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Denario, Settimio Severo e la Fortuna
17.12.2019
..da msnGb.
Buonasera chi mi dice qualcosa su questa moneta?
Questa è la moneta n° 9
Peso 1,86g
Diametro 15-16mm.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 14.1.2020
Gentile Lettrice,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AR Denario1, 193-211 d. C.2

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda non più leggibili):
D. L SEPT SEV PE-RT AVG IMP ..3. Settimio Severo, testa laureata e barbata a destra.
R. PM TR - P .. COS II PP4. La Fortuna Reduce, stante a sinistra, sorregge con la mano destra un timone su un globo e con la sinistra una cornucopia.

Non essendo possibile leggere in modo completo le leggende del dritto e del rovescio della moneta di figura, è impossibile attribuire ad essa un categorico; pertanto mi limito a fornire di seguito, a titolo esemplificativo, il link ad una moneta della stessa tipologia, senza pretendere che l'esempio rifletta per intero ciò che doveva apparire il campione in esame quando fu battuto:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/septimius_severus/RIC_0071A.jpg SEPTIMIUS SEVERUS. 193-211 AD. AR Denarius (3.10g). Struck 196 AD. L SEPT SEV PE-RT AVG IMP VII, laureate head right / P M  TR P IIII COS II P P, Fortuna standing left, holding rudder on globe in right hand, cornucopiae in left. RIC IV 71A; BMCRE 137; RSC 423. Good VF. ($45). From bpmurphy.com, November, 2002,by permission of Barry Murphy.
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche della moneta in esame non sono comparabili con quelle delle monete d'epoca. Ciò fa ritenere che la moneta in esame sia stata prodotta in zona di confine per soddisfare esigenze commerciali locali. Il valore venale del campione in esame è, a mio avviso, di pochi euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Denario (argento). Il denario di Settimio Severo, nel periodo delle guerre di successione, è stimato da BMC (pag. xx) in 3,10g (media su 214 monete) mentre il diametro risulta allo scrivente (v. link) compreso tra 17-18 mm. Al contrario, la moneta di figura presenta caratteristiche fisiche (1,86g, 15-16mm) assai ridotte rispetto aglnon conformi a quelli della zecca di Roma.
(2) La datazione è generica, coprendo l'intero arco di regno di Settimio Severo.
(3) L SEPT SEV PE-RT AVG IMP .. (Lucius SEPTimius SEVerus PERTinax AVGustus IMPerator ..). Traggo da BMC le seguenti note relative alle guerre di successione che seguirono all'assassinio di Commodo nel 192 per mano di persone a lui vicine le quali affidarono poi il comando dell'impero all'esperto e popolare prefetto dell'Urbe, Pertinace. Una congiura dei pretoriani pose fine alla vita di Pertinace dopo soli tre mesi di regno. Chi uccise Pertinace non aveva un candidato da proporre; la suprema carica dello stato fu messa all'asta per essere affidata al migliore offerente. Didio Giuliano vinse la partita perché era ricco e ambizioso, anche se non sufficientemente energico e dotato ma sopra tutto era odiato e disprezzato dal popolo Romano. Seguì alla sua elevazione la rivolta delle legioni provinciali: in Oriente, Pescennio Nigro, governatore della Siria; in Occidente, Clodio Albino, governatore della Britannia; sul Danubio, Settimio Severo, governatore della Pannonia. Settimio Severo fu il più lesto; mosse dalla Pannonia, depose Didio Giuliano e lo mise a morte ai primi di luglio del 193. Il Senato, che aveva accettato senza protestare l'elevazione di Didio, lo abbandonò al suo destino dopo la deposizione. Gli anni successivi, dal 193 al 197, videro il dilagare delle guerre di successione tra i tre contendenti sopravvissuti. Fondamentale per il successo finale  di Settimio Severo fu il possesso di Roma. Egli manovrò abilmente offrendo a Clodio Albino il titolo di Cesare (quasi una promessa di successione) che questi accettò, come testimonia la moneta di cui al link. Poi mosse rapidamente verso Est contro Pescennio Nigro e lo battè a Cizico, nel 193, a Nicea nel 194 e infine ad Isso; Pescennio si rifugiò ad Antiochia in Siria dove fu raggiunto e ucciso. Albino si trovava in una falsa posizione, aveva sotto il proprio controllo la Gallia e la Bretagna e le legioni ivi dislocate ma non era stato riconosciuto "figlio adottivo" di Settimio, probabilmente era solo indicato come "frater" (fratello). Egli aveva indugiato troppo nella speranza che Settimio Severo perdesse la partita contro Pescennio Nigro. Ma Settimio Severo aveva consolidato la sua posizione a Roma, prima consacrando il defunto Pertinace e adottandone il nome (PERT si legge sulle sue monete), poi transitando per autoadozione nella grande dinastia degli Antonini e promuovendosi figlio del divino Marco (Aurelio) e fratello di Commodo, infine elevando il proprio figlio Caracalla al rango di Cesare e mutandone il nome in quello di Antonino. Albino, forse sperando nel sostegno del Senato e di coloro che a Roma per lui simpatizzavano, compì la mossa che si rivelò fatale per il suo destino facendosi proclamare Augusto in Gallia. Settimio Severo mosse contro di lui e dopo una breve ma dura battaglia lo sconfisse in Gallia nel 197 determinandone il suicidio, forse per mano di uno schiavo.
(4) PM TR - P .. COS II PP (Pontifex Maximus TRibunicia Potestate .. COnSul II Pater Patriae). Dal dizionario dello Stevenson (v. link) traggo le seguenti note relative alla Fortuina Reduce. I Romani erano soliti ringraziare e sacrificare alla FORTVNA REDVX quando l'imperatore era reduce o in partenza da o per un viaggio in terre lontane. Ritroviamo perciò questa tipologia monetaria sin dai tempi di Augusto (v. link). La Fortuna che propizia il ritorno, la Fortuna Redux per l'appunto, aveva, come attributi, la cornucopia, dispensiera di ricchezza, il timone, simbolo del governo delle sorti umane e, talora, anche la ruota, quella del destino, come s'usa dire anche oggi.
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