Indice Dietro Avanti
Probo e l'aquila tolemaica
28.6.2004
Gentile sig. De Florio,
vengo nuovamente a rubarle un po' del suo tempo per sottoporle una mia moneta. Dovrebbe essere una tetradracma di Probo ma chiedo il suo parere per una più 
precisa classificazione, per una delucidazione sul contesto storico in cui  la moneta è stata coniata e sul significato della legenda del dritto.
Questi sono i dati della moneta: il peso è di grammi 7,25 circa, diametro mm.20 circa, nessuna reazione alla calamita, apparentemente bronzo, sia il diritto che il rovescio sono più o meno a ore 12.
Grazie per quanto potrà dirmi.
La saluto cordialmente
 fig. 1
Roma, 20.8.2004
Egregio Lettore,
non sono attrezzato per la lettura delle monete provinciali per le quali è necessario consultare una Silloge delle monete greche (un catalogo, cioè in cui queste monete sono raggruppate per stato di emissione), disponibile di solito nelle biblioteche universitarie. La complicazione è che di Silloge ve ne sono tante quanti gli istituti che le pubblicano sulla base delle monete di cui dispongono (per un elenco vedi nota(0)); si veda, ad esempio, la Sylloge Nummorum Graecorum del "The Fitzwilliam Museum, University of Cambridge" che cataloga le antiche monete greche presenti nelle collezioni britanniche, presente anche su internet all'indirizzo:
http://www-cm.fitzmuseum.cam.ac.uk/coins/. Ciò comporta tuttavia che una Silloge da sola non descrive tutta la produzione monetale di un dato periodo e che quindi, per catalogare una moneta, si debba spesso estendere la ricerca a più di una Silloge. In conclusione, non avendo al momento la possibilità di approfondire l'indagine, non potrò nemmeno arrivare ad una catalogazione definitiva della sua moneta e mi limiterò pertanto a riferirle quanto ho potuto ricavare dalla documentazione (incompleta) in mio possesso e da quanto ho ricavato navigando in rete:
  1. Il Montenegro riporta al n° 4435 del suo catalogo una moneta di cui fornisce la seguente descrizione:

  2. Tetradramma di Alessandria - BMC 2433
    D. AKMAVPPPOBOCCEB.(1) Busto laureato e corazzato a destra, leggero drappeggio sulla spalla sinistra.
    R. Nessuna iscrizione. Un'aquila(2) in piedi di fronte con la testa girata a destra. Nel campo L G.(3) Nel manuale sono riportate anche alcune indicazioni di valore (un po' datate, poiché il volume è stato pubblicato nel 1988) che le trascrivo: 250 mila lire, 100 mila, 45 mila, a seconda dello stato di conservazione, SPL, BB, MB.
  3. Fornendo al data base del "The Fitzwilliam Museum, University of Cambridge", attraverso le finestre a tendina, come chiave di ricerca, 'Probvs' (come "Ruler") e 'Alexandria' (come "State") si ottiene una moneta con caratteristiche simili (ma non identiche) a quella di figura, come si può osservare cliccando qui.
  4. Ripetendo la ricerca, ma fornendo allo stesso data base, come chiave di ricerca, 'Probvs' (come "Ruler") e 'Egypt under the Romans: Alexandria' (come "State") si ottengono numerose altre varianti della moneta, nessuna tuttavia coincidente con quella di figura.
  5. http://www.coinsofromanegypt.org/html/collection/militaryemperors/probus.htm illustra un'altra variante di questa moneta, nella quale l'aquila sorregge una corona con il becco, proprio come accade per l'aquila di figura.
  6. http://www.mycoinpage.com/vprobus/CoinList_Photos.asp?search=26 riporta varie monete di Probo, tra cui una di tipologia identica a quella di figura, tranne che nel campo del rovescio presenta le lettere L D, a significare, secondo l'interpretazione fornita in nota (2), che la moneta fu coniata nel 280 d.C., nel 4° anno di regno di Probo.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

-------------------------- 
Note: 
(0)Un elenco completo delle Sylloge è pubblicato da: http://rg.ancients.info/guide/attribution.html a cui si rimanda per la consultazione.
(1)A K M AVP PROBOC CEB che corrisponde al romano IMPerator (AUTOKRATHS), Marcus AVRelius Probus (PROBOC) AVGvstvs (SEBASTOS) , dal momento che in greco la C e la S si equivalgono. Elementi biografici su Probo sono presenti in altra pagina di questo sito.
(2)L'aquila era tipica della tradizione e monetazione tolemaica.
(3)L G, ove L servirebbe a introdurre il periodo di regno identificato dal numerale successivo G (il 3 nella numerazione greca); la moneta sarebbe stata quindi battuta nel 279 d.C., terzo anno del regno di Probo. Questa almeno è l'interpretazione che viene data nel sito http://www.probvs.info/  ripresa, d'altra parte, dal "Ta Nomismata tou Kratous ton Ptolemaion (Ptolemaic Coinage)", come si può constatare ricercando la  "L" (maiuscola), all'interno della pagina precitata, con il "trova" del browser Explorer.

Indice Dietro Avanti