Indice Dietro Avanti
Follis, Lugdunum, Costantino I e il Sole invitto
9.1.2021
..da Ancient Roman Coins.
iD plz
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 12.1.2021
Egregio
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AE Follis1, zecca di Lugdunum, 313-314 d. C., RIC VII 5 (pag. 122), indice di rarità c2

Descrizione sommaria:
D. CONSTANTINVS P F AVG2. Costantino I, busto laureato, paludato e corazzato a destra.
R. SOLI INVIC-TO COMITI3. , segno di zecca4. Il Sole radiato, stante a sinistra, solleva la mano destra e sorregge globo con la sinistra, clamide pendente dalla spalla sinistra.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. vcoins 40.00€ Quotazione: 01/11/21 #[891292] COIN, CONSTANTINE I, FOLLIS, 313-314, LYON - LUGDUNUM, , BRONZE, RIC:5. Sol standing facing left, raising hand and holding globe; S in left field, F in right field, PLG in exergue. Bronze Follis DIAMETER 22.
  2. http://rg.ancients.info/constantine/Constantine_Sol_Lyons.jpg Constantine the Great AE-2 (22mm, 3.79g), Lyons, Gaul (in present-day France), c. 313-314 AD, RIC VII 5. gF. This is an uninspiring coin in several ways. Constantine and Sol adopt their most common poses and the legends "CONSTANTINVS P F AVG" and "SOLI INVICTO COMITI" are common as well. The obverse was struck from a worn die, particularly noticeable in the legend. The surfaces exhibit scratches, gouges, and corrosion. And the edges have ragged patches. The dealer who sold this coin graded it gVF, contending it "looks much sharper than picture" (it doesn't), but the surface imperfections are accentuated in this close-up photo. Still, because of the surface damage and obverse softness, I'd grade this coin gF, or Good Fine, though it could be argued that this is an aVF coin. The S/F letters on either side of Sol likely mean "SAECULI FELICITAS" or "Happy days." The leading P in the mint mark is for "pecunia," and the LG is for Lugdunum, the ancient Roman name for Lyons.
  3. https://agoraauctions.com/listing/viewdetail/7718/0/archive Lot 15-230. Constantine I. A.D. 307/10-337. Æ Follis. Lugdunum mint, A.D. 313-314. Lot 15-230. Constantine I. A.D. 307/10-337. Æ Follis. Lugdunum mint, A.D. 313-314. Constantine I. A.D. 307/10-337. Æ Follis (22.7mm, 4.74g, 7h). Lugdunum mint, A.D. 313-314. IMP CONSTANTINVS P F AVG, laureate, draped and cuirassed bust right / SOLI INVICTO COMITI, Sol standing left, holding globe and raising right hand; S-F across fields, PLG in exergue. RIC 5. VF. Estimate: 75.00$ Final Price: 45.00$ (1 bid(s)). Bidding closed (Tuesday, 19 Aug 2014, 13:54:30).
  4. romanumismatics E-Sale 72, 25-06-2020, Lot 1528 Constantine I Æ Nummus. Hammered For: £24 Description: Constantine I Æ Nummus. Lugdunum, AD 313-314. CONSTANTINVS P F AVG, laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind / SOLI INVICTO COMITI, Sol standing facing left, raising hand and holding globe; S in left field, F in right field, PLG in exergue. RIC 5. 4.31g, 21mm, 6h. Good Extremely Fine. Rare. From the Brian Henry Grover Collection, collector's ticket included; Acquired in 1960.
Concludo osservando che, per quanto consentito da un esame a distanza, le caratteristiche fisiche (il diametro della moneta andrebbe ricontrollato), generali e di stile della moneta appaiono non difformi da quelle delle monete d'epoca reperite nel web. Stante il pessimo stato di conservazione, la moneta vale, a mio avviso, solo pochi euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

----------------------------------------------
Note:

(1) Follis (bronzo). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:

Riferimenti Peso(g) Diametro (mm) Asse di conio (h)
Link1
- 22 -
Link2 3,79 22 -
Link3 4,74 22,7 7
Link4 4,31 21 6
In assenza di elementi circa le caratteristiche fisiche della moneta in esame, non potrò procedere alla comparazione con i dati in tabella.
(2) CONSTANTINVS P F AVG (CONSTANTINVS Pius Felix AVGustus). In altra pagina del sito (cliccare qui) ho tracciato una sintesi storica della tetrarchia, dalle origini sino alla conferenza di Milano del gennaio-febbraio del 313 che aveva sancito la parità di culto tra la religione cristiana e quella pagana, ma sopra tutto, dal punto di vista politico, affermato l'alleanza tra Costantino, Augusto d'Occidente e Licinio, Augusto d'Oriente. Ma la pace tra i due non era destinata a durare, Costantino infatti, per contenere il potere di Licinio, aveva avviato con lui negoziati per la creazione di uno stato cuscinetto tra i due reami comprendente la Rezia e la Pannonia alla testa del quale intendeva mettere Bassiano, suo cognato, una volta elevato al rango di Cesare. L'annuncio dell'elevazione doveva essere dato a Treviri il 25 luglio del 315, nella ricorrenza del primo decennale di regno di Costantino. Ma in quell'occasione Costantino svelò invece un complotto ordito contro di lui dallo stesso Bassiano e da Licinio che doveva trovare esecuzione per mano di Senecio, fratello di Bassiano. Seguì un periodo di guerra fredda tra i due Augusti con scambi di note diplomatiche, culminato con la rottura finale nell'agosto-settembre del 316 quando le zecche occidentali (Arles, Treviri, Roma, Ticinum, sotto il controllo di Costantino) cessarono di battere moneta anche nel nome di Licinio e le operazioni belliche ebbero inizio.
Stante lo stato di crisi dei rapporti tra i due sovrani, nel periodo 315-316 la tipologia in esame non fu battuta nel nome di Licinio ma solo in quello di Costantino.
(3) SOLI INVIC-TO COMITI (al compagno "Sole Invitto"). Invitto era l'epiteto di tre diverse divinità, El Gabal (divinità siriaca), Mitra (divinità  di origine persiana), il Sole (il dio protettore dell'imperatore Aureliano) che venivano festeggiate insieme il 25 dicembre, "dies natalis solis invicti" (compleanno del sole invitto). La festa, secondo http://en.wikipedia.org/wiki/Sol_Invictus, era stata introdotta da Elagabalo (218-222) e aveva raggiunto l'apice della popolarità sotto Aureliano che l'aveva promossa in tutto l'impero. Quando Giulio Cesare introdusse il calendario giuliano, il 25 dicembre corrispondeva approssimativamente alla data del solstizio d'inverno. Dunque, proprio nel giorno più corto dell'anno, il Sole dimostrava la sua natura invitta perché dava inizio ad un nuovo ciclo di crescita. La moneta richiama il culto del dio, presente in tutta la monetazione di Costantino e, con la stessa leggenda, anche in quella precedente sin dai tempi di Adriano. Secondo P.M. Bruun, l'adozione dell'immagine del Sole sulle monete di Costantino, piuttosto che come una professione di fede, va interpretata come una sfida all'ideologia tetrarchica di Diocleziano che voleva l'imperatore "gioviano", figlio di Giove. Poiché la moneta di figura fu coniata pochi anni dopo la battaglia di Ponte Milvio del 28.10.312, si pone il problema dell'apparente contraddizione tra la famosa visione di Costantino ("in hoc signo vinces", con riferimento al cristogramma, nella vulgata popolare segno premonitore della vittoria su Massenzio) e l'omaggio al dio Sole, simbolo palese di paganesimo. In realtà la contraddizione é solo apparente, Costantino era il capo di un impero pagano e pagano egli fu durante il corso della sua vita, pare infatti che si facesse battezzare solo poco prima della  morte. Come sovrano, egli pretese gli onori divini, nel suo caso facendosi riconoscere quale incarnazione del dio Sole; tuttavia nel 313, con l'editto di Milano, egli aveva legalizzato e protetto la religione cristiana, concesso benefici al clero e personalità giuridica alle comunità cristiane, i suoi stessi figli furono educati nello spirito della religione cristiana. Insomma è probabile che, pur rimanendo legato al paganesimo, fonte del suo potere, promuovesse la convivenza, nella reciproca tolleranza, tra il paganesimo e il cristianesimo intuito come la religione del futuro. Quanto al cristogramma e alla sua interpretazione cristiana, esso appartiene ad una tradizione successiva agli eventi a cui viene comunemente riferito (la battaglia di ponte Milvio).
(4) Il segno di zecca si compone dei seguenti elementi: le lettere S-F (che stanno per Saeculi Felicitas), segni caratteristici dell'emissione; il gruppo PLG, con P prima officina e LG (breve per Lugdunum, l'odierna Lione), indicativo di zecca.
Indice Dietro Avanti