Roma, 30.3.2018
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta in esame:
AE321, zecca di
Irinopoli, Anno Neroniano 192 (243/44 d. C.)
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti
della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. ΑV K M AΝ-TΩ
ΓΟΡΔIANOC2. Gordiano III,
testa radiata, busto corazzato e paludato a destra.
R. εΙPHNOΠΟ-ΛεΙTΩΝ3 εT
BԿP4. Tyche,
turrita, seduta a sinistra sulle rocce, sorregge con
la mano destra papaveri e spighe di grano; ai suoi
piedi il dio fluviale Pyramos nuota a sinistra con il
busto fuori dall'acqua5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura non ha dato luogo ad alcun risultato. Mi
limito a riportare di seguito alcuni link a monete
di tipologia affine:
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=48618
Sale: CNG 66, Lot: 1131. Estimate $1000. Closing
Date: Wednesday, 19 May 2004. Sold For $1300.
CILICIA, Eirenopolis. Gordian III. 238-244 AD. Æ
32mm (19.63 gm). Dated year 192 (243/4 AD).
Radiate, draped, and cuirassed bust right, seen
from behind / Radiate bust of Helios right vis à
vis draped bust of Selene left on crescent; all
within wheel of the twelve signs of the Zodiac.
SNG Levante -; SNG Levante Suppl. 390 and
illustrated on the front cover (this coin); SNG
France -; SNG von Aulock -. Fine/near VF, dark
green almost black patina, obverse porous.
($1000).
- http://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/4/15476/
Volume: IV ?: 15476 Purse: Add City: Alexandria
Province: Egypt Person: Antoninus Pius Obv.
design: bare-headed bust of Antoninus Pius wearing
cuirass and paludamentum, r. Rev. design: zodiac:
draped jugate busts of Helios, wearing radiate
crown, and Selene, wearing crescent, l., within
circle of signs of zodiac anticlockwise with Aries
at top Metal: Bronze Average diameter: 34mm
Average weight: 22.22g.
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=231367
Extremely Rare Zodiac Wheel CNG 93, Lot: 753.
Estimate $2000. Sold for $2400. THRACE, Perinthus.
Gordian III. AD 238-244. Æ Medallion (39mm, 30.73
g, 2h). Laureate, draped, and cuirassed bust right
/ Zeus enthroned left, holding phiale and scepter;
at feet, eagle standing facing, head right, with
wings displayed; around, twelve constellations of
the Zodiac. Schönert, Perinthos 859 (same dies);
Varbanov 550 (same dies as illustration). Fine,
areas of gray and brown patina, pitted surfaces,
small flan crack. Extremely rare. Ex Classical
Numismatic Group Electronic Auction 99 (13 October
2004), lot 66 (cleaned since).
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/severus_alexander/_perinthos_AE40_Moushmov_4637.jpg
Moushmov 4637 Severus Alexander AE 40mm Medallion
of Perinthos, Thrace. AV K M AV? CEV A?E?AN??OC,
laureate, draped and cuirassed bust right / Wheel
of the Zodiac; in centre, ?E?IN-TION-B
NE-OKO-?ON-IONON, Zeus enthroned facing, holding
patera and sceptre, eagle at his feet; to upper
left, Helios right in quadriga, with crescent moon
above; to upper right, Selene left in biga of
bulls, with star above, at Zeus's feet recline
Gaia, holding cornucopiae, and Thessala, holding
rudder. BMC 58, SGI 3274.
- vcoins
Romae Aeternae Numismatics Gordian III AE
Hexassarion "Tyche Seated, Pyramus Swimming"
Cilicia Anazarbus Ancient Coins - Gordian III AE
Hexassarion "Tyche Seated, Pyramus Swimming"
Cilicia Anazarbus Gordian III AE Hexassarion.
Cilicia, Anazarbus Mint. Dated CY 262 (AD 243/4).
Obverse: Radiate, draped, and cuirassed bust of
Gordian III right. Reverse: Tyche seated left on
rocks; at feet, half-length figure of river-god
Pyramus swimming left. References: Ziegler 721
(Vs1/Rs2); SNG France –; SNG Levante 1487 (same
dies); SNG Copenhagen 49-50. Size: 35mm, 24.90g.
Numismatic Notes: Good fine with a lovely patina!
Veniamo alle
conclusioni. Nonostante le ampie ricerche svolte nel
web, non ho trovato traccia della moneta di figura. Ho
richiesto l'aiuto del forum di numismatica https://groups.yahoo.com/neo/groups/Moneta-L/conversations/messages
e mi è stato assicurato che la moneta non è
registrata, né dal Lindgren, né da SNG France, né da
Levante. Per una parola definitiva occorrerebbe
consultare anche il Supplement 1 (1993) del catalogo
di Edoardo Levante, SNG Switzerland Levante-Cilicia
(v. link)
che non è nella mia disponibilità, né in quella di chi
mi ha fornito supporto. In buona sostanza ritengo che
la moneta in esame sia davvero molto rara, caso per
altro non infrequente nella monetazione provinciale
destinata alla circolazione locale e quindi
verosimilmente battuta in un numero ridotto di
esemplari.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) AE32 (bronzo
di c. 32mm di diametro). In assenza di
informazioni sulle caratteristiche fisiche, ho
attribuito alla moneta in esame il diametro del
radiato di cui al link sopra
menzionato emesso ad Irinopoli nel nome di
Gordiano III.
(2) ΑVτοkράτωρ Kαΐσαρ Μάρκος ΑΝΤΩνιος
ΓΟΡΔIANOC (cioè, "Imperatore Cesare
Marco Antonio Gordiano"). La tragica storia dei
Gordiani si consumò nell'arco di soli sei anni,
tra il 238 e il 244 d.C. Il futuro Gordiano I,
personaggio di nobile e ricca famiglia, aveva
ricevuto dall'imperatore Severo Alessandro
l'incarico proconsolare in Africa e ivi si trovava
quando, nel 238 d.C., regnante Massimino (Severo
Alessandro era stato ucciso nel 235 su ordine di
Massimino), scoppiò una ribellione dei locali
proprietari terrieri, timorosi di vedere i propri
beni sottratti dalla politica predatoria del nuovo
sovrano. I ribelli, dopo aver ucciso il legato
imperiale, imposero a Gordiano la scelta tra
l'acclamazione ad imperatore o la morte. Gordiano
accettò l'incarico condividendolo con il figlio
(Gordiano II) e inviò a Roma una legazione con
l'incarico palese di perorare presso il Senato la
causa dei ribelli e quello segreto di eliminare
Vitaliano, capo dei pretoriani e uomo forte del
regime di Massimino. La missione riuscì, gli
ambasciatori sparsero la voce della morte di
Massimino, il popolo si sollevò, il Senato
appoggiò gli ammutinati contro i fautori della
conservazione e, senza attendere la conferma
ufficiale della morte di Massimino, convalidò
l'elevazione al trono dei due Gordiani. Il loro
regno doveva tuttavia durare meno di un mese.
Capelliano, legato della Numidia, che in un primo
tempo aveva appoggiato la causa dei Gordiani, gli
si rivoltò contro allorché ritenne che le sue
aspettative non venissero tenute nella giusta
considerazione e poiché aveva al suo comando un
esercito forte e bene addestrato, batté
agevolmente a Cartagine l'esercito raccogliticcio
dei suoi oppositori, sicché Gordiano I si suicidò
e Gordiano II finì ucciso in battaglia. Le notizie
provenienti dall'Africa circa la morte dei due
Augusti crearono il panico nella città di Roma,
dove si era sparsa la voce che Massimino, dato per
morto, era invece ancora vivo e ben deciso a
difendere le sue prerogative. Al Senato, ormai
compromesso, non restò che scegliere al proprio
interno, come successori, due suoi membri, Pupieno
e Balbino, con il compito di preparare la guerra.
Ma il popolo non gradì il risorgere del potere
senatorio, ne seguirono tumulti e il Senato
dovette accettare il compromesso di proclamare
Cesare (cioè sovrano in pectore) il tredicenne
Marco Antonio Gordiano, il cui nonno materno era
stato Gordiano I e il cui zio materno Gordiano II.
Poco dopo, una rivolta dei pretoriani pose fine
alla vita di Pupieno e Balbino, sicché l'ultimo
dei Gordiani, Cesare da pochi mesi, divenne
Augusto nel luglio del 238, passando alla storia
come Gordiano III. L'anno 238 fu fatale anche per
Massimino: la resistenza opposta dall'esercito
senatorio ostacolò il suo ritorno a Roma e una
rivolta della 2^ Legione Partica ne determinò la
morte. Gordiano III, data la giovane età, era
docile strumento nelle mani dei pretoriani e del
loro capo Timesiteo che lo aveva mantenuto al
potere e gli aveva dato in moglie la propria
figlia. Ma il suo regno durò quanto la vita di
Timesiteo. Quando questi morì, pare avvelenato,
durante una campagna militare in Oriente, il nuovo
prefetto dei pretoriani, Marco Giulio Filippo,
figlio di uno sceicco arabo, passato poi alla
storia come Filippo I l'Arabo, lo fece assassinare
dai suoi sicari nel 244 facendosi proclamare
Augusto al suo posto. Il Senato e le province
riconobbero subito il nuovo sovrano, favorito
delle legioni orientali.
(3) εΙPHNOΠΟΛεΙTΩΝ è l'etnico:
il genitivo plurale sta ad indicare gli emittenti
[(moneta battuta nel nome degli..) Irinopolitani,
del popolo di Irinopoli]. Irinopoli deriva il nome
dall'unione di due parole greche, Eἰρήνη che vuol
dire pace e πόλις che vuol dire città, dunque
Ειρηνόπολις, la città della pace. Al tempo romano
la città era parte della regione semiautonoma
della Cilicia Pedias (v.
mappa), un paradiso per i pirati che
traevano profitto dalla tratta degli schiavi.
Quando i pirati della Cilicia cominciarono ad
attaccare la navigazione e le città, il senato
romano decise di inviare vari comandanti per
affrontare la minaccia. La Cilicia fu annessa alla
Repubblica Romana nel 64 a.C. da Pompeo, dopo la
vittoria nella Terza Guerra Mitridatica. Nota con
il nome di Νερωνιάς (Neroniás), la città sorge nei
pressi dell'odierna Düziçi (già Haruniye). Forse
(ri)fondata da Antioco IV di Commagene in onore di
Nerone (l'era della città ha inizio nel 51/2 d.C.)
nel sito di Pindenissus (?), probabilmente
rinominata Eirenoupolis già dal tempo di
Vespasiano (69-79d.C.), fu sede della Diocesi di
Cilicia II (metropolis: Anazarbus) e importante
fortezza di confine dei Bizantini. Per maggiori
dettagli storici sulla Cilicia rimando al
sito revolvy.
(4) εT BԿP è la data di
emissione dell'era neroniana che inizia nel 52
d.C. (v. link)
ed è preceduta dal prefisso εT oppure ET [breve
per ETOYC, genitivo di anno (ἔτος, -ους, τὸ)],
come dire "nell'anno".. L'anno neroniano (v. link)
si ottiene sommando i valori numerici delle tre
lettere greche BԿP,
ove B
sta per 2, Կ
sta per 90, P
sta per 100, dunque la moneta fu emessa nell'Anno
neroniano 192 e quindi (aggiungendo l'anno di
riferimento 52), nel 244 d.C..
(5) Il tipo del rovescio si
caratterizza per la presenza congiunta di due
elementi che solo singolarmente si ritrovano nella
monetazione provinciale romana:
*la ruota dello zodiaco che rappresenta il fato o
il destino degli uomini;
*la Tyche assisa sulle rocce al margine di un
fiume nel quale nuota il dio fluviale.
I primi quattro dei link sopra
menzionati si riferiscono a monete nelle
quali al centro della ruota sono presenti
personaggi diversi: i busti affrontati del Sole
(Helios) e della Luna (Selene), in una moneta di
Irinopoli battuta sotto Gordiano;
lo stesso tema, in una moneta di Alessandria battuta sotto Antonino Pio;
Zeus protettore della città, in una moneta di
Perinthus in Tracia battuta sotto
Gordiano; ancora Zeus, in una moneta di
Perinthus battuta sotto
Alessandro Severo.
Nel quinto link manca lo
zodiaco e al centro del rovescio è ritratta la
Tyche, personificazione del caso o della Fortuna,
che reca in testa la corona turrita che
simboleggia il ruolo di guardiana della cinta
muraria. Tyche è seduta su una roccia con un piede
sulla spalla di un giovane che nuota al di sotto e
stringe in mano una spiga di grano, simbolo
dell'abbondanza.
Il giovane nuotatore nella moneta in esame è il
dio fluviale Piramo, il fiume che attraversa la
città di Irinopoli. Nel rovescio della moneta lo
Zodiaco porta al centro una Tyche in cui sono
presenti, ancorché un po' sfumati per l'usura,
tutti gli elementi compositivi della Tyche. E'
interessante notare che dalla lettura
dell'articolo di Oğuz Tekin "River-Gods in Cilicia
in the Light of Numismatic Evidence" (divinità
fluviali alla luce dell'evidenza numismatica, v. link),
che svolge una disamina della Tyche nelle monete
di Cilicia, si deduce l'inesistenza del tipo
Tyche/dio fluviale per le monete di Irinopoli del
tempo di Gordiano III. Ciò dà corpo all'idea che
la moneta in esame non fosse stata ancora
pubblicata nei cataloghi di uso comune dell'epoca
dell'articolo (1999).
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