto di battere moneta. Le monete di Viminacium recano la data di emissione espressa nel calendario locale. L'anno primo era il 239/240 d. C. e, a seguire, venivano numerati gli anni successivi. L'ultima emissione si avrà nell'anno XVI, sotto Valeriano I e Gallieno (254-255). La moneta in esame è stata dunque battuta nel 241-242 d.C. (3) IMPerator GORDIANVS PIVS FELixAVGustus. La tragica storia dei Gordiani si consumò nell'arco di soli sei anni, tra il 238 e il 244 d.C. Il futuro Gordiano I, personaggio di nobile e ricca famiglia, aveva ricevuto dall'imperatore Severo Alessandro l'incarico proconsolare in Africa e lì si trovava quando, nel 238 d.C., regnante Massimino (Severo Alessandro era stato ucciso nel 235 su ordine di Massimino), scoppiò una ribellione dei locali proprietari terrieri, timorosi di vedere i propri beni confiscati dalla politica predatoria del nuovo sovrano. I ribelli, dopo aver ucciso il legato imperiale, imposero a Gordiano la scelta tra l'acclamazione ad imperatore o la morte. Gordiano accettò l'incarico condividendolo con il figlio (Gordiano II) e inviò a Roma una legazione con l'incarico palese di perorare presso il Senato la causa dei ribelli e quello segreto di eliminare Vitaliano, capo dei pretoriani e uomo forte del regime di Massimino. La missione riuscì, gli ambasciatori sparsero la voce della morte di Massimino, il popolo si sollevò, il Senato appoggiò gli ammutinati contro i fautori della conservazione e, senza attendere la conferma ufficiale della morte di Massimino, convalidò l'elevazione al trono dei due Gordiani. Il loro regno doveva tuttavia durare meno di un mese. Capelliano, legato della Numidia, che in un primo tempo aveva appoggiato la causa dei Gordiani, gli si rivoltò contro allorché ritenne che le sue aspettative non venissero tenute nella giusta considerazione e poiché aveva al suo comando un esercito forte e bene addestrato, batté agevolmente a Cartagine l'esercito raccogliticcio dei suoi oppositori, sicché Gordiano I si suicidò e Gordiano II finì ucciso in battaglia. Le notizie provenienti dall'Africa circa la morte dei due Augusti crearono il panico nella città di Roma, dove si era sparsa la voce che Massimino, dato per morto, era invece ancora vivo e ben deciso a difendere le sue prerogative. Al Senato, ormai compromesso, non restò che scegliere al proprio interno, come successori, due suoi membri, Pupieno e Balbino, con il compito di preparare la guerra. Ma il popolo non gradì il risorgere del potere senatorio, ne seguirono tumulti e il Senato dovette accettare il compromesso di proclamare Cesare (cioè sovrano in pectore) il tredicenne Marco Antonio Gordiano, il cui nonno materno era stato Gordiano I e il cui zio materno Gordiano II. Poco dopo, una rivolta dei pretoriani pose fine alla vita dei due Augusti regnanti, sicché l'ultimo dei Gordiani, Cesare da pochi mesi, divenne Augusto nel luglio del 238, passando alla storia come Gordiano III. L'anno 238 fu fatale anche per Massimino: la resistenza opposta dall'esercito senatorio ostacolò il suo ritorno a Roma e una rivolta della 2^ Legione Partica ne determinò la morte. Gordiano III, data la giovane età, era docile strumento nelle mani dei pretoriani e del loro capo Timesiteo che lo aveva mantenuto al potere e gli aveva dato in moglie la propria figlia. Ma il suo regno durò quanto la vita di Timesiteo. Quando questi morì, pare avvelenato, durante una campagna militare in Oriente, il nuovo prefetto dei pretoriani, Marco Giulio Filippo, figlio di uno sceicco arabo, passato poi alla storia come Filippo I l'Arabo, lo fece assassinare dai suoi sicari nel 244 facendosi proclamare Augusto al suo posto. Il Senato e le province riconobbero subito il nuovo sovrano, favorito delle legioni orientali. (4) P M S COL VIM [P(rovincia) M(oesia) S(uperior) Col(onia) Vim(inacium)]. La moneta reca dunque nella leggenda del rovescio l'indicazione della zecca di emissione (VIM=VIMinacium). La città di Viminacium (v. link), posta in prossimità della moderna Kostolac (Serbia), alla confluenza tra il Danubio e la Mlava, sopravvisse fino al 441 d.C., quando venne conquistata e in parte distrutta dagli Unni di Attila. (5) Il tipo del rovescio mostra la personificazione della Mesia tra il toro e il leone che simbolicamente rappresentano rispettivamente la Legione VII Claudia e la Legione IIII Flavia che stazionavano in Mesia Superiore a Viminacium e Singidunum (l'odierna Belgrado, ad una cinquantina di km da Kostolac). |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|