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Asse, Roma, Domiziano e la Virtus di Augusto | ||||||||||||||||||||||||||||||||
16.1.2020
..da Monete
Imperiali Romane di Michele Monti.Mi e' stata ceduta questa moneta e' giusta la catalogazione? Domitian, dupondius (R) Roma, 90-91 A.D., VIRTVTI AVGVSTI, Ric 393, CH.657 gr11,24. Grazie delle risposte. |
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Roma, 28.1.2020
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti l'asse di figura: Asse1, zecca di Roma, 90-91 d.C.2, RIC II 397 (pag. 203), indice rarità_RICII "C"; RIC II N.E. 709 (pag. 316), indice rarità_RICII N.E. "C2"; BMC II 452 (pag. 400), Cohen I 656 (pag. 524) Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------------------- (1) Asse (bronzo). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli assi della tipologia di figura ricavate dai link di cui sopra:
(2) La moneta in esame è datata 90-91 d. C., il 90 essendo l'anno in cui Domiziano fu investito per la 15.ma volta dell'incarico di console (COS XV). Nell'85 gli era stata concessa la Potestà Censoria, in seguito divenuta Perpetua (CENS PER), che mantenne sino alla morte (la funzione, tra l'altro, conferiva all'imperatore lil potere di censire i beni dei cittadini e il conseguente regime fiscale da applicare oltre che quello di orientare le spese destinate alle opere pubbliche). Un profilo biografico di Domiziano è disponibile alla voce relativa dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link). (3) IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XV CENS PER P P (IMPerator CAESar DOMITianus AVGustus GERManicus COnSul XV CENSor PERpetuus Pater Patriae). Come suo padre Vespasiano, Domiziano utilizzò il praenomen Imperator, insieme al titolo dinastico Caesar, come prefazione della titolatura. Traggo da http://metaldetectings.com/page.php?61 un profilo biografico sintetico di questo imperatore: "Domiziano, fratello di Tito, alla morte di questi il 13 settembre dell'81 d. C., divenne imperatore. A lungo fu impegnato in campagne militari in Britannia e Germania, alla fine riportando il successo in entrambe. Egli si dedicò intensamente a mantenere solida l'economia e spesso intervenne sulle leggi fiscali per massimizzare le entrate dello stato impegnando a questo fine senza sosta gli esattori fiscali. Usò il denaro accumulato per ricostruire Roma, che aveva subito due gravi incendi e per avviare molti nuovi progetti edilizi. Nonostante i buoni risultati ottenuti, Domiziano era odiato dal Senato che egli aveva tenuto costantemente sotto stretto controllo. Sospettoso per natura, aveva fatto sommariamente giustiziare chiunque fosse stato sospettato di complottare contro di lui. Non molto migliore sorte toccò ai funzionari governativi accusati di appropriazione indebita o di condurre affari illeciti. Un'altra mossa che gli valse dei nemici fu che promulgò leggi attenendosi a rigidi principi morali mentre non faceva concessioni a vantaggio di propri affari promiscui e di comportamenti eccentrici altrui. Domiziano fu assassinato il 18 settembre del 96 in conseguenza di una trama che non fu mai indagata a fondo ma alla quale, secondo molti studiosi, non sarebbe rimasto estraneo Nerva, il suo successore." (4) VIRTVTI AVGVSTI (al coraggio di Augusto). Le leggende del dritto e del rovescio si integrano tra loro nella dedica alla Virtus di Augusto [IMP CAES DOMIT AVG GERM ... VIRTVTI AVGVSTI]. Riprendo a tal proposito il commento tratto da BMC II (pag. xci): "Un .. tipo che si incontrerà anno dopo anno è quello della Virtus, lo spirito del valore marziale, il simbolo di quella politica estera militare avanzata che Domiziano realizzò dall'83 d.C. fino alla fine del suo regno. La Virtus è qui, come al solito, una dea, ma rappresentata in abbigliamento amazzonico, come la Roma, a cui è molto affine. Il suo attributo caratteristico è la spada corta, indossata alla cintura, il parazonium: l'arma del combattimento corpo a corpo. La Virtus siede accanto al trono di Giove, di cui esegue le missioni. Ma la Virtus Augusti è un aspetto speciale della dea, lo spirito marziale che ispira le conquiste dell'Imperatore". |
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