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Antoniniano, Vittorino e
il Sole Invitto |
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2.5.2019
..da Monete
Imperiali Romane di Michele Monti.Buongiorno... Gentilmente potrei sapere qualcosa di questa monetina se riuscite ad identificarle attraverso queste foto. Dimensioni di un denarino. Grazie |
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Roma, 11.5.2019
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Antoniniano1, zecca di Colonia, 269 – 271 d. C., RIC V/II 114 (pag. 396), Cohen VI 49 (pag. 73), indice di rarità "C". Descrizione sommaria (sono indicate
in rosso le parti della leggenda usurate o comunque
non più leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Veniamo alle conclusioni. La moneta in esame, della
quale non sono state comunicate le caratteristiche
fisiche, presenta caratteristiche generali e di
stile non difformi da quelle delle monete d'epoca di
pari tipologia Un saluto cordiale. (1) Antoniniano (bronzo). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli antoniniani di Vittorino presenti nei link di cui sopra:
(2) IMP C VICTORINVS P F AVG (IMPerator Caesar VICTORINVS Pius Felix AVGustus). Traggo da wikipedia le note che seguono su Marco Piavonio Vittorino, imperatore del cosiddetto Impero delle Gallie (268-270/271) che si formò nell'Europa settentrionale ad opera delle province secessioniste dell'Impero Romano. Originario della Gallia, Vittorino nacque da una famiglia molto ricca e militò sotto Postumo, il primo dei cosiddetti imperatori gallici. Dimostrò notevole capacità venendo investito del titolo di tribunus praetorianorum (tribuno dei praetoriani) nel 266/267 e ascese rapidamente fino a diventare co-console insieme a Postumo nel 268. È anche possibile che fosse stato lo stesso Postumo a conferirgli l’incarico di prefetto dei pretoriani. Artefice occulto del complotto che portò alla morte di Mario, Vittorino fu dichiarato imperatore dalle truppe di stanza ad Augusta Treverorum (oggi Treviri o Trier in tedesco) nell'autunno del 269. Il suo impegno primario fu di impedire che le province occidentali si sottomettessero all'autorità centrale dell'Impero Romano, dal momento che fin dalle prime settimane solo le province della Gallia, della Germania e della Gran Bretagna lo riconobbero. La Spagna abbandonò l'impero gallico e dichiarò fedeltà a Claudio Gotico. Claudio aveva inviato Placidiano, suo fedele generale, nella Gallia sud-orientale con l'incarico di attirare dalla sua parte il maggior numero possibile di città ondeggianti. Placidiano catturò molto rapidamente Cularo (l'antica Grenoble) ma non proseguì oltre. La presenza di Placidiano indusse la città di Augustodunum Haeduorum (oggi Autun in Burgundia, Francia orientale) ad appoggiare Claudio Gotico. Ciò costrinse Vittorino ad assediare la città che dopo sette mesi fu conquistata, saccheggiato e distrutta dalle truppe di Vittorino che fece ritorno in trionfo a Colonia Claudia Ara Agrippinensium (CCAA, come la chiamavano allora i Romani). Rimane un mistero che Claudio non autorizzasse Placidio a prestare soccorso a CCAA; si ipotizza che Claudio, impegnato sino al collo, sia in Italia contro gli Alamanni, sia nei Balcani contro i Goti, non volesse aprire un ulteriore fronte di operazioni in Gallia, che avrebbe comportato non solo un grande sforzo militare, ma anche richiesto un'assunzione di responsabilità nella difesa della frontiera renana in caso di successo. Ci sono indizi che suggeriscono che Claudio incontrasse anche in Oriente problemi che lo tenevano impegnato. Vittorino fu ucciso a CCAA all'inizio del 271 da Attizio, un ufficiale la cui moglie sarebbe stata sedotta dall'imperatore. Poiché il motivo dell’assassinio era personale e non politico, la madre di Vittorino, Vittoria (o Vitruvia), poté continuare a detenere un potere dopo la morte di Vittorino, a organizzare la sua divinizzazione e, dopo un generoso compenso alle truppe, scegliere Tetrico I come successore. Domiziano II, un altro comandante militare, sembra sia stato proclamato imperatore e presto eliminato. Vittorino è tra i Trenta Tiranni citati nella Historia Augusta. La (dubbia) Historia Augusta reca anche una breve descrizione di Vittorino il giovane, presumibilmente figlio di Vittorino che, nominato imperatore dalla famiglia nel giorno stesso della morte del padre, fu soppresso immediatamente dopo dalle truppe. La Historia Augusta dice anche che padre e figlio furono tumulati in tombe di marmo nei pressi di CCAA. (3) INV-I-CTVS. Invitto è l'appellativo del dio Sole e di riflesso quello che l'imperatore assnse per sé in un processo di identificazione. |
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