Roma, 13.11.2015
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di
figura:
Sesterzio/Dupondio/Asse1, zecca di Roma, 137 d. C., RIC II
1054/1066 (pag. 482), indice di rarità
"R".
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. L AELIVS - CAESAR.2
Busto di Elio Cesare, testa nuda a destra.
R. TR POT - COS II,3
lungo il bordo. S C in
esergo o nel campo. La Spes, stante a sinistra,
porge un fiore alla Fortuna stante di fronte, testa
volta a destra la quale sostiene con la mano destra
un timone e con la destra una cornucopia.4
La ricerca nel web di monete di tipologia simile a
quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
- http://www.acsearch.info/search.html?id=1717064
Aelius Caesar, 137 n. Chr. AE Dupondius oder As
(12,66g). Mzst. Rom. Vs.: L AELIVS CAESAR, Kopf n.
r. Rs.: TR POT COS II / S - C, Spes mit Blume und
das Gewand raffend n.l. stehend, Fortuna mit
Füllhorn und Ruder n.r. stehend. RIC II 1066; C.
61; BMC 1930. Dunkelgrüne Patina, ss
- http://www.acsearch.info/search.html?id=1265133
ArtCoins Roma s.r.l. http://www.artcoinsroma.it/
Auction 5 561 (« | ») 14. May 2012 Estimate 6'000€
Description
Aelius caesar (Hadrian, 117-138), Sestertius,
Rome, AD 137, AE, (g 24,95, mm 34, h 12). L AELIVS
- CAESAR, draped bust r., Rv. TR P - OT - COS II,
Fortuna, standing r., holding rudder and
cornucopiae; facing her, Spes, standing l.,
holding flower and raising skirt; in field, S - C.
RIC 1054; C 62. Rare. Good very fine.
- http://www.acsearch.info/search.html?id=2656854
Gitbud & Naumann
https://www.gitbud-naumann.de/ Auction 36 667 (« |
») 4. October 2015 Estimate 250€, Result 400€
Description: AELIUS (Caesar, 136-138). Sestertius.
Rome. Obv: L AELIVS CAESAR. Bare headed and draped
bust right. Rev: TR POT COS II / S-C. Fortuna
standing right, holding rudder and cornucopia,
Spes standing left, holding flower. RIC 1054.
Condition: Very fine. Weight: 24.55g. Diameter:
30mm.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una
valutazione a distanza, aspetto generale e stile della
moneta appaiono non difformi da quelli delle monete di
pari tipologia reperite nel web.
Giulio De Florio
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Note:
(1) In assenza
delle caratteristiche fisiche, non sarà
possibile determinare
il nominale della moneta di figura, poiché sotto
Elio Cesare furono battuti sesterzi (ric 1054
- link2 e seg.),
dupondi o assi della stessa tipologia (ric 1066
- link1), distinguibili
solo in base al peso. In linea di massima i
sesterzi di Elio Cesare pesano dai 16 grammi in
su, gli assi meno di 12 grammi e i dupondi si
collocano nel mezzo.
(2) Quando Adriano
inaspettatamente lo adottò scegliendolo come
successore, L. Ceionius Commodus, era membro di
un'illustre famiglia di rango senatorio, figlio
del prefetto di Roma, Marco Annio Vero e fratello
di Annio Vero (padre di Marco Aurelio) e di
Faustina madre (sposa di Antonino Pio). Entrando a
far parte, come figlio adottivo, della famiglia di
Adriano, ne assunse il gentilizio, Aelius (Elio).
Come primo incarico fu inviato governatore in
Pannonia (regione grosso modo corrispondente
all'odierna Croazia, v. link),
nella tarda estate del 136 d.C. Il titolo di
Console gli fu conferito verso la fine dello
stesso anno, come si evince dal fatto che non fece
in tempo a battere monete che rechino i segni del
suo primo consolato. La Tribunicia Potestas
accompagnò la sua designazione ad erede, come era
d'uso a quel tempo. La sua immagine sul dritto
delle monete è sempre a testa nuda, segno di
deferenza verso l'Augusto regnante. Nel 137,
durante il viaggio di ritorno a Roma, essendo di
salute cagionevole, si ammalò per poi morire il
primo gennaio del 138. Dopo la sua morte Adriano
nominò come successore Antonino Pio con il vincolo
che questi, a sua volta, adottasse Marco Aurelio e
il giovane figlio di Elio Cesare, Lucio Vero.
(3) TRibunicia POTestate
COnSul II (investito dei poteri di tribuno,
console al secondo mandato).
(4) Il rovescio delle monete
di Elio Cesare reca spesso l'immagine di una
Personificazione: la Concordia, la Pietas, la
Felicitas, la Fortuna, la Spes, tutte volte ad
enfatizzare il suo stato di figlio adottivo di
Adriano e il suo legame affettivo con l'Augusto.
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