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Antoniniano, Roma, Valeriano I e Apollo Protettore
17.12.2019
..da msnGb.
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Questa è la 25
Pesa 2,81g
diametro 20-21mm
fig. 1
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Roma, 27.12.2019
Gentile Lettrice,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Antoniniano1, zecca di Roma, 256-257 d. C., RIC V/I 722 (pag. 44), Cohen V 17 (pag. 300), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG2. Valeriano I, radiato, paludato e corazzato a destra.
R. AP-OLINI CONSERVA3. Apollo nudo, stante a sinistra, sorregge con la mano destra un ramo di alloro e poggia la lira su una roccia4.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. vcoins 30.00€ Rates for: 12/27/19 Coin, Valerian I, Antoninianus, 256-257, Rome, Billon, RIC:72 Diameter 24.
  2. http://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?zpg=6994 RS09636. Billon antoninianus, Göbl MIR 72c, RIC V-1 72, RSC IV 17, Cunetio 468 (455 spec.), Hunter III - (p. xxxiv), SRCV III -, gVF, Rome mint, weight 2.51g, maximum diameter 21.9mm, die axis 0o, 2nd emission, Aug 254 - 256 A.D.; obverse IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG, radiate, draped, and cuirassed bust right, from the front; reverse APOLINI CONSERVA (to Apollo the protector), Apollo standing half-left, head left, nude, laurel-branch downward in right hand, resting left hand on lyre placed on small rock on left; SOLD. After Apollo insulted him, Eros (cupid) shot Apollo with an arrow that caused him to fall in hopeless love with Daphne, a mortal woman. Eros shot Daphne with an arrow which made her incapable of loving Apollo. Nevertheless Apollo pursued her, and out of desperation Daphne escaped by having herself turned into a laurel. Ever after, winners of the games to honor Apollo wore wreaths of laurel in honor of Apollo's Daphne.
  3. http://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?zpg=18748 BB19530. Silver antoninianus, RIC V-1 72, RSC IV 17, Cunetio 468 (455 spec.), Hunter III - (p. xxxiv), SRCV III -, Fair, Rome mint, weight 2.540g, maximum diameter 20.9mm, die axis 180o, 256 - 257 A.D.; obverse IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG, radiate, draped, and cuirassed bust right; reverse APOLINI CONSERVA (to Apollo the protector), Apollo standing half-left, laurel-branch in right hand, resting left on lyre placed on small rock; SOLD.
  4. https://www.deamoneta.com/auctions/view/458/190 Монеты 190 Valerian I (253-260). Antoninianus (22mm, 2.68g, 12h). Rome, 253-4. Radiate, draped and cuirassed bust r. R/ Apollo standing l., holding lyre and laurel branch. RIC V 72; RSC 20. Worn dies, near VF. Prezzo di partenza: £ 15. Numero di scommesse: -.
  5. https://www.ma-shops.com/noel/item.php?id=23511 antoninianus 256-257AD Roman Valerian I AR antoninianus Apollo standing left VF+ 71,20€. Conservazione: VF+ Materiale: argento Peso: 3.50g. Valerian I (256-257AD). Rome mint 256-257AD. obv: IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. rev: APOLINI CONSERVA, Apollo standing half-left, laurel branch in right, resting left on lyre placed on small rock. RIC 72. C 17. S 2878. RI4762.
  6. https://www.numismall.com/acc/Scarcer-silver-antoninianus-of-Valerian-253-260-AD-v30351.html IMP C P LIC VALERIANVS AVG, radiate, draped and cuirassed bust right / Very crude APOLINI CONSERVA, Apollo standing left holding branch and lyre on rock. 23mmx21mm, 2.56g. Rome mint, struck 253/254 AD. RIC 71; Sear5 9925. Interesting coin with a completely official obverse and an unofficial reverse, with the reverse inscription very crudely spelled. US$60.00 EUR51.80.
  7. catawiki Valerian I (A.D. 253-260) silver antoninianus (20,20mm 4,15g). Rome mint, A.D. 253-254. APOLINI CONSERVA.
  8. colleconline (07/253-06/260) Publius Licinius Valerianus Date: 254. Nom de l'atelier: Rome. Métal: billon. Diamètre: 21,4mm. Axe des coins: 6h. Poids: 3,01g. Titulature avers: IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG. Description avers: Buste radié, drAPé et cuirassé de Valérien Ier à droite, vu de trois quarts en avant (A). Traduction avers: “Imperator Cæsar Publius Licinius Valerianus Pius Felix Augustus”, (L’empereur césar Publius Licinius Valérien pieux et heureux auguste). Titulature revers: AP-OLINI CONSERVA. Description revers: APollon debout de face tourné à gauche, tenant une branche de laurier de la main droite et une lyre de la main gauche posée sur un rocher. Traduction revers: “APOLINI CONSERVAtori”, (APollon protecteur). N° dans les ouvrages de référence: MIR.36/72 c (67 ex.)  - RIC.72  - C.17  - Eauze1146 (194 ex.)  - Cunetio-
  9. https://www.cdncoin.com/product-p/ric7220253255.htm ANCIENT ROME ANTONINIANUS VALERIAN I 254 AD VF-20 Our Price: $39.95 Diameter: 20.95mm Weight: 2.55g.
Concludo osservando che, per quanto consentito ad una valutazione a distanza, la moneta di figura presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile comparabili con quelle delle monete d'epoca reperite nel web. Se autentica, nel presente stato di conservazione, la moneta potrebbe, a mio avviso, valere non più di 30 euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Antoniniano (riconoscibile dalla corona radiata sulla testa dell'imperatore). Quanto alla composizione della lega metallica degli antoniniani da Valeriano a Gallieno, richiamo alcune annotazioni del RIC V/1 alla pagina 8: "Verso la fine del regno di Valeriano si verificò un ulteriore rapido peggioramento della situazione. Le difficoltà dello stato e, si può ipotizzare, il venir meno di alcune fonti di approvvigionamento dell'argento, non resero più possibile continuare ad utilizzare la menzionata lega di colore bianco e si dovette far ricorso ad un nuovo espediente. Le monete, antoniniani per lo più, furono battute utilizzando una lega con una percentuale di fino talmente bassa da farle sembrare niente di più che di bronzo e dopo la coniazione venivano bagnate nel metallo bianco in modo da rivestirle di una sottile pellicola. Si applicava il bagno e un po' d'argento veniva immesso nella lega (in una percentuale del 3-4%, talvolta un po' di più) a rimarcare che le monete erano della serie in argento, ma presto il tempo ne modificava l'aspetto. La pellicola d'argento si consumava, diventando irregolare o sparendo del tutto e la maggior parte delle monete che ci sono giunte corrispondono al comune appellativo di "third bronze" {tali erano chiamati gli assari, antico nome degli assi, per differenziarli dai sesterzi, detti primo bronzo e dai dupondi, secondo bronzo; v. link; n.d.r.). Il bagno fu applicato con diverso successo in differenti zecche e in differenti periodi. Recenti indagini hanno rivelato che nel migliore dei casi il bagno era d'argento ma che la composizione e lo spessore dello strato potevano variare." Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli antoniniani della tipologia di figura tratte dai link sopra citati:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
link 1 - - 24
link 2 2,51 0 21,9
link 3
2,54 6 20,9
link 4
2,68 12 22
link 5
3,50 - -
link 6
2,56 - 21-23
link 7
4,15 - 20,20
link 8
3,01 6 21,4
link 9
2,55 - 20,95
Dall'esame dei dati tabulati emerge che l'antoniniano di figura presenta caratteristiche fisiche (2,81g, 20-21mm) comparabili con quelle delle monete di pari tipologia reperite nel web. In apparenza la moneta sembra aver perso parte della patina d'argento superficiale, a conferma di quanto affermato ad inizio della nota 1.
(2) La classificazione della moneta di figura secondo il Ric presenta qualche ambiguità. Se il busto del dritto è radiato, paludato e corazzato e se la lira di Apollo è appoggiata ad una roccia, l'unico elemento discriminatorio tra RIC V/I 72 e RIC V/I 73 è dato dal riferimento al Cohen. Ric V/I 72 è associabile a Cohen 17 o 20 (entrambi con Apollo nudo); Ric V/I 73 è associabile a Cohen 24 (con Apollo paludato). Dal momento che l'Apollo di figura è nudo, se ne deduce che il Ric corretto per la moneta in esame è Ric V/I 72, da associare a Cohen 17 (lira su roccia), piuttosto che a Cohen 20 (lira senza roccia).
(3) IMP C P LIC VALERIANVS P F AVG (IMPerator Caesar Publius LICinius VALERIANVS Pius Felix AVGustus). Traggo dal Diz. Enciclopedico Italiano un breve profilo di questo sovrano. Fu console (prima del 233); poi in Rezia ebbe l'incarico da Treboniano Gallo di radunare milizie per combattere l'usurpatore Emiliano (252 circa). Alla morte di Treboniano fu proclamato (253) imperatore dall'esercito, e subito fu riconosciuto dal senato. La sua politica interna ebbe carattere conservatore e mirò all'accordo col senato. Continuatore della politica religiosa di Decio, perseguitò i cristiani, promulgando (257) un primo editto con il quale impose ai cristiani l'osservanza del culto statale e vietò loro di riunirsi in assemblee e di entrare nei cimiteri, che confiscò, insieme a tutti i beni dei cristiani. Con un secondo editto (258) stabilì la pena di morte per vescovi, preti, diaconi e anche senatori, cavalieri e alti funzionari che continuassero a professare la fede cristiana, pur perduta la loro dignità; le vittime più illustri furono San Sisto II e San Lorenzo a Roma, e in Africa San Cipriano. All'esterno le condizioni dell'Impero erano gravi: nemici premevano da ogni parte. Valeriano si associò nella difesa dell'Impero il figlio Gallieno, cui affidò la guerra in Occidente; si occupò prevalentemente di difendere le frontiere orientali, minacciate dai Persiani di Sapore I, che avevano invaso la Siria; riportò vari successi e fu celebrato come Restitutor orientis. Allorché Sapore I strinse d'assedio Edessa, Valeriano lo affrontò con un esercito decimato da una pestilenza; fu fatto prigioniero (259) e finì la sua vita in prigionia». L'umiliazione finale dell'imperatore romano si realizzò quando Sapore utilizzò Valeriano come sgabello per montare a cavallo e il suo corpo fu scuoiato diventando simbolo imperituro della sconfitta romana." La sottomissione di Valeriano I, catturato ad Edessa, fu scolpita nella roccia a Nagsha Röstam per volere di Sapore. Per dare un'idea delle dimensioni geografiche dell'Impero Persiano ho riportato nella mappa che segue la posizione di Edessa in Asia Minore dove Valeriano fu catturato e quella di Nagsha Röstam, luogo della scultura rupestre nel cuore della Persia.

La scultura rupestre di Nagsha Röstam, davvero impressionante nel suo simbolismo, è rappresentata in altra pagina di questo sito.
Per gli approfondimenti relativi a Valeriano e alla storia del Cristianesimo rimando al sito: http://www.newadvent.org/cathen/15256b.htm.
(4) AP-OLINI CONSERVA (APOLINI CONSERVAtori), quindi ad Apollo Protettore.
(5) Apollo fu scelto da Valeriano come nume protettore, nel solco di una tradizione risalente ad Augusto. Il dio è riconoscibile dai suoi attributi, la lira e il ramo d'alloro.
Tra i racconti mitologici che associano Apollo alla lira, sceglierò il seguente che traggo da wikipedia. "Ermes, infante, sfuggito alla custodia della madre Maia, iniziò a vagabondare per la Tessaglia, fino a imbattersi nel gregge di Admeto, custodito da Apollo e con uno stratagemma rubò gli animali nascondendoli in una grotta e degli intestini di uno di essi si servì per confezionare le corde di una lira; un'altra leggenda parla invece di un guscio di tartaruga trovato nella grotta del quale Ermes si valse per costruire la lira usando come corde gli intestini di uno degli animali rubati. Quando Apollo, infuriato, riuscì a rintracciare Ermes e pretese, con l'appoggio di Zeus, la restituzione del bestiame, non poté fare a meno di innamorarsi dello strumento e del suo suono, ed accettò di lasciare ad Ermes il maltolto, in cambio della lira che sarebbe diventata da allora uno dei suoi simboli sacri. Apollo divenne quindi il Dio della musica, mentre Ermes venne considerato Dio del commercio. La lira poi passò ad Orfeo e, alla morte di questi, Apollo decise di tramutarla nell'omonima costellazione".
Un mito che associa Apollo al ramo d'alloro è invece il seguente (Valeriano link): "Il dio Apollo aveva appena ucciso il terribile serpente Pitone che infestava le pianure di Delfi, quando si imbatté in Eros, il dio bambino dell’amore, che stava flettendo il proprio arco per agganciare una corda. Ancora insuperbito dalla difficile vittoria sul serpente, il dio prese a deridere Cupido, sostenendo che un bambino non potesse maneggiare un’arma così grande. Eros, indispettito dallo scherno, decise di vendicarsi. Imbracciò l'arco e scagliò una freccia dorata, che indusse nel cuore di Apollo un amore travolgente per Dafne, figlia e sacerdotessa di Gea e del dio fluviale Peneo. Una seconda freccia di piombo destinata al cuore di Dafne la rese invece insensibile all’amore. Apollo, partito alla ricerca della fanciulla, dopo averla trovata, cercò di conquistarne il cuore ma fu respinto. Egli prese dunque a inseguire Dafne che, disperata, si risolse ad invocare l'aiuto del padre, che intercedendo presso la potentissima Madre Terra, ottenne di poter restituire a Dafne la tranquillità perduta trasformandola in una pianta di alloro: i suoi capelli e le sue braccia si tramutarono in rami ricchi di foglie, il suo corpo si ricoprì di corteccia; i suoi piedi assunsero la forma di solide radici; il suo dolce volto svanì sotto gli occhi increduli dell'innamorato che, avendola raggiunta, l'avvolgeva in un abbraccio disperato. Fu così che la pianta di alloro divenne sacra al dio Apollo, il cui amore per Dafne non svanì nemmeno dopo la trasformazione. Questa struggente storia d’amore altro non è che l'allegoria della castità che vince sulla passione, rendendo eterno l’amore".
Purtroppo per Valeriano la protezione di Apollo non lo salvò dalla schiavitù.
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