Roma, 17.3.2022
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Antoniniano1,
zecca di Roma, 290 d. C., RIC V/II
167 (pag. 237), Cohen VI
289 (pag. 436)
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti
della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. IMP DIOCLE-TIANVS
AVG2. Diocleziano,
busto radiato e corazzato a destra.
R. IOVI - FVLGERATORI3. XXIΔ4 in esergo. Giove, stante
a sinistra, sorregge con la mano destra un fulmine e
con la sinistra uno scettro.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- tinianumismatica
Antoniniano IOVI FVLGERATORI, Roma “XXIB”, RIC 167
– Molto rara Descrizione Diocleziano, Antoniniano,
290, Roma, RIC 167. 3,01g x 24mm, mistura. D/ IMP
DIOCLETIANVS AVG; busto radiato e corazzato
rivolto a destra. R/ IOVI FVLGERATORI; XXIB
(esergo); Giove, che cammina a sinistra con
saetta, con ai piedi un’aquila. MB, R2.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=8554414
Harlan J. Berk Ltd. https://www.hjbltd.com/ Buy or
Bid Sale 216 284 27.07.2021 Description Roman
Imperial Diocletian. Antoninianus; Diocletian;
284-305 AD, Rome, Antoninianus, 3.50g. RIC-167
(C), C-289 (Paris, 4 Fr.). Obv: IMP DIOCLE -
TIANVS AVG Bust radiate, draped, cuirassed r. Rx:
IOVI - FVLGERATOR[I] around, XXIG in exergue
(officina 3), Jupiter stepping l., looking back,
about to hurl thunderbolt, eagle standing at his
feet. Though this interesting type was valued at
only 4 francs by Cohen, was called "common" by
RIC, and was priced very moderately by Sear-12673,
it actually seems to be quite rare, since
CoinArchives and the Berk photofile contain not a
single specimen. Apart from ours, the only actual
specimen we came across was in the Mazzini
Collection, pl. LXXIII, 289. However according to
Pink\'s Gerin Catalogue of 1921, p. 212, n?. 41,
the Gerin Collection contained specimens from
three different officinae, not only officina Γ
like ours but also officinae B and Δ. MS. USD 500.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=49097
CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Description
DIOCLETIEN (20/11/284-1/05/305) Caius Aurelius
Valerius Diocletianus Auguste (20/11/284-1/05/305)
Aurelianus 290 N° brm_115845 Date 290 Nom de
l'atelier Rome Métal billon Diamètre 23,50mm
Axe des coins 5h. Poids 4,79g. Degré de rareté R1.
Etat de conservation TTB. Commentaires sur l'état
de conservation Très beau portrait
inhabituel. Représentation exceptionnelle au
revers. Patine marron. Faiblesse de frappe au
revers. Prix 175,00€ N° dans les ouvrages de
référence RIC.166 - C.289 (4f.) - La Venèra.
IV/- - RC.- - MRK.119 /39. Titulature avers IMP
DIOCLE-TIANVS AVG. Description avers Buste
radié et cuirassé de Dioclétien à droite, vu de
trois quart en avant avec la trabea (B).
Traduction avers “Imperator Diocletianus
Augustus”, (L'empereur Dioclétien auguste).
Titulature revers IOVI F-VLGERATORI// XXIB.
Description revers Jupiter nu debout à
gauche, tournant la tête à droite, le manteau
flottant, brandissant un foudre de la main gauche
; à ses pieds, un aigle debout à gauche.
Traduction revers “Iovi Fulgeratori”, (A Jupiter
qui lance la foudre). Commentaire à propos de cet
exemplaire Poids lourd. Sans argenture.
Historique Dioclétien, né en 245 en Dalmatie
(Split), est un empereur illyrien. Il revêt la
pourpre après avoir éliminé Aper, préfet du
prétoire, beau-père et assassin de Numérien, le 20
novembre 284. Luttant d'abord contre Carin,
dernier fils de Carus, il est battu au Margus
l'année suivante ; mais Carin est assassiné et
Dioclétien reste seul auguste. Il nomme Maximien,
un compatriote, césar en novembre 285, puis
auguste le 1er avril 286. Il vient de créer un
nouveau régime politique, la dyarchie où deux
empereurs se partagent le pouvoir militaire et
politique, mais Maximien reste subordonné à
Dioclétien. Dioclétien se place sous la protection
jovienne (de Jupiter) tandis que Maximien est
d'essence herculéenne (d'Hercule). Dioclétien
passe les dix premières années de son règne à
guerroyer en Orient, tandis que Maximien reste en
Occident. Dioclétien est le premier empereur du
Bas Empire, selon l'expression de Gibbons, et
l'instaurateur du dominat.
-
ancient-roman-coin
http://www.ancient-roman-coin.com/diocletian-coins-imperial
Ae Antoninianus - Diocletian (290) - Rome. RIC Vb
168var (unlisted officina) Bust Type C - 4g - 23mm
- C diocletian roman coin antoninianus. Obverse:
IMP DIOCLETIANVS AVG, Radiate, draped and
cuirassed bust right. Reverse: IOVI FVLGERATORI,
Jupiter standing facing, head right, preparing to
hurl thunderbolt; at feet to left, eagle standing
left, head right; XXIDelta. Coin value: 98 USD
(2010).
Concludo osservando che le caratteristiche generali e
di stile della moneta non si discostano da quelle
delle monete d'epoca di pari tipologia. Mancano le
caratteristiche fisiche e non è possibile un esame
comparativo con le monete autentiche del periodo. Nel
presente stato di conservazione la moneta, se
autentica, vale, a mio avviso, un centinaio di euro.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) L'antoniniano
era il circolante principale prima della riforma
monetaria di Diocleziano del 295. Si trattava di una
moneta bagnata d'argento che con la circolazione
tendeva a perdere il colore bianco superficiale
lasciando palesare il contenuto di metallo vile
all'interno del tondello. La corona radiata sulla
testa dell'imperatore è l'elemento di più immediata
evidenza che consente di distinguere questo
nominale. Raccolgo in tabella le caratteristiche
fisiche degli antoniniani presenti nei link sopra citati:
Riferimenti |
Peso (g.) |
Asse di conio (h) |
Diametro (mm) |
Link1 |
3,01 |
- |
24 |
Link2 |
3,50 |
- |
- |
Link3 |
4,79 |
5 |
23,50 |
Link4 |
4 |
- |
23 |
In assenza delle caratteristiche fisiche del
campione in esame non sarà possibile svolgere un
esame comparativo con le monete autentiche del
periodo.
(2) IMP DIOCLE-TIANVS AVG
(IMPerator DIOCLETIANVS AVGvstvs. Diocleziano era
stato acclamato imperatore il 17 novembre del 284
d.C. dalle truppe di stanza a Nicomedia, dopo
l'assassinio, su istigazione del prefetto del
pretorio Apro, dell'imperatore Caro, seguito, ad
appena un mese di distanza, da quello del figlio
Numeriano. Nell'occasione Diocleziano aveva prima
smascherato il mandante dei due delitti, poi lo
aveva ucciso con le proprie mani. Inevitabile lo
scontro con Carino, figlio di Caro, imperatore
legittimo per successione e nomina paterna. Nella
battaglia, avvenuta nella Mesia (area danubiana),
Carino rimase ucciso per mano di un ufficiale della
propria guardia personale e Diocleziano, rimase
unico sovrano dell'impero. Memore delle esperienze
trascorse, egli si propose di dare un nuovo assetto
allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza
e tempestività di intervento nella difesa dei
traballanti confini, desse maggiore stabilità
all'economia, evitasse le lotte di successione.
Perciò pensò bene di dividere il potere con un
generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che elevò
al rango di Cesare nel 285 e a quello di Augusto nel
286, conferendogli il governo dell'Occidente e
riservando invece a sé il controllo della parte più
ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La
neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto
funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni
dal nord e dalle regioni orientali. La capitale
dell'Occidente fu spostata a Milano, città più
prossima alle zone di frontiera e quella d'Oriente a
Nicomedia (l'odierna Izmit, sul Mar di Marmara,
nella Turchia asiatica). Ogni diarca possedeva un
proprio esercito, riorganizzato come forza di
intervento rapido in grado di spostarsi velocemente
in tutte le zone di crisi, se necessario anche in
quelle di non diretta pertinenza. Allo scopo di
fornire una base ideologica a questa nuova struttura
dello stato, Diocleziano stabilì una gerarchia di
comando che traeva spunto dalla gerarchia celeste:
Massimiano diventava pari grado di Diocleziano e suo
"frater" (fratello e quindi membro della gens
Valeriana cui Diocleziano apparteneva) ma la sua
anzianità era inferiore a quella di Diocleziano
perché, mentre Diocleziano assumeva il titolo di
"Iovius", cioè figlio di Giove, Massimiano quello di
"Herculius", figlio di Ercole, quindi più lontano da
Giove per discendenza. Per il prosieguo della storia
al di là dei confini temporali della moneta in esame
rimando alla pagina di questo sito di cui al link.
(3) IOVI - FVLGERATORI (a Giove
Folgoratore). Giove è ancora protettore
dell'Augusto. La dedica a Giove è coerente con la
base ideologica che Diocleziano si era dato,
illustrata nella nota precedente. Gli antoniniani
con questa leggenda del rovescio sono da
considerarsi piuttosto rari.
(4) Il segno di zecca XXIΔ si
compone di due parti:
- il gruppo XXI,
che si relazionerebbe al contenuto d'argento
della lega dopo la riforma di Aureliano (secondo
questa tesi, XXI significherebbe "20 dquantoi
queste monete valgono un pezzo di ugual
peso di argento puro").
- la lettera Δ
che i ndica l'officina monetale che ha battuto
la moneta (l'antoniniano in esame fu battuto
dalle officine B, Γ, Δ, Z).
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