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13.11.2022
....da lamoneta.it.Buongiorno a tutti, vorrei sapere qualcosa in più di questa moneta. |
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Duisburg, 22.11.2022
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Soldo1, zecca di Venezia, 1631-1646, CNI VIII 243 (pag. 171), numismatica-italiana.lamoneta.it/ W-FER/20-1 Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili): D. •S•M•V•FRANC ERI2, intorno, lungo il bordo, al di sopra della linea di esergo. Al centro, il Doge riceve dal leone il vessillo di San Marco. In esergo 12 3. R. DEFEN S - NOSTER, intorno lungo il bordo4. Al centro, entro cerchio perlinato, il Redentore che regge il libro nella mano. La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. --------------------------------------------- Note: (1) Soldo di biglione. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei soldi della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
(2) •S•M•V•FRANC ERI (Sanctus Marcus Venetus FRANCiscus ERIzzo). Il leone di San Marco rappresenta l'etnico, cioè l'indicativo dello stato emittente, la Repubblica di Venezia. Francesco Erizzo nacque da una famiglia patrizia istriana. Sebbene non fosse particolarmente ricco (in gran parte perché dovette coprire i debiti di suo fratello), ebbe comunque una carriera di successo al servizio di Venezia. Fu ambasciatore presso Ferdinando II del Sacro Romano Impero e presso Papa Urbano VIII. Fu anche provveditore di vari possedimenti veneziani. Non si sposò mai. Fu eletto doge di Venezia il 10 aprile 1631, nel bel mezzo della peste italiana del 1629-1631, che uccise un terzo della popolazione di Venezia, mietendo 45.000 vittime, incluso il predecessore di Erizzo, Nicolò Contarini. Fu eletto con un voto di 40-1, anche se lo storico Claudio Rendina ha dichiarato questa elezione fraudolenta (unico voto dissenziente fu quello espresso da Renier Zen, l'avversario di Giovanni I Cornaro, noto per la sua incorruttibilità). A causa della peste, l'elezione di Erizzo non fu accompagnata dai consueti festeggiamenti. La peste finalmente si placò nel novembre 1631. Il predecessore di Erizzo, Nicolò Contarini, aveva fatto voto di erigere, una volta passata la peste, una chiesa in onore della Beata Vergine Maria, chiesa che fu costruita e intitolata a Santa Maria della Salute. Erizzo dispose che Venezia celebrasse la festa della Presentazione di Maria (21 novembre) come Festa della Madonna della Salute, nella quale i funzionari della città avrebbero sfilato da San Marco alla Salute nel sestiere Dorsoduro per un servizio di riconoscenza per la liberazione dalla peste. Questa tradizione è ancora oggi mantenuta a Venezia. Gli anni 1630 furono un periodo di relativa tranquillità per la Repubblica di Venezia. Le Procuratie furono ampliate (con il gioco d'azzardo che divenne passatempo popolare da quelle parti), il Teatro San Cassiano, primo teatro d'opera pubblico d'Europa, aprì nel 1637, seguito dal Teatro San Moisè nel 1640. Nel settembre 1644, i Cavalieri di Malta catturarono, riparando poi a Candia nella Creta controllata dai veneziani, un galeone di pellegrini turchi diretti alla Mecca. Il sultano ottomano Ibrahim I incolpò Venezia per l'attacco e decise di sottrarre Creta al controllo di Venezia. La guerra inizialmente andò male per Venezia, il che portò Erizzo a chiedere al Senato di Venezia di nominarlo capitano generale, cosa che fu fatta, nonostante l'obiezione del futuro doge Giovanni Pesaro. Erizzo iniziò a radunare una flotta per navigare contro i turchi, ma, all'età di 78 anni, la sua salute crollò e si spense il 3 gennaio 1646, appena un mese dopo l'assunzione dell'incarico. (3) 12 è il segno del valore (soldo da 12 bagattini). (4) DEFENS - NOSTER (DEFENSor NOSTER - nostro difensore), la scritta compare nei soldi veneziani, a partire dal doge Antonio Priuli (1618-1623) - v. link. |
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