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Antoniniano, Roma, Volusiano e l'imperatore pacifero
2.8.2020
Ciao Giulio,
ho acquistato questa moneta di Volusiano, ma non trovo niente a riguardo mi puoi aiutare, anche la descrizione del retro fatta dalla casa d'aste mi sembra sbagliata.
Grazie Mille per un eventuale aiuto e classificazione.
Max Antoninianus
Obv: IMPCAECVIBVOLVSIANOAVG - Radiate, draped and cuirassed bust right.
Rev: PMTRPIIIICOSII - Volusian standing left, sacrificing over altar.
fig. 1
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Roma, 2.8.2020

Antoniniano1, zecca di Roma, 253 d. C., RIC IV/III 140 (pag. 175), Cohen V 92 (pag. 275), indice di rarità "S"

Descrizione sommaria:
D. IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG2. Volusiano, busto radiato, paludato e corazzato a destra.
R. P M T-R P IIII COS II3. Volusiano, stante a sinistra, porge con la mano destra un ramo d'ulivo e con la sinistra stringe uno scettro di traverso

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=252870 321, Lot: 682. Estimate $100. Sold for $450. This amount does not include the buyer’s fee. Volusian. AD 251-253. AR Antoninianus (21mm, 3.52g, 5h). Rome mint, 4th officina. 5th emission, AD 253. Radiate, draped, and cuirassed bust right / Volusian standing left, holding branch and scepter. RIC IV 140; RSC 92. Near EF. Well struck.
  2. vcoins US$ 200.00 Quotazione: 08/02/20 Volusian AR Antoninianus. Rome Mint 251-253 AD. Obverse: IMP CAE C VIB VOLUSIANO AVG, radiate, draped and cuirassed bust right, seen from behind. Reverse: P M T R P IIII COS II, Volusian standing left, holding branch in right hand, short scepter in left. RIC IV: 140, RSC 92. Size: 22mm, 3.18g. Numismatic Notes: EF and more attractive in hand!
  3. https://www.ma-shops.com/harlanberk/item.php?id=9799 133,35€ Matériau: Argent Poids: 4.15g. Volusian; 251-253 AD, Rome, 253 AD, Antoninianus, 4.15g. RIC-140, C-92. Obv: IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG Bust radiate, draped, cuirassed r. Rx: P M TR P IIII COS II Genius of the Senate (not Emperor as stated by Cohen and RIC) standing l. holding branch and short scepter. From the Philip Ashton Collection, ex Pegasi A23, November 2010, lot 578. Mint State.
  4. coinarchives Naville Numismatics Ltd. > Auction 56 Auction date: 22 March 2020. Lot number: 634. Price realized: 50 GBP (Approx. 59 USD / 55 EUR) Lot description: Volusian, 251-253 Antoninianus circa 253, AR 20.5mm., 3.92g. Radiate, draped and cuirassed bust r. Rev. P M TR P IIII COS II The Emperor standing l., holding branch and short transverse sceptre. RIC 140. C. 92. Good Extremely Fine/Extremely Fine. Starting Price: 30 GBP.
  5. https://www.beastcoins.com/RomanImperial/IV-III/Volusian/Z3887.jpg Volusian, AR Antoninianus, 253, Rome IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG Radiate, draped, cuirassed bust right, seen from behind P M TR-P IIII COS II Emperor standing left, branch in right hand, short scepter in left 20mm x 22mm, 3.80g RIC IV, Part III, 140 (Trebonianus Gallus) (S) Ex CNG, Electronic Auction 121, Lot 243, August 2005.
  6. https://nobleromancoins.com/product_info.php?products_id=4192 $85.00 Volusian, AR Antoninianus, Emperor Reverse, Rome Mint! AR antoninianus; 22mm/4.0gm  Struck c. 253 AD Con/ Extremely Fine/near MS; mint luster and even better in hand. Obv/ IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG; radiate draped bust right. Rev/ PM TR P IIII COS II; Emperor, togate, standing left, holding branch and short transverse scepter. Rome Mint. Ref/ RIC Vol 4c 140 (rated Scarce).
  7. https://www.romancoinshop.com/en/volusian-emperor-with-branch-scarce-n1721/ VOLUSIAN. 251-253 AD. AR Antoninianus (21mm - 2.74g). Rome mint. IMP CAE C VIB VOLUSIANO AVG, radiate, draped and cuirassed bust right, seen from behind / P M T R P IIII COS II, Volusian standing left, holding branch in right hand, short scepter in left. RIC IV 140; RSC 92.
  8. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=326395 387, Lot: 506. Estimate $100. Sold for $70. Volusian. AD 251-253. AR Antoninianus (20.5mm, 3.75g, 6h). Rome mint, 4th officina. 5th emission, AD 253. Radiate, draped, and cuirassed bust right / Volusian standing left, holding branch and scepter. RIC IV 140; RSC 92. Good VF, toned, deposits.
  9. https://agoraauctions.com/listing/viewdetail/9971/0/archive Estimate: $ 75.00. Final Price: $ 45.00 (1 bid(s)). Approximately EUR 0.00 / GBP 0.00 Lot 21-108. Volusian. A.D. 251-253. AR antoninianus. Rome mint, Struck A.D. 253. Volusian. A.D. 251-253. AR antoninianus (23.3mm, 3.21 g, 5h). Rome mint, Struck A.D. 253. IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG, radiate, draped and cuirassed bust right / PM TR P IIII COS II, Volusian standing left, holding olive branch and scepter. RIC 140; RSC 92. VF.
Concludo osservando che le caratteristiche generali e di stile della moneta di figura non si discostano da quelle delle monete d'epoca di pari tipologia. Mancano le caratteristiche fisiche, ragione per cui non è possibile l'esame comparativo con le monete autentiche del periodo. Nel presente stato di conservazione, se autentica, la moneta potrebbe valere una ventina di euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Antoniniano (argento). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli antoniniani della tipologia di figura reperiti nel web:

Riferimenti Peso(g) Asse di conio (h) Diametro(mm)
link 1 3,52 5 21
link 2 3,18 - 22
link 3 4,15 - -
link 4
3,92 - 20,5
link 5 3,80 - 20-22
link 6 4,0 - 22
link 7 2,74 - 21
link 8 3,75 6 20,5
link 9 3,21 5 23,3
In assenza delle caratteristiche fisiche della moneta in esame non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG (IMPeratori CAEsari Caio VIBio VOLVSIANO AVGusto). All'Imperatore Cesare Caio Vibio Volusiano Augusto. Caio Vibio Volusiano fu nominato Cesare e designato Principe della Gioventù dal padre Treboniano Gallo al momento dell'ascesa di quest'ultimo al soglio imperiale, nel 251 d.C. L'anno successivo Gallo lo volle accanto a sé con il titolo di Augusto. Volusiano seguì così le fortune paterne e con lui fu ucciso nel 254. Traggo dal manuale di" Storia di Roma" del Kovaliov le informazioni relative al periodo storico in esame:
"Nel 251 d.C., i Goti, sotto la guida del loro capo Cniva, avevano di nuovo passato il Danubio inferiore e invaso la Mesia. Il primo ad opporre loro resistenza era stato il legato della provincia, Caio Treboniano Gallo, sotto le mura della città di Novi, sul Danubio. Però l'enorme massa di Goti, forte di circa 70,000 uomini, era avanzata come una valanga e si era fermata sotto le mura di Nicopoli, posta fra il Danubio e i monti balcanici. Attraverso i passaggi montani i barbari erano riusciti a penetrare nella fertile Tracia. Il governatore della provincia, Lucio Prisco, aveva riunito grandi forze nella fortezza di Filippopoli. Era necessario resistere fino all'arrivo dell'imperatore Decio che a marce forzate veniva dall'Occidente. Intanto in tutte le località circostanti si elevavano sinistre le fiamme degli incendi... Infine Decio arrivò. I Goti attaccarono di sorpresa l'esercito romano stanco e lo dispersero. Prisco, con il pretesto della supposta morte di Decio, condusse trattative segrete con i Goti promettendo loro di consegnare la città se essi lo avessero riconosciuto imperatore. L'accordo fu concluso, Filippopoli fu spietatamente saccheggiata (si dice che in quel frangente perissero 100.000 abitanti), ma Prisco non riuscì a diventare imperatore. Decio era vivo e stava raccogliendo sul Danubio un nuovo esercito. Egli intendeva attaccare i Goti quando questi, carichi di bottino, si fossero messi sulla via del ritorno. La battaglia decisiva ebbe luogo a nord di Nicopoli (Abrittus, giugno del 251). In uno dei primi scontri cadde Erennio Etrusco, uno dei figli di Decio. I Goti si schierarono su tre linee, disponendo la terza dietro uno stagno. Le truppe romane riuscirono a rompere le prime due linee ma, nel tentativo di forzare la terza, Decio morì e non si riuscì neppure a ritrovarne il cadavere (251). Nell'esercito si sparse la voce che colpevole della morte di Decio fosse Treboniano Gallo, il quale si sarebbe preventivamente accordato coi Goti e avrebbe attirato l'imperatore verso lo stagno indicandogli una falsa via. Quale sia la verità noi non sappiamo; comunque, in quel frangente, fra i comandanti romani Gallo era il più meritevole e il più vicino al defunto imperatore. Nessuna meraviglia quindi se l'esercito lo acclamò subito imperatore. Gallo elesse conregnanti (v. nota più avanti) il proprio figlio Volusiano e il superstite figlio di Decio, Ostiliano (quest'ultimo d'altra parte morì presto, colpito dalla pestilenza). Volusiano concluse con i Goti una pace non troppo onorevole, permettendo loro di andarsene con il bottino e impegnandosi a pagare ogni anno una specie di stipendio. Due anni dopo i Goti passarono di nuovo il Danubio. Il governatore della Mesia inferiore, Marco Emilio Emiliano, inferse loro una dura sconfitta e per questa ragione fu acclamato imperatore dai suoi soldati. Gallo non seppe organizzare la difesa dell'Italia. Le truppe di Emiliano marciarono quasi fino a Roma senza incontrare ostacoli. Solo vicino alla capitale Gallo e Volusiano tentarono una resistenza ma furono sconfitti e morirono entrambi ad Interamnia (Terni) nel 253."
Il RIC sostiene, rispetto al Kovaliov, una tesi un po' diversa e accenna a rapporti non conflittuali tra Gallo e la famiglia di Decio; infatti, dopo la morte di Decio, Gallo e Ostiliano si accordarono per regnare insieme mentre Volusiano ebbe solo il titolo di Cesare (sorta di principe ereditario), titolo che mantenne sino alla morte di Ostiliano; solo a quel punto Volusiano affiancò il padre al potere con il titolo di Augusto.
(3) P M T-R P IIII COS II (Pontifex Maximus TRibunicia Potestate IIII COnSul II). Il rovescio della moneta, con l'imperatore pacifero, è il manifesto del regno congiunto di Treboniano Gallo e Volusiano: la pace come segnale di stabilità istituzionale.
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