M.d.C., 3.9.2019
Egregio
Lettore,
riporto di seguito gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Sesterzio1, zecca di Roma, 164÷169 d. C., RIC
III 1751 (pag. 353), BMC
IV 1207 (pag. 577), Cohen
III 43 (pag. 218), indice di rarità
"c"
Descrizione sommaria:
D. LVCILLA -
AVGVSTA2. Busto
drappeggiato a destra, capo scoperto, capelli
ondulati, raccolti dietro la testa in uno chignon.
R. IVNO REGINA3.
S C4
a sinistra e a destra in basso nel campo. Giunone
velata, drappeggiata, stante a sinistra, sorregge
con il braccio destro esteso verso il basso una
patera ed uno scettro verticale con la mano
sinistra. Ai piedi a sinistra un pavone5
stante a sinistra, testa a destra.
La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha
dato luogo ai seguenti risultati:
- https://assets.catawiki.nl/assets/2018/8/9/2/0/f/20f1e1b9-c326-483f-9f06-257487649ef4.jpg
https://assets.catawiki.nl/assets/2018/8/9/6/3/1/63157520-e7e4-4e28-a381-e57ee3b288fb.jpg
Paese: Impero romano Valuta: AE Sestertius, Anno
/ Periodo e Variazione: Lucilla ( 164-169 d.C.)
- IVNO REGINA Tipo: Moneta (Più lotti )
Condizioni: BC+, tooled Roman Empire - AE
Sestertius - Lucilla (164-169 A. D.) Obverse:
LVCILLA AVGVSTA - Lucila Reverse: IVNO REGINA -
Juno holding sceptre and patera, with a peacock
at her feet. D: 32.00mm. diameter, W: 24.10g.
Catalogue: RIC 1752; Cohen, 44.
- Moruzzi
LUCILLA, Moglie di Lucio Vero, ASSE, Emissione
del 161-169 d.C., Zecca di Roma, Rif. bibl.
R.I.C., 1752; Cohen, 44; Metallo: AE, 14,99g,
(MR99030), Diam.: 26,52mm, mBB. 450,00€.
- Ebay
Lucilla (Wife of Marcus Aurelius) AE As "IVNO
REGINA Juno, Peacock" Good Fine Lucilla (Wife of
Marcus Aurelius) AE As. Rome Mint 164-169 AD.
Obverse: LVCILLA AVGVSTA Bust of Lucilla, hair
waved and fastened in a low chignon at back of
head, draped, right. Reverse: IVNO REGINA S C
Juno, veiled, draped, standing left, holding
patera in extended right hand and sceptre in
left hand; at feet, peacock. References: RIC
1752. Size: 27mm, 15.34g. Professional
Numismatic Notes: Good-fine US $127.50.
- https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=707&lot=968
Lot 968 Estimate: 100€ Price realized: 80€
LUCILLA (Augusta, 164-182). Sestertius. Rome.
Obv: LVCILLA AVGVSTA. Draped bust right. Rev:
IVNO REGINA / S - C. Juno standing left holding
patera and sceptre; at feet to left, peacock.
RIC 1751. Condition: Very fine. Weight: 22.69g.
Diameter: 30mm.
- http://feltemp.com/Emperors/Lucilla.html
Lucilla Augusta, A.D. 164-182/3 Bronze
Sestertius Rome mint Obv: LVCILLA AVGVSTA. Rev:
IVNO REGINA - Juno, veiled, standing, facing
left, holding patera and scepter, peacock at
feet, between S and C RIC (Marcus Aurelius) 1751
32x29mm, 23.1g. Lucilla was the wife of
co-emperor Lucius Verus, daughter of Marcus
Aurelius, and sister of Commodus. In A.D 182 she
was exiled and eventually executed for plotting
against Commodus. Evidently she knew something
that Marcus Aurelius didn’t. Would that she had
succeeded. Then again, if she had, the movie
Gladiator would never have been made.
- https://www.artemideaste.com/auction/view/90/197
Lot 197: Impero Romano. Lucilla, moglie di Lucio
Vero (deceduta nel 183 d.C.). Sesterzio. D/
LVCILLA AVGVSTA. Busto drappeggiato a destra. R/
IVNO REGINA. Juno stante a sinistra tiene patera
e scettro. Ai suoi piedi, pavone. RIC 1751. AE.
25.79g. 33.00mm. Bel BB/BB. Base d'asta 900€.
- ukauctioneers
TimeLine Auctions Ancient Art, Antiquities &
Coins - Day 6 - Wednesday 28th November 2018 Lot
3924 Estimate: £60 - £80 Ancient Roman Imperial
Coins - Lucilla - Juno Sestertius 163-169 AD.
Rome mint. Obv: LVCILLA AVGVSTA legend with
draped bust right. Rev: IVNO REGINA legend with
Juno standing left holding patera and sceptre,
peacock at feet; S-C to fields. RIC 1751; Sear
5502. 24.03g. Near very fine.
- http://mail.commonbronze.com/roman%20imp/adoptives/lucilla/pages/luc_sest_1751.htm
Orichalcum Sestertius 31mm (24.47gm) Struck
166-169 A.D. Rome. Obv: LVCILLA AVGVSTA. Draped
bust right. Rev: IVNO REGINA S - C. Juno
standing left holding patera and scepter,
peacock at feet. RIC III 1751 (M. Aur.), SR
5502. Mark Lehman Collection.
- Antiquities
Schätzpreis (prezzo stimato): ca. 363$ - 509$.
Zuschlagspreis (prezzo di aggiudicazione):
n. a. (non disponib.) Los-Nr. 2496, Aufrufe: 1
ANCIENT ROMAN IMPERIAL COINS - LUCILLA - JUNO
SESTERTIUS 166-169 AD Rome mint. Obv: LVCILLA
AVGVSTA legend with draped bust right. Rev: IVNO
REGINA legend with Juno standing with peacock; S
- C at sides. 25.53g. Good very fine; lightly
tooled to hair. Literature Sear 5502; RIC 1751;
BMCRE 1207.
- http://mycoinauctions.blogspot.com/2013/07/lucilla-ae-sestertius-rome-ric-iii-1750.html
Saturday, 27 July 2013 Lucilla, AE Sestertius,
Rome, RIC III 1750, Scarce SOLD Lucilla Augusta,
917 - 922 A.U.C. (164 - 169 A.D.) Coin: AE
Sestertius Obverse: LVCILLA AVG ANTONINI AVG F,
draped bust facing to the right. Reverse: IVNO
REGINA, Juno, standing to the left, holding a
Patera with her right hand and a Sceptre with
her left. A Peacock, to the left. S - C
across the fields. Weight: 23.87g Diameter: 30 x
29.3 x 4.7 mm Die axis: 160° Mint: Rome, struck
between 164 - 169 A.D. Reference: RIC III 1750
Rated Scarce. Note: A metal detecting find, near
Marlborough, Wiltshire, England in April 2013.
- https://emax.bid/en/lot/59439
1127 Coins - Roman Empire Starting price: £70
(GBP) Unsold Ancient Roman Imperial Coins -
Lucilla - Juno Sestertius. 163-169 AD. Rome
mint. Obv: LVCILLA AVGVSTA legend with draped
bust right. Rev: IVNO REGINA legend with Juno
standing left holding patera and sceptre,
peacock at feet; S-C to fields. 24.03g. (") Near
very fine. RIC 1751; Sear 5502.
Veniamo alle
conclusioni. Nei limiti consentiti ad un esame
a distanza, le caratteristiche fisiche,
generali e di stile della moneta riflettono
quelle degli esemplari autentici del periodo.
Nelle presenti condizioni il valore venale
della moneta potrebbe aggirarsi attorno ai
100€.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
---------------------------------------
Note:
Sesterzio.
Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche
dei sesterzi della tipologia in esame presenti nei link di cui sopra:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Diametro
(mm) |
Asse
di conio (h) |
Link1 |
24,10 |
32,00 |
- |
Link2 |
14,99 |
26,52 |
- |
Link3 |
15,34 |
27 |
- |
Link4 |
22,69 |
30 |
- |
Link5 |
23,1 |
29-32 |
- |
Link6 |
25,79 |
33 |
- |
Link7 |
24,03 |
- |
- |
Link8 |
24,47 |
31 |
- |
Link9 |
25,53 |
- |
- |
Link10 |
23,87 |
29,3-30 |
5 |
Link11 |
24,03 |
- |
- |
Dalla tabella si evince che le caratteristiche
fisiche della moneta in esame (24g, 30mm, 6h)
rientrano nei margini di variabilità delle monete
d'epoca di pari tipologia.
(2) LVCILLA AVGVSTA. Lucilla
nacque nel 149 d. C.. Per volere di suo padre
Marco Aurelio fu promessa a Lucio Vero che sposò
nel 164 ad Efeso, dove il marito si trovava per la
campagna contro i Parti (v. altra pagina
del sito). Ricevette il titolo di Augusta
nel 164 (secondo BMC). Dopo la morte del marito
nel 169, sposò Pompeiano, un vecchio senatore,
amico di Marco Aurelio. Quando Commodo succedette
a suo padre, mantenne a sua sorella le prerogative
di rango, ma Lucilla complottò contro di lui. In
seguito a ciò fu esiliata a Capri e poi
giustiziata nel 182. E' naturale ritenere che la
monetazione di Lucilla abbia avuto inizio nel 164,
dopo il matrimonio con Lucio Vero. Sulle monete
Lucilla si presenta dapprima come "LVCILLA
AVGVSTA", poi come "LVCILLA AVG ANTONINI AVG F"
(Lucilla Augusta, figlia di Antonino Augusto - v.
link),
come si titolava suo padre. Non è nota la data
della transizione alla nuova titolatura.
Sembrerebbe che la monetazione nel nome di Lucilla
sia proseguita anche dopo la morte di L. Vero e
che proprio a causa di questa circostanza Lucilla
abbia sentito la necessità di rimarcare la
discendenza da Marco Aurelio. La datazione
indicata in premessa ipotizza l'inizio della
monetazione di Lucilla con il titolo di Augusta a
partire dal 164 e il termine con il passaggio alla
nuova titolatura, attorno al 169, alla morte del
marito.
(3) IVNO REGINA.
L'accostamento tra Lucilla Augusta e Giunone
Regina si presenta naturale: la donna più
rappresentativa dello stato romano in quanto
moglie di un sovrano e investita ella stessa del
titolo di Augusta si rapporta direttamente con
Giunone, la regina degli dei, moglie di Giove. La
monetazione di Lucilla riprende all'inizio i tipi
di Faustina, sua madre, anche lei investita del
titolo di Augusta e accostata a Giunone Regina
sulle monete (si veda ad esempio RIC
III 338).
(4) S. C. (Senatus Consulto,
"per decreto del Senato") era la consueta sigla
apposta sui nominali in bronzo romani (sesterzi,
dupondi e assi) ad indicare la competenza
esclusiva del Senato Romano sulle decisioni
attinenti all'emissione di quelle monete (la
monetazione in oro e in argento, che non riporta
quella sigla, rientrava invece nelle competenze
dirette dell'imperatore). Nel rovescio di figura
la lettera S si trova interposta tra il collo del
pavone e la gamba di Giunone; di solito invece la
S la si trova alla sinistra del collo del pavone.
Siamo in presenza di una particolarità meno
frequente per la tipologia monetale in esame ma
comunque documentata, come si evince dai molti
link tra quelli di cui sopra.
(5) Il pavone. Giunone è
rappresentata sulla moneta di figura insieme al
suo animale preferito, il pavone, simbolo della
concordia coniugale. Il pavone si collega al mito
di Argo che di seguito riassumo: "Giove, per
sedurre Io, si era trasformato in una nube e con
essa aveva avvolto la terra, poi aveva trasformato
Io in una giovenca allo scopo di celare l'avvenuta
infedeltà coniugale. Ma Giunone, sospettosa per
aver visto la terra tutta avvolta da una nube, era
scesa sulla terra a controllare e aveva trovato
Giove in compagnia dell'animale. Il trucco non
poteva bastare ad ingannare la dea che astutamente
aveva chiesto a Giove di poter avere in dono la
giovenca, dono che Giove non avrebbe potuto
negarle senza ammettere il misfatto. Quindi
Giunone aveva affidato ad Argo, il mostro dai
cento occhi, l'incarico di custodire l'animale;
tra i suoi cento occhi, Argo ne aveva infatti
almeno uno sempre aperto e quindi nemmeno il sonno
avrebbe potuto impedirgli di esercitare il suo
compito di vigilanza. Giove a questo punto, per
riprendersi Io, aveva inviato sulla terra Mercurio
che, trasformatosi in pastore, aveva addormentato
il vigile Argo raccontandogli la storia di Pan
e Siringa, e poi lo aveva decapitato.
Giunone per ripagare Argo del suo sacrificio gli
aveva prelevato gli occhi e li aveva trasferiti
sulla coda del pavone, il suo animale preferito,
dove ancora si possono osservare. Per il
mito di Io rimando al sito: http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-i/giove-ed-io/.
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