|
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||
23.11.2019
..da msnUBSera, ho dubbi su questa moneta, mi sembra che sotto ci sia del rame 3,5g. Aelia P. Aelius Paetus (138 a.C.). |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma, 25.11.2019
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Denario1,
zecca di Roma, 146 a. C., Crawford
233/1 (pag. 265), Sydenham
455 (pag. 53), indice
di rarità (Sydenham) "(2)" Descrizione sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio --------------------------------------------------------- Note:
(2) X è il segno del valore (1 denario = x assi). (3) Sulla presenza dei Dioscuri nella monetazione repubblicana traggo dal sito di cui al link le note che seguono: " I Dioscuri apparvero sulle monete repubblicane nel 225 a.C. e furono usati frequentemente fino al 46 a.C. A parte le monete coniate ad Ostia da Massenzio, le immagini dei Dioscuri vennero usate raramente durante l'Impero, e avranno un'apparizione finale sulle monete italiane da 500 lire, coniate dal 1951 al 2001 d.C. che riproducono il monumento ai Dioscuri di fronte al Palazzo del Quirinale. I Dioscuri erano divinità estremamente importanti per i romani, molto più di quanto lo fossero state per gli antichi Greci. Rappresentavano il ciclo in continua evoluzione dall'oscurità alla luce e dalla luce all'oscurità, ma erano anche onorate come divinità protettrici degli atleti. Castore era rinomato come domatore di cavalli e Polluce come maestro di pugilato. Per i soldati, e in particolare per la cavalleria, i Dioscuri erano modelli supremi di coraggio e prodezza. Essi erano noti per essere speciali protettori dei marinai e potevano calmare i mari e fermare i venti, proteggendo così durante le tempeste. Furono particolarmente onorati a Roma per la loro apparizione sul Lago Regillo quando portarono i romani alla vittoria nella guerra contro i latini attorno al 496 a.C. I Giochi di Castore e Polluce si svolgevano il 27 gennaio, probabilmente assumendo la forma di corse di cavalli, e questa tradizione continuò nel periodo imperiale. Un grande tempio fu costruito nel Foro Romano per commemorare gli eventi del Lago Regillo e il Tempio di Castore e Polluce a Ostia è stato recentemente identificato da Michael Heinzelmann e Archer Martin nella zona ad ovest del Palazzo Imperiale. Un'iscrizione racconta del suo restauro nel II secolo d.C. ad opera di P. Lucilius Gamala e un altro documento lo descrive come situato sul "lato destro del fiume". Tenendo presente tutto ciò, insieme al desiderio di Massenzio di ritornare ai tempi classici, non sorprende la presenza del tipo dei Dioscuri nelle monete della zecca di Ostia. Nella Roma repubblicana, chiunque aspirasse ad un alto status politico doveva percorrere il cursus honorum. Ciò significava passare progressivamente dagli incarichi di più basso livello negli uffici pubblici fino all'apice, il consolato. L'ufficio di monetiere era considerato di livello gerarchico inferiore ma era spesso usato come trampolino di lancio per una carriera al Senato. In genere, i monetieri si insediavano attorno ai vent'anni, ma non si sa se venissero nominati o eletti. Con ogni probabilità venivano scelti tra candidati appartenenti all'ordine equestre. Si pensa che ci fossero tre monetieri per ogni mandato ma solo uno di loro in un dato anno poteva 'firmarsi' IIIVIR (Triumviri Monetales). Non tutte le monete erano firmate così, ma quasi tutte dal 148 a.C. portavano il nome del monetiere o un monogramma del suo nome. Era contrario alla tradizione romana utilizzare nella monetazione ritratti di personaggi viventi. ROMA appariva frequentemente sul dritto delle monete durante il periodo della Repubblica, così come a volte i Dioscuri sul fronte o sul retro. Le prime monete d'argento prodotte in quantità significative furono i didrammi dal 225 al 212 a.C. I Dioscuri bifronte appaiono sul dritto delle monete, con Giove che cavalca in una quadriga sul retro (le teste congiunte dei gemelli compaiono anche in emissioni successive). I primi denari battuti nel 211 avevano ROMA, sul dritto e, sul rovescio, i Dioscuri a cavallo, con una stella sopra la testa. I Dioscuri continuarono ad essere usati su queste monete per sessant'anni. I quinarii d'argento dal 187 al 175 a.C. mostrano ROMA sul dritto e sul rovescio i gemelli a cavallo armati di lancia. Sui sesterzi d'argento dal 187 al 155 a.C., sono raffigurati a cavallo al galoppo a destra. Dal 148 a.C., i Dioscuri compaiono con aggiunto il nome o il monogramma del monetiere: cioè Q.Marcius Libo (148 a.C.), M. Junius Silanus (145 a.C.), C.Servilius (136 a.C.), Cn. Lucretius Trius (135 A.C.), M. Atilius Saranus (123 a.C.), Q. Minucius Rufus (122 a.C.), C. Fonteius (114-113 a.C.), C.Font (108-117 a.C.) e Manius Cordius Rufus (46 a.C.). Sulla monetazione con il nome di Manius Cordius Rufus (46 a.C.), è rappresentata la Venere Verticordia sul rovescio e le teste congiunte dei Dioscuri sul dritto (v. ad es. https://www.ma-shops.com/toenjes/item.php?id=13358&lang=it): la famiglia Cordia veniva da Tuscolo dove c'era un forte culto dei Dioscuri. A parte le monete coniate ad Ostia e l'apparizione di Castore da solo su una moneta di Geta, c'è solo un altro riferimento ai Dioscuri nella monetazione imperiale: monete di bronzo coniate nel 360-363 d.C., durante il regno di Giuliano II, mostrano un toro sul retro con due stelle in alto, forse raffiguranti i gemelli. In tal caso, è l'ultima volta che le immagini pagane sono state utilizzate nella monetazione romana". (4) P PAETVS. Riferisce il Crawford che il monetiere che ha battuto la moneta è forse nipote di Q. Aelius P.F. Q.n.Paetus, console nel 167 dopo il consolato dei tre Aelii Petri nel 201, 198 e 167; il nome P. Paetus difficilmente può riferirsi ad una qualsiasi altra gens. (5) ROMA è l'etnico (il nome dello stato emittente). |
||||||||||||||||||||||||||||||||
|