La ricerca non ha consentito di evidenziare monete identiche sotto tutti i profili, le coincidenze essendo sempre risultate solo parziali (si sono trovate, ad esempio, monete dello stesso peso e diametro, ma di diversa tipologia, oppure monete di uguale tipologia ma con diversa leggenda).
Quanto a diametro (c. 24 mm) e lega metallica (argento?!), la moneta di Franca sembrerebbe potersi assimilare ad un grosso da 5 soldi (si veda ad esempio la moneta rappresentata in altra pagina).
D'altra parte in letteratura si trova il testone, che è una moneta d'argento di c. 28 mm di diametro, di tipologia identica a quella di Franca (come in quella, i due duchi sono rappresentati sulle facce opposte della stessa moneta). Identica è anche la leggenda del dritto (IOGZ.M.SF.VICECO'DVX.MLI.SX) ma diversa è quella del rovescio (nel testone la leggenda è: LVDOVICVS.PATRVVS. GVB(ERN)NANS; il Moro cioè vi viene esplicitamente indicato come tutore).
Sulla moneta di Franca si rileva, inoltre, la contraddizione che ad entrambi i personaggi rappresentati viene conferito il titolo di duca di Milano, mentre invece per il Moro, sarebbe stato appropriato l'appellativo di tutore, PATRVVS GVBERNANS.
Quando poi il Moro, nel 1494, per la morte di Gian Galeazzo, divenne il 7° duca di Milano, coniò un testone con la propria effigie sul dritto e con la seguente leggenda: LVDOVICVS.M.SF.ANGLVS.DVX.MLI, quindi una moneta il cui dritto coincide esattamente con il dritto della moneta di Franca.
Si potrebbe quindi pensare che l'esemplare in esame sia un falso, creato a partire dai calchi del dritto di una moneta di Gian Galeazzo e di un'altra, riferentesi ad epoca successiva, di Ludovico il Moro, come conferma il parere dell'esperto.