Roma, 28.6.2019
Egregio
Lettore,
di seguito
riporto gli elementi significativi riguardanti la
moneta di figura:
AE Asse1,
zecca di Roma, dopo il 211 a. C.2, Crawford
56/2 (pag. 158), Sydenham
143 (pag. 15), indice
di rarità "(3)".
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili):
D. Testa di Giano3
laureata, sopra I4.
R. Prua di nave a destra, sopra, I4,
sotto ROMA5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di figura
ha dato luogo ai seguenti risultati:
- https://www.deamoneta.com/auctions/view/470/83
Coins 83 Anonymous sextantal series. AE As, after
211 BC. Obv. Laureate head of Janus; above, I.
Rev. Prow right; above, I; below, ROMA. Cr. 56/2.
AE. 41.67g. 35.20mm. Good VF. Rufpreis: 125€
Observed by: 2 Gebot Anzahl: 9. Verkauft: 200€.
- https://www.deamoneta.com/auctions/view/586/153
Coins 153 Anonymous Sextantal series. AE As, after
211 BC. Obv. Laureate head of Janus; above, I.
Rev. Prow right; above, I; below, ROMA. Cr. 56/2.
AE. 36.40g. 36.00mm. Green-brown patina VF.
Rufpreis: 30€ Observed by: 3. Gebot Anzahl: 1.
Verkauft: 30€.
- http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=76495
Sale: Triton IX, Lot: 1267.
Estimate $1000. Closing
Date: Monday, 9 January 2006. Sold
For $1600.[Early Italian and Roman Issues]
ROME. After 211 BC. Æ As (31.31 g, 5h). Rome mint.
Laureate head of Janus; I above / Prow of galley
right; I above, ROMA below. Crawford 56/2;
Sydenham 143; Kestner 508-592; BMCRR Rome 217-228.
EF, green patina. Very rare. ($1000).
- http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=127313
Sale: CNG 79, Lot: 802. Estimate $300. Closing
Date: Wednesday, 17 September 2008. Sold
For $300. Anonymous. After 211 BC. Æ As
(35.42 g, 3h). Sextantal standard. Uncertain mint.
Laureate head of bearded Janus; I (mark of value)
above / Prow of galley right; I (mark of value)
above. Crawford 56/2 (citing 88 specimens in
Paris); Sydenham 143. VF, green patina, traces of
earthen deposits. Simplistic style. From
Collection V.C. The style on this example is more
simplistic than usual, resembling other bronze
issues attributed to mints in central Italy.
- https://www.deamoneta.com/it/lac/view/13054
Monetazione anonima. (dopo il 211 AC.) Asse
Oggetto numero: 13054 (LAC) Monetazione
anonima. (dopo il 211 AC.) Asse. D/
Testa laureata di Giano. I in alto. R/ Prora a
destra; I in alto , ROMA in esergo. AE, 32.85gr.
Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR Rome
217-228. BB. Anonymous. (After 211 BC.)
As. Rome mint. Obv: Laureate head of Janus; I
above. Rev: Prow of galley right; I above, ROMA
below. AE, 32.85g. Crawford 56/2; Sydenham 143;
BMCRR Rome 217-228. VF. Prezzo £50.
- https://www.artemideaste.com/auction/view/563/72
Lot 72: Anonymous sextantal series. AE As, after
211 BC. Obv. Laureate head of Janus; above, mark
of value I. Rev. Prow right; above, mark of value
I; below, ROMA. Cr. 56/2. AE. 57.50g. 37.00mm. A
heavy and superb example, of magnificent style.
Nice brown patina. Good VF/VF. Base d'asta 300€
Prezzo attuale 300€ Bids: 1 LOTTO NON IN VENDITA.
- https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2971&lot=310
Lot 310 Starting Price: 50€. Price realized: 50€.
Anonymous sextantal series. AE As, 211 BC. D/ Head
of Janus, laureate. R/ Prow of galley right. Cr.
56/2. AE. 40.26g. 35.00mm. Good F.
- http://64.60.141.198/cgi-bin/lot_auc.php?site=1&sale=84&lot=3119
Lot 3119 Anonymous. Æ As (19.46 g), after 211 BC.
Uncertain mint. Laureate head of Janus; above, I.
Reverse: [ROMA] in exergue, prow of galley right;
above, I. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR
217-28. NGC grade F; Strike: 5/5, Surface: 3/5.
Estimated Value $100 - 125. Unsold.
- https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3128&category=64293&lot=2620129
TimeLine Auctions 6 - 10 December 2016 Session 5,
Lot 2887 Starting price: 63 GBP. Unsold. Ancient
Roman Republican Coins - Struck Coinage - Post
Reform - Prow As After 211 BC. Obv: head of Janus,
I above. Rev: prow of galley right, I above, ROMA
below. Crawford 56/2; Syd 143; Sear 627. 39.91
grams. ("). With old dealer ticket. Very fine.
Estimate: GBP 70 - 90.
- http://www.coincommunity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=235384
Anonymous. After 211 B.C. Æ as (36 mm, 40.74 g, 12
h). Rome mint. Laureate head of Janus; above, I /
ROMA in exergue, prow of galley right; above, I.
Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR 217. aVF, brown
patina. Ex RBW Collection of Roman Republican
Coins (Triskeles 2, 25 April 2013), 113; UBS 59
(20 January 2004), 6121 (part).
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una
valutazione a distanza, la moneta non si discosta per
caratteristiche fisiche, generali e di stile dalle
monete di pari tipologia reperite nel web. Il suo
valore venale, nel presente stato di conservazione, si
attesta, a mio avviso, sui 20,00€.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
--------------------------
Note:
(1) Asse di
bronzo. Quello di figura è un asse "anonimo",
perché privo dei segni aggiuntivi di
identificazione che si ritrovano nella monetazione
in bronzo successiva. La cosiddetta "riforma
sestantaria" aveva ridotto il peso dell'asse
(inizialmente pari ad una libbra romana di
327,168g) a soli 54g, quanto il sestante
primigenio (un sesto di libbra romana). Il peso
dell'asse era destinato a decrescere ulteriormente
per effetto della svalutazione della moneta. Le
monete della tipologia in esame, classificate Cr
56/2, hanno pesi molto variabili perché dai 54g
iniziali possono scendere anche al di sotto dei
30g, per poi scendere, con la riforma unciale, a
27,3g (legge Flaminia o Fabia del 217 a. C.). A
testimoniare la variabilità del peso di questa
tipologia, tutta raccolta, in assenza di segni
distintivi, sotto il categorico, Cr56/2, ho
riportato in tabella le caratteristiche fisiche
delle monete della tipologia di figura reperite nel web:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Asse
di conio (h) |
Diametro
(mm) |
Link1 |
41,67 |
- |
35,20 |
Link2 |
36,40 |
- |
36 |
Link3 |
31,31 |
5 |
- |
Link4 |
35,42 |
3 |
- |
Link5 |
32,85 |
- |
- |
Link6 |
57,50 |
- |
37 |
Link7 |
40,26 |
- |
35 |
Link8 |
19,46 |
- |
- |
Link9 |
39,91 |
- |
- |
Link10 |
40,74 |
12 |
36 |
Si desume dalla tabella che le caratteristiche
fisiche della moneta in esame (42g, 33-35mm)
rientrano nei margini di variazione dei valori
tabulati.
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data
di emissione indicata dal Crawford, data che
discende dal ritrovamento, sotto lo strato di
distruzione della città siciliana di Morgantina, di
un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa
data è associata l'emissione dei primi denari
romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In
realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla
datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo
Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo
"Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni
romane repubblicane". Secondo gli autori, quattro
sono le teorie che nel corso del tempo sono state
formulate sulla datazione del primo denario romano e
sulla contemporanea riduzione sestantale dell'asse:
- la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal
Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da
Haberlein e da Grueber ai primi del novecento,
basata sulle fonti latine (Plinio e Livio),
colloca la prima emissione del denario nel 269
a. C.;
- la seconda (teoria ribassista), sviluppata da
Mattingly e dalla scuola inglese negli anni
trenta del novecento, proponeva, come data di
emissione del denario, il 187;
- la terza (teoria media), prendendo spunto dal
ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo
strato di distruzione della città, collocava la
prima emissione del denario nel 217-211;
- la quarta (teoria tradizionale rivista),
apparentemente preferita dagli autori, riprende
la "teoria tradizionale" con alcune modifiche
dettate dall’analisi storica e colloca la prima
emissione del denario nel 269 a. C.
(3) Nel merito della scelta di
Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note
che seguono da "Immagini divine. Devozioni e
divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze
archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli
e Diana Neri, 01 nov 2007" (v. link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare
emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che
caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle
serie fuse della prua e che viene poi mantenuto
nelle numerose emissioni successive di età
repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa
amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato
della iconografìa caratteristica, e pressoché
immutata, della testa del dio bifronte, una delle
più antiche divinità della religione romana, tipica
della protostoria italica e senza equivalenti nel
mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo
re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età
dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a
fianco felicemente. Giano era considerato il patrono
di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi,
connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara
all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la
coesistenza di due elementi di natura differente o
addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente
nella duplice connotazione di dio della pace e della
guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi
del tempo, favoriva la rappresentazione di
significati religiosi e politici insieme, che
potevano assumere valenze diverse a seconda delle
circostanze. La testa di Giano, come quella delle
altre divinità che connotano i differenti nominali
del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo
fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte
semplificazione simbolica, condizionata innanzi
tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce
della moneta esprimevano, nella loro stretta
correlazione, un chiaro intento narrativo. In
quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due
immagini sarebbero infatti da collegare ad uno
specifico evento, cioè alla costruzione del tempio
di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore
della battaglia navale di Mylae, C. Duilio (260 a.
C., v. link),
nel corso della prima guerra punica, probabilmente
con i proventi dell'enorme bottino raccolto.
L'immagine della prua di nave, se da un lato, può
apparire quasi in contrapposizione rispetto alla
scelta della ruota che aveva connotato serie
precedenti, dall'altro può riflettere anche la
precisa volontà di collegare l'adozione del tipo con
l'acquisizione del potere sul mare da parte dei
Romani nel corso della prima
guerra punica."
(4) "I", segno del valore, sta
per 1 (I=un asse). L'asse di figura faceva parte di
un'emissione monetale che comprendeva i seguenti
nominali:
- dupondio - Cr
56/1 (testa elmata di Minerva a destra/
Prua di nave a destra, sopra segno del valore
"II; sotto "ROMA");
- asse - Cr
56/2 (testa laureata di Giano, sopra
I/Prua di nave, sopra I);
- semisse - Cr
56/3 (testa laureata di Saturno a destra;
dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra "S");
- triente - Cr
56/4 (testa elmata di Minerva a destra,
sopra "oooo"/ Prua di nave a destra, sopra
"ROMA", sotto "oooo");
- quadrante - Cr
56/5 (testa di Ercole a destra; dietro
"
"/ Prua di nave a destra, sotto "ooo");
- sestante - Cr
56/6 (testa di Mercurio a destra; sopra
"oo"/ Prua di nave a destra, sotto "oo");
- oncia - Cr
56/7 (testa di Roma a destra; dietro "o"/
Prua di nave a destra, sotto "o");
- semuncia - Cr
56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua di
nave a destra).
(5) ROMA è l'etnico (di
difficile lettura nelle immagini ricevute), cioè lo
stato nel nome del quale la moneta è stata battuta. |