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Roma, sesterzio, Marco Aurelio e la Salus degli Augusti | ||||||||||||||||
30.4.2022
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NUMISMATICA ITALIANA MONETE ITALIANE DA COLLEZIONE
ITALIAN COINS.Buongiorno a tutti, Non riesco a capire che moneta ho tra le mani. Un lato sembrerebbe appartenere all'Impero di Antonino Pio ma non trovo corrispondenze dall'altro lato. Si riesce solo a capire la scritta AUGUST e l'immagine di una donna. Non trovo foto di riscontro da nessuna parte. Qualcuno mi può aiutare? Conviene pulirla? Grazie in anticipo per l'attenzione. |
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Roma, 30.4.2022
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Sesterzio1, zecca di Roma, dicembre 161-dicembre 162 d. C.2, Ric III 840 (pag. 280), Cohen III 556 (pag. 57), indice di rarità "S". Descrizione sommaria:D. IMP CAES M AVREL ANTONINVS AVG P M3. Marco Aurelio, testa nuda a destra. R. SALVTI AVGVSTOR TR P XVI. COS III in esergo4. Salus, stante a sinistra, scettro nella mano destra, alimenta con una patera nella mano destra un serpente attorcigliato ad un altare. S C5, a sinistra e a destra in basso nel campo. La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio --------------------------
(2) Il 1.12.161 Marco Aurelio veniva investito per la 16.ma volta dei poteri di tribuno (TRP XVI), poteri che gli sarebbero stati rinnovati 12 mesi dopo (TRP XVII). (3) IMP CAES M AVREL ANTONINVS AVG P M (IMPerator CAESar Marcus AVRELius ANTONINVS AVGvstvs Pontifex Maximus). Marcus Annius Verus, questo era il nome alla nascita di Marco Aurelio. Era nato a Roma nel 121 d.C. dal padre Annius Verus, pretore e cognato di Antonino Pio. Dopo la morte del padre, Marco ricevette da Adriano, che di lui aveva stima, l'appellativo di "Verissimus" e, allo stesso tempo in cui Adriano adottava Antonino Pio, egli veniva da Antonino Pio adottato congiuntamente a Lucio Vero; la linea di successione tuttavia era precostituita, infatti nel 138 egli solo fu elevato al rango di Cesare e poi di Console. A quel punto egli prese il nome di Marcus Aelius Aurelius, dato che Elio era il nome di famiglia di Adriano e Aurelio quello di famiglia di Antonino Pio. Nel 145, al tempo del suo secondo consolato, Marco rafforzò il legame con Antonino Pio sposandone la figlia, Anna Faustina. Nel 147 fu investito per la prima volta della Potestà Tribunizia. Quando, alla morte di Antonino Pio nel 161, Marco Aurelio fu elevato al rango di Augusto, egli volle accanto a sé, come coreggente, il fratello adottivo Lucio Vero. Per sottolineare il senso della continuità politica nella successione, egli abbandonò il proprio nome di famiglia, Annio, per assumere solo quello di Marcus Aurelius Antoninus. Nel 163 M. Stazio Prisco, governatore della Cappadocia, invase l'Armenia distruggendone la capitale Artaxata, ciò che valse a Lucio Vero il titolo di Armeniacus, riconosciuto anche a Marco Aurelio l'anno successivo. Nel corso del 165 la campagna intrapresa contro i Parti vide il successo dell'esercito romano e la distruzione della loro capitale Ctesifonte sicché, nel corso del 166, Marco Aurelio poté fregiarsi sulle monete del titolo di Parthicus Maximus. Nel 166 Marco Aurelio prese parte con Lucio Vero al trionfo decretato dal Senato in favore dei vincitori. Tra il 167 e il 175 fu impegnato in una pericolosa ma vittoriosa guerra contro i Marcomanni, i Quadi, i Sarmati e le popolazioni barbare del nord Europa coalizzate contro Roma. Nel 169, dopo la morte di Vero, rimase unico Augusto. Nel 177 ricevette il titolo di Padre della Patria. Spese il resto della vita a combattere lungo il Danubio. Morì nel 180 lasciando le redini dell'impero nelle mani del figlio Commodo che tre anni prima era stato elevato al rango di Augusto e coreggente, all'età di soli sedici anni. (4) SALVTI AVGVSTOR TR P XVI. COS III (SALVTI AVGVSTorum TRibunicia Potestate XVI COnSul III - alla salute degli Augusti, investito di Potestà Tribunizia per la 16.ma volta, Console al terzo mandato). (5) S C (Senatus Consulto). Tra le novità introdotte da Augusto è da ricordare quella per cui veniva conferita al Senato la competenza della monetazione in bronzo; ogni emissione ènea riportava perciò sul rovescio la sigla S C (Senatus Consulto, "per decreto del Senato"). La monetazione in oro e argento, priva di questa sigla, rientrava nella competenza esclusiva dell'imperatore. |
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