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Leo V e Costantino
15.1.2005
Buongiorno, vorrei un parere su questa moneta. Vorrei sapere a che età appartiene e se sia autentica, eventuali altre informazioni sono gradite. La pregherei di rispondermi anche tramite e-mail.  Peso 3g, diametro 2 cm, non ferromagnetica. La ringrazio per il tempo.
Saluti
 fig. 1
Duisburg, 30.1.2005
Gentile Lettrice,
premetto che la monetazione bizantina non rientra nel mio abituale terreno di indagine e che, non disponendo della documentazione di riferimento e delle conoscenze necessarie, non sono in grado di fornire un parere professionale completo. Pur con i limiti sopra esposti, mosso da curiosità personale, ho comunque voluto avviare un'indagine e, valendomi del materiale disponibile in rete, sono ora in grado di farla partecipe delle conclusioni a cui sono pervenuto.

Come al solito, partirò da una descrizione della moneta:

Zecca di Siracusa, LEO V 1, 813-820 d. C.
D. Busti di Leo V e del figlio Costantino, ciascuno ricoperto di chlamys e corona sormontata da una croce. Tra le teste una croce.
R. Lettere greche "L" e"K" (iniziali dei due sovrani), croce tra le due lettere.

La ricerca effettuata nel web ha prodotto i seguenti risultati::

  1. http://www.suc.org/exhibitions/byz_coins/present/Leo_V.html 

  2. HISTORICAL NOTES:  Formerly a strategos (general) from the eastern province of Anatolia, Leo achieved some success against the Bulgars, particularly after Krum's sudden death during the siege of Constantinople in 814.  Internally, he pursued the rather unpopular by now iconoclast policy, which finally led to his assassination, right in the church of St. Sophia, by followers of his former comrade-in-arms, Michael the Amorian.
    NUMISMATIC NOTES:  The combination of costumes shown here on the first coin for Leo and his successor is indicative of a duality that evidenced in coinage for some three hundred years, starting with the late 7th c. The Emperor is shown in a loros - one of the quintessential imperial insignia for the later Byzantine period, which would eventually be copied in the Bulgarian and Serbian royal attire. His son Constantine, however, is pictured in a chlamys - an imperial garment (mantle fastened at the shoulder) more readilly associated with the classical Roman period.
  3. http://www.wildwinds.com/coins/byz/leo_V/t.html v. Sear #1635  Leo V A.D. 813-820. AE Follis. Syracuse Mint. Facing busts of Leo, with short beard on l., & Constantine, beardless on r., each in crown & chlamys; between their heads, pellet; in field above, cross / Large AK with pellet between; in field above, cross.
  4. http://rosenblumcoins.com/book/print/16%20224  LEO V. 813-820. Æ Follis of Syracuse. Leo on left, Constantine on right/ Large LK, with pellet in between. SB-1635. F-VF $60.00
Le monete i cui link sono sopra indicati sono tutti folles (di bronzo), come pure folles di bronzo sono le monete, comparabili per tipologia a quella di figura, presenti nell'archivio dell'ANS 3. Aggiungerò che faceva parte della monetazione di LEO V anche un nominale d'argento, il "miliaresion" che presentava però caratteristiche sia fisiche che tipologiche diverse dalla moneta di figura 4.

Credo che sia ora possibile, sulla base degli elementi sopra esposti, passare all'esame specifico della moneta di figura e trarre alcune conclusioni. Osservo innanzi tutto che 

  1. la moneta di figura non ha il colore tipico della monetazione di bronzo (color rame) ma piuttosto un colore argenteo;
  2. il suo peso è troppo basso per essere quello di un follis e troppo alto per essere quello di un "miliaresion";
  3. i "miliaresion" da me trovati nel web hanno una tipologia diversa da quella di figura;
  4. la moneta di figura presenta uno stato di conservazione molto buono, più tipico della monetazione d'argento che di quella di rame.
Alla luce di quanto sopra ritengo molto probabile che la moneta in esame sia la copia moderna di un originale antico di cui mantiene le caratteristiche tipologiche ma non quelle fisiche.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
www.monetaromana.it
 

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Note:
(1) Leo V l'Armeno, basilisco di Bisanzio. Traggo dal sito, http://www.sparknotes.com/history/european/middle2/section1.html una breve sintesi storica del periodo: "dopo il breve regno di Michele I deposto dopo una rivolta militare, salì al potere nell'813 Leo V, originario dell'Armenia, che aveva alle spalle una brillante carriera militare al servizio di Niceforo I e poi del deposto Michele I. Acclamato Augusto, egli dovette presto fronteggiare la minaccia bulgara del Khan  Krum che nell'813-14 aveva devastato la Mesembria (Tracia). Nell'815 Leone V condusse delle trattative di pace con Krum, durante le quali agenti bizantini attentarono alla vita del Khan, il quale, per ritorsione, saccheggiò Adrianopoli. Leo V entrò allora in profondità col suo esercito in territorio bulgaro e battè il nemico in Mesembria. Il Khan Krum aveva intanto cinto d'assedio Costantinopoli ma non solo non era riuscito a sopraffarne le difese, ma nell'814 si fece catturare per poi morire improvvisamente. Ciò pose termine alla guerra e una pace fu stipulata con il figlio di Krum, Omurtag".
Leone V è noto per aver tentato di ripristinare la iconoclastia. Si ricorderà che gli iconoclasti erano coloro che si opponevano al culto delle immagini religiose e alla loro venerazione. Traggo le note che seguono dal sito, http://www.crc-internet.org/may00a.htm : "La storia della crisi iconoclastica copre due periodi, il primo di parossismo, l'altro di recrudescenza, separati da un periodo di calma. Il primo periodo durò circa 60 anni, dal decreto di Leo III del 730 che faceva divieto sia del culto che dell'uso delle immagini sino al Concilio Ecumenico di Nicea del 787 nel quale, sotto l'influenza dell'imperatrice Irene, culto e uso furono entrambi ripristinati. Nel mezzo, nel 754, un concilio regionale a Hiereia vicino Constantinopoli, aveva tentato di condannare l'uso delle immagini su una base dottrinale. Il periodo di calma durò 30 anni dal 787 all'815, quando una nuova proibizione imposta da Leo V, aprì il periodo di recrudescenza (v. nota 2). Questo rimase in vigore sino all'842, quando, sotto la direzione dell'imperatrice Theodora, vedova dell'Imperatore Teofilo, un concilio tenuto a  Constantinopoli assicurò il trionfo finale del culto delle immagini. Da quel momento questo trionfo fu celebrato solennemente nella prima domenica di quaresima che in quel primo anno cadde l'11 marzo". Altre notizie sulle origini di Leo V possono essere attinte dal sito, http://www.wegm.com/coins/leov.htm.
Leo V, che aveva tentato di far rivivere l'iconoclastia, ne fu anche vittima. Egli infatti aveva, come amico e protetto, un compagno d'armi, Michele di Armorea (o di Frigia), il quale rendendosi conto dell'impopolarità della politica iconoclastica, aveva tentato di prendere le distanze dall'imperatore; i rapporti tra i due andarono poi deteriorandosi sino al punto che Michele fu imprigionato e condannato a morte per tradimento. Ma la condanna non fu eseguita, sino a che nel giorno di Natale dell'820 partigiani di Michele, vestiti da monaci, assassinarono Leo V nella chiesa di Santa Sofia dove si era recato ad assistere alla messa (notizie tratte da http://www.dirtyoldcoins.com/gandinga/id/leo5.htm).
Vittima delle perscuzioni iconoclastiche fu S. Macario, igumeno del Monastero di Pelekete e custode di sacre icone, nato a Costantinopoli nel 785 e morto in esilio nell'isola di Afusia nell'830 (si veda in proposito, http://www.oca.org/pages/orth_chri/Feasts-and-Saints/April/Apr-01.html).
(2) Una suggestiva immagine legata al concilio iconoclasta dell'815 è disponibile in rete all'indirizzo: http://www.crc-internet.org/may00a.htm, (all'uopo ricercare nel sito "LEO V" con il "TROVA" del brower). 
(3) Trascrivo qui di seguito le caratteristiche fisiche dei folles dell'ANS:

  • Weight: 4.36   Size:           Axis: 6
  • Weight: 4.65   Size:           Axis: 5
  • Weight: 4.34   Size:           Axis: 6
  • Weight: 3.98   Size:           Axis: 6
  • Weight: 4.46   Size:           Axis: 6
  • Weight: 7.64   Size: 20.5   Axis: 6
  • Weight: 5.56   Size: 22      Axis: 6
  • Weight: 4.55   Size: 20      Axis: 6
(4) Della monetazione di Leo V faceva parte anche un nominale diverso dal follis, il Miliaresion, in lega d'argento, con le seguenti caratteristihe fisiche, tratte dall'ANS:
  • Weight: 1.71   Size:    Axis: 12
  • Weight: 1.97   Size:    Axis: 12
e con caratteristiche tipologiche diverse dalla moneta di figura. Si veda ad esempio:
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