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Marcianopoli,
tetrassarion, Severo Alessandro e Igea |
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1.7.2020
..da msnfv.Buongiorno, Sig. Giulio, mi scusi se disturbo, volevo farle vedere qualche moneta: 27mm 8.98g |
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Roma, 3.7.2020
Egregio,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Tetrassarion1,
zecca di Marcianopoli nella Mesia Inf.2,
222-235 d. C., Varbanov
1789 Descrizione: La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ---------------------------------- (1)
Tetrassarion (bronzo). Raccolgo in tabella le
caratteristiche fisiche dei tetrassarion della
tipologia di figura presenti nei
link di cui sopra:
(2) Marcianopoli (v. link), già Parthenopolis, oggi Devnya in Bulgaria, fu rinominata da Traiano, in onore della sorella Ulpia Marciana, Marcianopolis (in greco Μαρκιανούπολις) dopo la seconda guerra dacica. Importante centro strategico, fino al 187-193 parte della Tracia romana, fu inclusa successivamente nella Moesia Inferior. La prosperità raggiunta sotto i Severi ebbe termine con l’incursione gotica del 248-249 e le successive invasioni barbariche da settentrione. (3) AVT K M AVΡ CEVH - AΛEXANΔΡOC che, per esteso, diventa: AΥTokράτωρ Kαĩσαρ Mάρκος AΥΡήλιος CEVHρος AΛEXANΔΡOC, equivalente al latino "IMPerator Caesar Marcus AVRelius SEVErus ALEXANDER". Marco Aurelio Severo Alessandro, originariamente chiamato Alessiano, nacque intorno al 208 d. C., figlio di Giulia Mamea e di Gesio Marciano. Nel 221 Severo Alessandro, su pressione della nonna Giulia Mesa, fu adottato dall'imperatore Elagabalo, suo cugino, che gli conferì il titolo di Cesare. Dopo l’assassinio di Elagabalo (agli inizi del 222), Alessandro fu subito riconosciuto come imperatore dalle guardie pretoriane e confermato dal Senato il giorno successivo. Alessandro condusse l’impero intelligentemente e bene, e le condizioni dello stato migliorarono molto anche se, agli occhi dalle truppe, l’imperatore subiva troppo l’influenza della madre. Per i primi nove anni l’impero non fu travagliato da guerre, ma nel 232 Severo Alessandro dovette combattere contro il Sassanide Ardashir che aveva da poco spodestato il regno di Arsacide in Parthia e che ora stava minacciando la Siria e la Cappadocia. La campagna incontrò solo un parziale successo, e presto Alessandro dovette tornare in Occidente, dove i tumulti alle frontiere germaniche richiedevano la sua presenza. Tuttavia, prima che la battaglia iniziasse, i soldati proclamarono imperatore Massimino, uno dei loro comandanti e uccisero Severo Alessandro e Giulia Mamea nel loro campo vicino Magonza il 22 marzo 235 d. C. (4) Il segno del punzone al centro è comune a molte monete provinciali. Riferisce Mark Lehman in "An introduction to roman provincial coinage" (v. link) che spesso le monete provinciali mostrano delle piccole depressioni (inglese, dimples) o "fossette di centraggio", al centro del dritto e/o del rovescio. Queste fossette sono un artificio utilizzato in un processo poco compreso finalizzato alla preparazione dei tondelli destinati alla coniazione - forse serviva per la rifilatura dei bordi, la levigatura delle superfici, o per entrambi". (5) VΠ TIB IOVΛ ΦHCTOV MAΡKIANOΠOΛITΩN che può interpretarsi o come genitivo temporale, " VΠατεύοντος TIBέριου ΦHCTOV MAΡKIANOΠOΛITΩN" (sotto il consolato di Tiberio Festo dei Marcianopolitani) o come genitivo etnico "VΠάτου TIBέριου ΦHCTOV MAΡKIANOΠOΛITΩN" (... nel nome del legato consolare Tiberio Festo, dei Marcianopolitan che rivestì la carica di "ύπατος" della Mesia Inferiore tra il 225 e il 229 d.C.). Per l'interpretazione di "VΠ" leggere forumancientcoins. (6) Salus/Igea. Traggo dal sito http://www.forumancientcoins.com/moonmoth/reverse_salus.html#ASKLEPIOS le note che seguono relative al personaggio rappresentato nel rovescio della moneta: "Salus era una dea minore, figlia di Esculapio, il dio della guarigione, il cui bastone, con un serpente attorcigliato, è il simbolo della pratica della medicina. Loro equivalenti greci erano Aklepios e Igea. Il ruolo di Salus/Igea nel pantheon era quello di alimentare e aver cura dei serpenti sacri di Esculapio e di agire come sua assistente. Era venerata come responsabile per il benessere, non solo degli individui, ma del popolo nel suo insieme. Il suo nome in greco e romano giunge fino a noi in parole come 'igiene', 'salve' e 'salubre,' e anche 'Salute' e 'sicuro.' |
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