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Augusto e Filippo l'Arabo (fakes)
11 ottobre 2001
rev.
Vorrei notizie sulle origini e sul valore delle monete in allegato.

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4

13 ottobre 2001


Il tipo di fig. 1 è un'imitazione moderna, comune ad alcune serie monetali che recavano sul dritto l'immagine di un imperatore. Il rovescio (fig. 2) non è ovviamente un tipo romano; la leggenda su di esso riportata indica, oltre al nome, le data di nascita e di morte dell'imperatore espresse nel calendario moderno. In altra pagina del sito, ho raccolto le altre monete della serie delle quali sono a conoscenza (v. link).

La moneta di fig. 3 e 4 viene così descritta dal Cohen (C 1 7 3):
D. IMP PHILIPPVS AVG (1) . Busto radiato a destra dell'imperatore.
R. SAECVLARES AVGG (2) . Leone che marcia a destra. In esergo una "I".

La moneta è sicuramente databile al 248 d.C., millesimo anniversario della fondazione di Roma che l'imperatore Filippo I, l'Arabo (3)  e suo figlio, Augusto designato (perciò sulla moneta si parla di "AVGG", Augusti), celebrarono con i giochi secolari. Nell'occasione animali esotici, come l'ippopotamo, lo stambecco, il cervo, il leone, ecc., vennero esibiti in anfiteatro e riprodotti sulle monete (4). Altre monete coniate nello stesso periodo recavano invece il cippo, ossia la colonna commemorativa dell'evento. Le monete di F. in bronzo e argento sono numerose e piuttosto comuni.

La moneta fa parte della serie Mister Day /Parmalat di cui al link.

Grazie per avermi interpellato. Cordiali saluti. 
G.D.F.


Note:
(1) dunque "IMPerator Philippus AUGustus", Imperatore "Filippo I, l'Arabo", Augusto.
(2) dunque "Saeculares Avgvstorum", giochi secolari organizzati dagli Augusti.
(3) Filippo (Marco Giunio) era chiamato l'Arabo per essere nato nella colonia araba di Bostra (città dell'attuale alta Giordania, nei pressi del confine con la Siria e Israele) da un padre di cui si diceva fosse capo brigante. F. intraprese la carriera militare sino a diventare, sotto Gordiano III, Prefetto del Pretorio. Approfittando della sua posizione, durante un viaggio di Gordiano in Mesopotamia, lo fece trucidare, venendo subito dopo acclamato imperatore dalle truppe nel 244 d.C.. Morì nel 249 d.C. a Verona, durante una rivolta militare, mentre conduceva la guerra contro quello che sarebbe diventato il suo successore, Traiano Decio.
(4) "A Dictionary of Roman coins" - Seth W. Stevenson - London Seaby ed. 1982

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