Roma, 14.5.2016
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
pertinenti alla moneta di figura:
Follis1,
zecca di Costantinopoli, 328 d. C., RIC VII
38 (pag. 575), indice
di rarità "r2"
Descrizione sommaria:
D. CONSTANTI-NVS
MAX AVG2. Costantino
I, testa diademata di rosette, busto paludato e
corazzato a destra.
R. CONSTANTINI-ANA
DAFNE3. Segno di
zecca, 4. Dafne,
seduta a sinistra su un ceppo, sguardo all'indietro,
ramo di alloro nella mano destra e di palma nella
mano sinistra, di fronte trofeo, ai cui piedi
prigioniero in ginocchio a sinistra con la testa
girata all'indietro, respinto col piede dalla
Vittoria.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha prodotto i seguenti risultati:
- http://www.auctiones.ch/browse.html?auction=2&lot=573
Time left: Bidding closed (Sunday,
January 15th, 20:04:00 CET) Current time:
Tuesday, May 10th, 18:29:48 CEST. Price
realised: CHF 60.00 (1 bid) Approx. EUR
54.26 / USD 61.79 / GBP 42.86 eAuction #2, Lot
128. Estimate: CHF 70.00 Constantinus I.
(306-337 AD). AR3 (19 mm, 3.21 g),
Constantinopolis (Istanbul), c. 328-9. Obv.
CONSTANTINVS MAX AVG, rosette-diademed, draped
and cuirassed bust right. Rev. CONSTANTINIANA
DAFNE, Victory seated left on cippus, head
right, holding palm frond in each hand; to
left, bound captive seated left, head right,
below trophy; A in left field. Ex. CONS*. RIC
VII, p. 575, 38. About extremely fine.
- Vcoins
Emperor: Constantine I The Great. Obverse:
CONSTANTINVS MAX AVG Diademed, draped and
cuirassed bust right. Reverse: CONSTANTINIANA
DAFNE Victory seated left on cippus, looking
right, holding two palm fronds, trophy and captive
before being spurned by victory; A left; CONS* in
exergue. Mint & Date of Striking:
Constantinople Mint 328-329 AD. References: RIC
VII 38 R2 RARE. Size/Denomination/Weight: 20mm, AE
3, 3.30g. Numismatic Notes: EF and very
attractive! The origins of the Dafne reverse are
still unknown! €105.31 Quotazione: 05/09/16.
- http://www.deamoneta.com/auctions/view/92/2113
Lot 2113 Impero Romano. Costantino I. 306-337 d.C.
Follis. D/ CONSTANTI-NVS MAX AVG Busto laureato
verso destra. R/ CONSTANTINI-ANA DAFNE. In esergo
CONSstella. Zecca di Costantinopoli. Ric. 38. Peso
2,87 gr. Diametro 19 mm. BB+. Patina verde. RR.
Base d'asta: €30.
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_constantinople_RIC_vII_038.jpg
Constantine I. Jan. 328 until late 329, 20x18mm
1.9gm Obv. CONSTANTINVS MAX AVG rosette diademed,
dr., cuir. bust Rev. CONSTANTINIANA DAFNE
[Constantinian Dafne] Victory seated l. on cippus,
palm branch in left hand and laurel branch in
right hand, looking r.; trophy at front, at the
foot is a kneeling captive with head turned being
spurned by Victory Delta [errore, off. A]in left
field, CONS star in ex. RIC VII Constantinople 38,
rated R2.
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_constantinople_RIC_VII_038_B.jpg
Constantine I, AE follis, Constantinople. 18mm,
2.5gr. CONSTANTINVS MAX AVG, rosette-diademed,
draped bust right. CONSTANTINIANA DAFNE, Victory
seated left on cippus, looking right, holding palm
branch in each hand, trophy in background, captive
seated left at foot. Officina letter B in left
field. Mintmark CONS star. RIC VII Constantinople
38 Rated R4. Contributed by Horacio Ferreira, Nov.
2013.
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_constantinople_RIC_VII_038_Z.jpg
Constantine I, AE follis, 20mm, 2.7g,
Constantinople mint. CONSTANTI-NVS MAX AVG,
rosette diademed, draped and cuirassed bust right.
CONSTANTINI-ANA DAFNE, Victory seated left on
cippus, looking right, holding palm branch in each
hand, trophy in background, captive seated left at
feet. Officina letter Z in left field. Mintmark
CONS star. RIC VII Constantinople 38; Sear 16192.
Contributed by David Lowe, Dec. 2014.
- http://www.dumez-numismatique.com/article.asp?langue=en&article=16420
CONSTANTIN I, CONSTANTINUS I, follis
Constantinople en 328-329, Constantiniana Dafne,
2,69grms, RIC 38 R3! TTB+ Ref n° 16420 CONSTANTIN
I Follis Constantinople en 328-329 Constantiniana
Dafne E/CONS* 2,69grms, RIC 38 R3! TTB+ Roman
Empire Constantinus I Magnus Follis, folles,
70.00€.
- http://www.nummus-bible-database.com/monnaie-49767.htm
Ae3 Constantin Ier 46995 Ae3 Constantin Ier A/
CONSTANTI-NVS MAX AVG, son buste diadémé (diadème
de gemmes), drapé et cuirassé à droite, R/
CONSTANTINI-ANA DAFNE, Victoire assis a gauche sur
un cippe, regardant à droite, tenant une palme
dans chaque main, un trophée devant elle et un
captif à genoux a gauche se retournant vers la
victoire, Δ/• dans le champ, CONS* à l’exergue –
Constantinople – 328/329 - RIC.38 (R2) – NBD
17956, 19978, 31618 – 20mm/2,58g - Source vente
e-bay février 2016, prix obtenu : 5€.
- http://www.forum-numismatica.com/viewtopic.php?f=55&t=82517
CONSTANTINIANA DAFNE Mensagempor zefer44 » 01 Out
2012, 15:03 É a primeira que apanho, e parece que
não é muito comum, pelo menos aparece classificada
como R4 Anv - CONSTANTINVS MAX AVG Rev -
CONSTANTINIANA DAFNE B no campo esquerdo Exergo -
CONS * - Constantinopla RIC VII38 Peso - 2,5gr
Diam - 18mm Follis reduzido 328/329 DC.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una
valutazione a distanza, la moneta in esame presenta
caratteristiche fisiche, generali e di stile non
difformi da quelle dei conî d'epoca. Stimerei attorno
ai 70€ il valore venale della moneta.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-----------------------------------
Note:
(1) Follis.
Riporto in tabella le caratteristiche fisiche
delle monete di cui ai link sopra
segnati:
Fonte |
Peso (g.) |
Diametro
(mm) |
Asse di conio
(h) |
Link1 |
3,21 |
19 |
- |
Link2 |
3,30 |
20 |
- |
Link3 |
2,87 |
19 |
- |
Link4 |
1,9 |
19 |
- |
Link5 |
2,5 |
18 |
- |
Link6 |
2,7 |
20 |
- |
Link7 |
2,69 |
- |
- |
Link8 |
2,58 |
20 |
- |
Link9 |
2,5 |
18 |
- |
Dalla tabella si evince che le
caratteristiche fisiche della moneta di
figura (2,65g, 20mm) rientrano nei margini
di variabilità dei conî d'epoca.
(2) CONSTANTINVS MAXimus
AVGustus. Secondo il RIC, la monetazione di
Dafne sarebbe stata battuta dalla zecca di
Costantinopoli nell'arco temporale compreso
tra il 328 e il 329; tuttavia altri autori
(v. Victor Clark - link)
sostengono che l'arco temporale di questa
monetazione sia iniziato un anno prima e
terminato un anno dopo. Nel predetto arco
temporale il tipo del dritto ha subito una
mutazione costante, le prime monete
raffiguravano Costantino con il "collo
taurino" e i capelli tagliati corti alla
militare (v. Ric
30), come accadeva nei busti
tetrarchici (293-313); poi si è passati alla
testa con gli "occhi al cielo" (v. Ric
32) e infine alla tipologia della
moneta di figura in cui il profilo di
Costantino" è più morbido, quasi
femminilizzato. Le caratteristiche della
testa non sono più dure, il collo è più
sottile ed elegante, i capelli si arricciano
sul collo. Costantino è passato da
imperatore soldato a re filosofo. Se da un
lato questa trasformazione probabilmente
assecondava i gusti di Costantino,
dall'altro poteva essere un riflesso del
gusto greco di Costantinopoli" (v. Victor
Clark sopra menzionato). Oggi si ritiene che
la tipologia della Dafne commemorasse la
vittoria del 324 di Costantino su Licinio,
piuttosto che, come sostenuto su basi
discutibili in un lontano passato da Joseph
Hilarius Eckhel (n. 1737, m. 1798), per
commemorare la costruzione del ponte sul
Danubio che il Chronicon Pascale (vissuto
nella prima metà del settimo secolo) riporta
costruito nel 328 e attraversato più volte
dallo stesso Costantino al tempo della
campagna contro i Goti. Ciascuno dei due
ingressi del ponte era presidiato da un
castro, l'uno sulla sponda meridionale aveva
il nome di Trasmariscas, l'altro su quella
settentrionale di Dafne che in greco vuol
dire alloro e per estensione Vittoria (di
qui l'ipotesi singolare di Eckhel che con la
moneta in esame si fosse voluta celebrare la
costruzione del ponte al cui presidio era
posto il forte di Dafne.
(3) CONSTANTINIANA DAFNE
(I temi sviluppati in questo paragrafo sono
tratti dalla tesi di Victor Clark sopra
menzionata). Per la prima volta il nome di
Costantino è ridotto ad aggettivo sulla
moneta. Dafne (v. Treccani
on line), in greco Δᾴϕνη, era la
mitologica figlia di Gea e del fiume Peneo
in Tessaglia (o del fiume arcadico Ladone)
che, inseguita da Apollo, avrebbe invocato i
genitori ottenendo di essere mutata in
alloro (δάϕνη). Il mito era assai noto
nell'antichità se è vero che ad Antiochia
era dedicato un tempio ad Apollo Dafneo;
un'immagine dell'edificio, tutto circondato
da piante d'alloro, la troviamo nella tabula
Peutingeriana (mappa itineraria romana
redatta nel quarto secolo, oggi conservata
nel museo di Vienna). Dunque il mito si lega
alla pianta e la pianta d'alloro cinge il
capo del vincitore e la testa dei Cesari
sulle monete, per estensione quindi la
mitologica Dafne rappresenta anche la
Vittoria. Un ramo di alloro tuttavia non
cinse mai la testa di Costantino nella
monetazione di Dafne perché ad esso egli
preferì il regale diadema. Questa
singolarità non è l'unica che si riscontra
su questa monetazione. Un'altra è che la
Dafne di Costantino è ambigua, di mito
greco, ma romanizzata nella leggenda,
essendosi preferito celebrare, non la
Constantiniana Victoria, ma la
"Constantiniana Dafne". I numeri che
designano l'officina monetale sulla moneta
sono scritti in caratteri greci a dimostrare
il mescolamento della cultura greca e
romana. Un'altra ambiguità è legata al tema
stesso del rovescio, la Dafne non è girata
verso il trofeo ed il prigioniero, simboli
tradizionali della vittoria, ma dall'altra
parte, quella nella quale è tenuto il ramo
d'ulivo; è come aver voluto sottolineare il
rifiuto del paganesimo, della violenza come
strumento per acquisire la pace, il rifiuto
del ramo d'alloro in favore di quello
d'ulivo, il voler suggerire al popolo che la
vittoria su Licinio sarebbe stata la
vittoria del nascente cristianesimo sul
paganesimo. Forse la vittoria sulla moneta
di Dafne rappresentava un angelo?
(4) Nel segno di zecca
- Δ è l'officina monetale, terza di cinque
attive nel periodo;
- CONS è il nominativo della
zecca di emissione
(=CONStantinopolis);
- quanto alla stella in esergo (*)
Victor Clark suggerisce che potrebbe
commemorare la presenza di Costantino
nella nuova capitale dal momento che
la stella era l'emblema personale
scelto dall'imperatore.
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