|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
22.9.2022
Peso 10,03g.
Diametro 25-26mm. Asse di conio 1h. |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma, 8.10.2022
Paola,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Asse1, zecca di Roma, 76 d. C. 2, RIC II 583a (pag. 83)3, RIC II Nuova Edizione 894 (pag. 123), BMC II 725 (pag. 169) Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti
della leggenda non più leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) Asse. Il peso dell'asse di Vespasiano, secondo BMC, è di 10,75g (media su 75 esemplari). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli assi della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
(2) La moneta viene datata sulla base del settimo consolato (COS VII) conferito a Vespasiano nel 76. (3) Il categorico assegnato all'asse di figura è RIC II 583a vecchia edizione (con indice di rarità "C") e RIC II N.E. 894 (con indice di rarità "c2"). (4) IMP CAESAR VESP AVG COS VII (IMPerator CAESAR VESPasianus AVGustus COnSul VII). Si noterà come il titolo di "imperator", indicativo del comando militare, sia utilizzato come praenomen da tutti i sovrani della famiglia flavia. Il titolo dinastico di Caesar viene dai Flavi mutuato dalla famiglia Giulio-Claudia. Traggo dall'Enciclopedia dell'Arte Antica on line (v. link) le seguenti brevi note sull'imperatore Vespasiano: "Tito Flavio Vespasiano, imperatore romano (nato a Vicus Phalacrinae, oggi Cittareale (presso Rieti) nel 9 d.C. - morto Cotilia (in Sabina) 1l 23 giugno del 79) ricoprì le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; alla morte di Nerone si trovava in Giudea, col compito di sottometterla. Fu acclamato imperatore dalle truppe e nel dicembre del 69 d. C. il Senato ratificò la sua elezione. Durante il suo regno, seguito al biennio 68-69, nel quale si erano succeduti sul trono di Roma ben cinque imperatori, Vespasiano riuscì a riportare nell'Impero l'equilibrio politico, economico e sociale, realizzando una revisione del catasto e prendendo provvedimenti in favore delle provincie; importanti furono anche i suoi interventi urbanistici nella città di Roma." (5) S C (Senatus Consulto, "per decreto del Senato") era la consueta sigla apposta sui nominali in bronzo romani (sesterzi, dupondi e assi) ad indicare la competenza esclusiva del Senato Romano nelle decisioni attinenti all'emissione di quelle monete (la monetazione in oro e in argento, che non riporta quella sigla, rientrava invece nelle competenze dirette dell'imperatore). (6) La Spes, personificazione della Speranza (iconografia basata sul profilo della Kore arcaica o delle statue di "Persefone", viene di solito rappresentata nella monetazione romana come leggiadra fanciulla che si muove a passo di danza porgendo un fiore e sollevando un lembo della veste. Della Spes scrisse versi Ovidio (Ex Ponto, I 6,29-54), "Haec dea, cum fugerent sceleratas numina terras, in dis invisa sola remansit humo" [quando dagli altri numi deserto fu lo scellerato mondo, sola costei rimase nella, agli dei invisa, terra; n.d.r.]. Riferisce BMC che la Spes fece il suo primo ingresso nella monetazione romana con l'imperatore Claudio, in occasione della nascita del figlio ed erede Britannico, il 13 febbraio del 41 d. C. Sarebbe pertanto il primo apparire di un tipo dinastico, poi ricorrente in tutte le serie imperiali, come testimonia tra l'altro la moneta in esame nella quale verosimilmente la Speranza è quella che Vespasiano ripone in Tito, coreggente nel potere, considerato come erede nella linea di successione. |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|