Roma, 2.2.2019
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
AE Sesterzio1,
zecca di Roma, 194-195 d. C., RIC
IV/I 53b (pag. 52), BMC V
533 var. (pag. 64), Cohen
III 33 (pag. 418), indice di rarità
"R"2.
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili):
D. D CL SEPT AL-BIN CAES2.
Clodio Albino, testa nuda a destra, busto con
leggero panneggio sulla spalla sinistra.
R. FORT REDVCI COS II3. SC in esergo.
La Fortuna assisa a sinistra, sorregge con la mano
destra un timone su un globo e con la sinistra una
conucopia. Sotto il sedile la ruota.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- http://images.goldbergauctions.com/php/lot_auc.php?site=1&sale=72&lot=4163
Lot 4163 Clodius Albinus, as Caesar, AD 193-195.
AE Sestertius (27.0g) minted at Rome, AD 194-195.
D CL SEPT AL - BIN CAES. Bare head of Albinus
right with slight drapery on left shoulder.
Reverse: FORT REDVCI COS II S C. Fortuna seated
left, right hand holding rudder on globe, left
holding cornucopiae; beneath seat, wheel. Sear
6150; RIC 53b; BMC 533var; Cohen 33; Banti 11.
Minor flan crack noted at one o'clock. Uniform
dark greenish-brown patina. Very pleasing
portrait. Very rare. One of the finer examples
extant. Choice Very Fine/About Very Fine.
Estimated Value $5,000 - 6,000. The Hunter
Collection; Ex Superior Stamp & Coin, NYINC
Sale, December 8-9, 1995, lot 936. Realized
$2,990.
- vcoins
425.00€ Rates for: 02/01/19 Clodius Albinus
Sestertius, struck AD 194-195 at Rome mint. Obv: D
CL SEPT ALBIN CAES, bare bust right, with slight
drapery on shoulder. Rev: FORT REDVCI COS II / SC
(in exergue), Fortuna seated left, holding rudder
on globe and cornucopiae; wheel under seat.
25,08g, 31mm. RIC 53b. very rare.
- https://p1.liveauctioneers.com/3779/82015/42623375_1_x.jpg?version=1447895962&format=pjpg&auto=webp&quality=50
Rare Clodius Albinus caesar, 193 – 195 AE Estimate
$300 - $350 Dec 13, 2015. Lot Passed Sestertius
Rare Clodius Albinus caesar, 193 – 195AE
Sestertius 194-195, size 31mm weight 23.30gm. D CL
SEPT ALBIN CAES Bare head r. Rev. FORT REDVCI COS
II Fortuna seated l., holding rudder on globe and
cornucopiae; beneath the chair, a wheel. In
exergue, S C. C 35 var. BMC S. Severus 533. RIC S.
Severus 53b.Rare. good Very fine. Describing the
legacy of Clodius Albinus is no easy task: was he
naïve enough to believe he could share power with
Septimius Severus – who he may have known
personally – or did he lack the courage and
resolve to strike first? Considering his
experience in government, his war record and his
reputation for bravery, the answer must lie
somewhere between. Since Albinus could easily have
marched on Rome during Severus’ year-long absence
in Syria, it seems that he preferred to wait for
the right moment to strike. He probably hoped
Severus would exhaust his legions fighting Niger,
or that Niger would defeat him, after which
Albinus could occupy Rome unopposed and with
dignity. He seems only to have made an error in
timing, and to have underestimated his enemy. Like
Severus, Albinus hailed from a distinguished
family from North Africa. He had a long and
distinguished service to the Imperial army, rising
to command under Marcus Aurelius and to campaign
against the Dacians for Commodus. He also excelled
outside the army: he was consul in 187 and served
as governor of Bithynia in 175, of Lower Germany
in 189, and of Britain in 191. Thus, when the
crisis in Rome erupted early in 193 it is
understandable why Albinus was one of three
generals to answer calls from the senate and the
people to end the tyranny of Didius Julianus. But
fate was on the side of Septimius Severus, who
marched on Rome first and was able to expel the
praetorian guardsmen and extort the senate’s
confirmation as emperor. He then made a peaceful
arrangement with Albinus, hailing him Caesar and
striking coins on his behalf in Rome, such as this
magnificent aureus. With the West secured, Severus
spent much of 193 and 194 defeating Pescennius
Niger in the East. After Niger fell, only Severus
and Albinus remained in positions of authority. By
195 the two men were at odds: Severus named his
sons Caracalla and Geta his successors and forced
the senate to declare Albinus a public enemy. The
news could hardly have come as a shock to Albinus,
who was hailed emperor by his own soldiers at
Lugdunum soon thereafter. Severus remained in Rome
for at least one year afterward and did not
confront Albinus until January, 197. Each
commanded massive armies that clashed on February
19, 197 near Lugdunum in one of the largest
battles in Roman history. After an initialsetback,
the battle went in favor of Severus. Ancient
sources, which clearly are hostile toward Severus,
say that Albinus fled the field and committed
suicide, after which Severus rode his horse over
his corpse and decapitated him so his head could
be displayed in Rome.Shipping and Handling $10
within The USA and $15 for all international
postage.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=141069
Classical Numismatic Group, Inc.
http://www.cngcoins.com/ Electronic Auction
69 137 23.07.2003 Description:
CLODIUS ALBINUS, as Caesar. 193-195 AD. Æ
Sestertius (28mm, 25.95g). Struck 194-195 AD. CL
SEPT ALBIN CAES, bare head right, slight drapery
on left shoulder / Fortuna seated left, holding
rudder on globe, and cornucopiae; wheel beneath
chair. RIC IV 53b; Cohen -. VF/Fine, brown patina,
some roughness on reverse.
- http://www.edgarlowen.com/albinus-10528.jpg
10528. CLODIUS ALBINUS, As Caesar, AD 193-195. AE
Sestertius (30mm, 22.93 g, 12h). Rome mint. Struck
AD 194-195. Bareheaded bust right, slight drapery
on far shoulder / Fortuna seated left, holding
rudder set on globe and cornucopia; wheel below
throne. RIC IV 53b; Banti 11. Near VF, dark brown
patina, traces of red. Handsome surfaces. Rare.
750$:
https://issuu.com/cngcoins/docs/cng_mbs_84/187.
- http://www.fredericweber.com/CLODIUS_ALBINUS/hill75p.jpg
Avers: D CL SEPT ALBIN CAES: Sa tête nue à droite.
Revers: FORT REDVCI COS II / S - C: La Fortune
assise à gauche tenant un gouvernail et une corne
d'abondancee. Références: RIC 53a- Exemplaire
illustré: Classical Numismatic Group, Mail Bid
Sale 69, Juin 2005, n° 1431: 500$ => 500$.
Concludo osservando che, nei limiti di una valutazione
a distanza, dal confronto tra la moneta in esame e le
monete autentiche del periodo non emergono differenze
sostanziali per quanto concerne l'aspetto generale e
lo stile. Ciò detto, la mancata indicazione delle
caratteristiche fisiche sottrae un elemento essenziale
alla valutazione del campione in esame e alla verifica
della sua corretta classificazione come sesterzio
piuttosto che come asse. Se autentica, nel presente
stato di conservazione, la moneta potrebbe, a mio
avviso, valere un centinaio di euro.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-------------------------------------------
Note:
(1) AE
Sesterzio. Di seguito riporto le caratteristiche
fisiche dei sesterzi della tipologia di figura
tratte dai link di cui sopra:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Diametro
(mm) |
Asse
di conio (ore) |
Link1 |
27 |
- |
- |
Link2 |
25,08 |
31 |
- |
Link3 |
23,30 |
31 |
- |
Link4 |
25,95 |
28 |
- |
Link5 |
22,93 |
30 |
12 |
In assenza delle caratteristiche fisiche del
campione in esame non sarà possibile svolgere un
esame comparativo con le monete autentiche del
periodo.
(2) D CL SEPT ALBIN CAES (Decimus
CLodius ALBINus CAESar) (aprile 193-febbraio 197).
In una lettera che suo padre, Ceionio Postumo, inviò
a Bassiano, proconsole d'Africa e amico di famiglia,
sono spiegate le ragioni del nome di Decimo Clodio:
“..mi è nato un figlio, sette giorni prima delle
calende di dicembre, dal colorito così terreo da
sembrare più bianco dei panni di lino che lo
avvolgevano. Perciò, dopo averlo riconosciuto come
membro della famiglia degli Albini, congiunti comuni
ad entrambi noi, gli ho dato il nome di Albino.”
Traggo da BMC le note seguenti relative alle guerre
di successione che nel 192 seguirono all'assassinio
di Commodo per mano di persone a lui vicine le quali
affidarono poi il comando dell'impero all'esperto e
popolare prefetto dell'Urbe, Pertinace: "Una
congiura dei pretoriani pose fine alla vita di
Pertinace dopo soli tre mesi di regno. Chi uccise
Pertinace non aveva un proprio candidato da
proporre; la suprema carica dello stato fu messa
all'asta per essere affidata al migliore offerente.
Didio Giuliano vinse la partita perché era ricco e
ambizioso, anche se non sufficientemente energico e
dotato e pur essendo odiato e disprezzato dal popolo
Romano. Alla sua elevazione seguì la rivolta delle
legioni provinciali: in Oriente, Pescennio Nigro,
governatore della Siria; in Occidente, Clodio
Albino, governatore della Britannia; sul Danubio,
Settimio Severo, governatore della Pannonia. Severo
fu il più lesto; discese a Roma, depose Didio
Giuliano e lo mise a morte ai primi di luglio del
193. Il Senato, che aveva accettato senza protestare
l'elevazione di Didio, lo aveva abbandonato al suo
destino dopo che era stato deposto. Gli anni dal 193
al 197, furono quelli delle guerre di successione
tra i tre contendenti sopravvissuti. Fondamentale
per il successo finale di Severo fu il possesso di
Roma. Egli manovrò abilmente offrendo a Clodio
Albino il consolato (COS) nel 193 e nel 194 il
consolato congiunto (COS II) e il titolo di Cesare
(velata promessa di successione), subito accettati,
come testimonia la moneta di figura. Poi mosse
rapidamente in Oriente contro Pescennio Nigro e lo
batté a Cizico nel 193, a Nicea nel 194 e infine ad
Isso. Pescennio si rifugiò ad Antiochia in Siria
dove fu raggiunto e ucciso (maggio 194,
v. link). Albino era in posizione incerta,
aveva il controllo sulla Gallia e la Bretagna e
sulle legioni ivi dislocate ma non era stato
riconosciuto come "figlio adottivo" da Settimio, era
solo riconosciuto come "fratello" in una lettera che
Settimio gli aveva indirizzato ("frati amantissimo
et desiderantissimo", all'amatissimo e prediletto
fratello, v. BMC pag. lxxxv). Albino aveva
tergiversato nella speranza che Severo perdesse la
partita contro Pescennio Nigro. Ma Severo aveva
consolidato la sua posizione a Roma, prima
deificando il defunto Pertinace e adottandone il
nome (PERT si legge nella titolatura di alcune sue
monete), poi transitando nella grande dinastia degli
Antonini, in quanto presunto figlio del divino Marco
(Aurelio) e fratello di Commodo, infine elevando il
proprio figlio Caracalla al rango di Cesare e
mutandone il nome in quello di Antonino. Forse
sperando nel sostegno del Senato e di coloro che a
Roma per lui simpatizzavano, Albino compì allora la
mossa che si rivelò fatale per il suo destino,
quella di farsi proclamare Augusto in Gallia. Severo
mosse contro di lui e dopo una breve ma dura
battaglia lo sconfisse il 19 febbraio del 197 nei
pressi di Lugdunum (l'odierna Lione) inducendolo al
suicidio (attuato forse per mano di uno schiavo).
(3) FORT REDVCI COS II (FORTunae
REDVCI COnSul II). La Fortuna che propizia il
ritorno è riconoscibile dai suoi attributi, il
timone con cui governa il mondo e la ruota della
Fortuna che si auspicava girasse in senso
favorevole. Convenzionalmente sulle monete la
Fortuna Redux veniva invocata per salvaguardare
l'imperatore nel suo viaggio per mare o per terra.
La leggenda del dritto e del rovescio della moneta
vanno lette congiuntamente: "Decimo Clodio Albino
Cesare Console per la seconda volta dedica alla
Fortuna che propizia il rientro": il rientro dalla
Britannia della quale Clodio Albino era governatore.
La zecca di Roma era allora sotto il controllo di
Settimio Severo che si trovava in Oriente per
chiudere la partita contro Pescennio Nigro.
L'auspicio per un ritorno sicuro invocato da questa
moneta è un po' ambiguo perché si prestava bene sia
al ritorno di Settimio dalla guerra, sia a quello
dalla Britannia di Albino Cesare, aspirante principe
ereditario. |