Duisburg, 30.1.2005
Gentile
Lettrice,
premetto che la
monetazione bizantina non rientra nel mio abituale
terreno di indagine e che, non disponendo della
documentazione di riferimento e delle conoscenze
necessarie, non sono in grado di fornire un parere
professionale completo. Pur con i limiti sopra
esposti, mosso da curiosità personale, ho comunque
voluto avviare un'indagine e, valendomi del materiale
disponibile in rete, sono ora in grado di farla
partecipe delle conclusioni a cui sono pervenuto.
Come al
solito, partirò da una descrizione della moneta:
Zecca di
Siracusa, LEO V 1,
813-820 d. C.
D. Busti di
Leo V e del figlio Costantino, ciascuno ricoperto di
chlamys e corona sormontata da una croce. Tra le
teste una croce.
R. Lettere
greche "L" e"K"
(iniziali dei due sovrani), croce tra le due
lettere.
La ricerca
effettuata nel web ha prodotto i seguenti
risultati::
- http://www.suc.org/exhibitions/byz_coins/present/Leo_V.html
HISTORICAL
NOTES: Formerly a strategos (general) from the
eastern province of Anatolia, Leo achieved some
success against the Bulgars, particularly after
Krum's sudden death during the siege of
Constantinople in 814. Internally, he pursued
the rather unpopular by now iconoclast policy, which
finally led to his assassination, right in the
church of St. Sophia, by followers of his former
comrade-in-arms, Michael the Amorian.
NUMISMATIC
NOTES: The combination of costumes shown here
on the first coin for Leo and his successor is
indicative of a duality that evidenced in coinage
for some three hundred years, starting with the late
7th c. The Emperor is shown in a loros - one of the
quintessential imperial insignia for the later
Byzantine period, which would eventually be copied
in the Bulgarian and Serbian royal attire. His son
Constantine, however, is pictured in a chlamys - an
imperial garment (mantle fastened at the shoulder)
more readilly associated with the classical Roman
period.
- http://www.wildwinds.com/coins/byz/leo_V/t.html
v. Sear #1635 Leo V A.D. 813-820. AE Follis.
Syracuse Mint. Facing busts of Leo, with short
beard on l., & Constantine, beardless on r.,
each in crown & chlamys; between their heads,
pellet; in field above, cross / Large AK with
pellet between; in field above, cross.
- http://rosenblumcoins.com/book/print/16%20224
LEO
V. 813-820. Æ Follis of Syracuse. Leo on left,
Constantine on right/ Large LK, with pellet in
between. SB-1635. F-VF $60.00
Le monete i cui
link sono sopra indicati sono tutti folles (di
bronzo), come pure folles di bronzo sono le monete,
comparabili per tipologia a quella di figura, presenti
nell'archivio dell'ANS 3.
Aggiungerò che faceva parte della monetazione di LEO V
anche un nominale d'argento, il "miliaresion" che
presentava però caratteristiche sia fisiche che
tipologiche diverse dalla moneta di figura 4.
Credo che
sia ora possibile, sulla base degli elementi sopra
esposti, passare all'esame specifico della moneta di
figura e trarre alcune conclusioni. Osservo innanzi
tutto che
- la
moneta di figura non ha il colore tipico della
monetazione di bronzo (color rame) ma piuttosto un
colore argenteo;
- il suo
peso è troppo basso per essere quello di un follis
e troppo alto per essere quello di un
"miliaresion";
- i
"miliaresion" da me trovati nel web hanno una
tipologia diversa da quella di figura;
- la
moneta di figura presenta uno stato di
conservazione molto buono, più tipico della
monetazione d'argento che di quella di rame.
Alla luce di
quanto sopra ritengo molto probabile che la moneta in
esame sia la copia moderna di un originale antico di
cui mantiene le caratteristiche tipologiche ma non
quelle fisiche.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
www.monetaromana.it
------------
Note:
(1) Leo V l'Armeno, basilisco di Bisanzio.
Traggo dal sito, http://www.sparknotes.com/history/european/middle2/section1.html
una breve sintesi storica del periodo: "dopo il
breve regno di Michele I deposto dopo una rivolta
militare, salì al potere nell'813 Leo V, originario
dell'Armenia, che aveva alle spalle una brillante
carriera militare al servizio di Niceforo I e poi
del deposto Michele I. Acclamato Augusto, egli
dovette presto fronteggiare la minaccia bulgara del
Khan Krum che nell'813-14 aveva devastato la
Mesembria (Tracia). Nell'815 Leone V condusse delle
trattative di pace con Krum, durante le quali agenti
bizantini attentarono alla vita del Khan, il quale,
per ritorsione, saccheggiò Adrianopoli. Leo V entrò
allora in profondità col suo esercito in territorio
bulgaro e battè il nemico in Mesembria. Il Khan Krum
aveva intanto cinto d'assedio Costantinopoli ma non
solo non era riuscito a sopraffarne le difese, ma
nell'814 si fece catturare per poi morire
improvvisamente. Ciò pose termine alla guerra e una
pace fu stipulata con il figlio di Krum, Omurtag".
Leone V è
noto per aver tentato di ripristinare la
iconoclastia. Si ricorderà che gli iconoclasti erano
coloro che si opponevano al culto delle immagini
religiose e alla loro venerazione. Traggo le note
che seguono dal sito, http://www.crc-internet.org/may00a.htm
: "La storia della crisi iconoclastica copre due
periodi, il primo di parossismo, l'altro di
recrudescenza, separati da un periodo di calma. Il
primo periodo durò circa 60 anni, dal decreto di Leo
III del 730 che faceva divieto sia del culto che
dell'uso delle immagini sino al Concilio Ecumenico
di Nicea del 787 nel quale, sotto l'influenza
dell'imperatrice Irene, culto e uso furono entrambi
ripristinati. Nel mezzo, nel 754, un concilio
regionale a Hiereia vicino Constantinopoli, aveva
tentato di condannare l'uso delle immagini su una
base dottrinale. Il periodo di calma durò 30 anni
dal 787 all'815, quando una nuova proibizione
imposta da Leo V, aprì il periodo di recrudescenza
(v. nota 2). Questo rimase in
vigore sino all'842, quando, sotto la direzione
dell'imperatrice Theodora, vedova dell'Imperatore
Teofilo, un concilio tenuto a Constantinopoli
assicurò il trionfo finale del culto delle immagini.
Da quel momento questo trionfo fu celebrato
solennemente nella prima domenica di quaresima che
in quel primo anno cadde l'11 marzo". Altre notizie
sulle origini di Leo V possono essere attinte dal
sito, http://www.wegm.com/coins/leov.htm.
Leo V, che
aveva tentato di far rivivere l'iconoclastia, ne fu
anche vittima. Egli infatti aveva, come amico e
protetto, un compagno d'armi, Michele di Armorea (o
di Frigia), il quale rendendosi conto
dell'impopolarità della politica iconoclastica,
aveva tentato di prendere le distanze
dall'imperatore; i rapporti tra i due andarono poi
deteriorandosi sino al punto che Michele fu
imprigionato e condannato a morte per tradimento. Ma
la condanna non fu eseguita, sino a che nel giorno
di Natale dell'820 partigiani di Michele, vestiti da
monaci, assassinarono Leo V nella chiesa di Santa
Sofia dove si era recato ad assistere alla messa
(notizie tratte da http://www.dirtyoldcoins.com/gandinga/id/leo5.htm).
Vittima delle
perscuzioni iconoclastiche fu S. Macario, igumeno
del Monastero di Pelekete e custode di sacre icone,
nato a Costantinopoli nel 785 e morto in esilio
nell'isola di Afusia nell'830 (si veda in proposito,
http://www.oca.org/pages/orth_chri/Feasts-and-Saints/April/Apr-01.html).
(2) Una suggestiva immagine legata al
concilio iconoclasta dell'815 è disponibile in rete
all'indirizzo: http://www.crc-internet.org/may00a.htm,
(all'uopo ricercare nel sito "LEO V" con il "TROVA"
del brower).
(3) Trascrivo qui di seguito le
caratteristiche fisiche dei folles dell'ANS:
- Weight:
4.36
Size:
Axis: 6
- Weight:
4.65
Size:
Axis: 5
- Weight:
4.34
Size:
Axis: 6
- Weight:
3.98
Size:
Axis: 6
- Weight:
4.46
Size:
Axis: 6
- Weight:
7.64 Size: 20.5 Axis: 6
- Weight:
5.56 Size:
22 Axis: 6
- Weight:
4.55 Size:
20 Axis: 6
(4) Della monetazione di Leo V faceva parte
anche un nominale diverso dal follis, il Miliaresion,
in lega d'argento, con le seguenti caratteristihe
fisiche, tratte dall'ANS:
- Weight:
1.71 Size: Axis: 12
- Weight:
1.97 Size: Axis: 12
e con
caratteristiche tipologiche diverse dalla moneta di
figura. Si veda ad esempio:
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