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10/10/2005
Egregio sig.
De Florio, Le scrivo sperando di ricevere alcune delucidazioni riguardo ad una moneta (in possesso di un mio conoscente) che, agli occhi di un profano in questo campo, presenta alcune stranezze. Ripeto che questo non è assolutamente il mio campo, mi sono interessato alla faccenda dietro richiesta ed ho trovato in rete una grande quantità di informazioni riguardo alle monete di Galba. Premetto che ho letto attentamente la Sua risposta ad un quesito simile datata 29/07/2002, quindi molte interessantissime informazioni storiche credo di averle già acquisite. Il mio problema riguardo la moneta in questione è che, pur avendo trovato un gran numero di monete con le iscrizioni riportate sulla mia, non ne ho trovata mai una esattamente corrispondente. Per concludere questo lungo sproloquio, quello che vorrei sapere è: se sono state catalogate tutte le possibili iscrizioni sulle monete di Galba, perché non ho trovato una moneta con il fronte ed il retro della mia? Inoltre non mi dispiacerebbe qualche informazione aggiuntiva a quelle estrapolabili dalla Sua risposta citata prima. Asse di conio: circa 185° Diametro max: 32,10 mm Materiale non ferromagnetico Peso: 24,74 g Colore giallo (è molto sporca) Cordiali saluti |
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Roma, 13.10.2005
Egregio
Lettore,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Sesterzio1, zecca di Roma, giugno ÷ agosto 68 d. C., RIC I 271 (pag. 245), BMC I 113 (pag. 327), Cohen I 295 (pag. 338)2, indice di rarità "C" D. SER GALBA IMP -
CAES AVG TR P3. Galba, testa
laureata a destra, busto paludato. La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) Traggo dal manuale BMC I le caratteristiche fisiche di alcuni sesterzi di Galba dotati della stessa tipologia del rovescio di figura e li raccolgo nella tabella che segue unitamente alle caratteristiche fisiche dei sesterzi di cui ai link 1/2 precedenti:
(2) Il manuale del Cohen è consultabile in rete e alla pagina 338 del 1° volume viene descritta proprio la moneta di figura (vedere http://www.inumis.com/rome/books/cohen/vol_i/p338.html). (3) SERvius GALBA IMPerator CAESar AVGustus TRibunicia Potestas. Traggo dallo Stevenson e dal sito http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v13/gb/monnaiesgb4667.html elementi per la scheda biografica che segue: Galba nacque il 3 a. C., rampollo della nobile famiglia dei Sulpici, il cui fondatore vantava una discendenza da Giove. La mamma, Mummia Achaica, era, a sua volta pronipote di quel L. Mummio che si gloriava di aver distrutto Corinto. Pretore sotto Tiberio a 20 anni, console a 33, poi legato della Germania Superiore all'inizio del regno di Caligola, diventò proconsole d'Africa all'età di 42 anni dopo aver riportato una grande vittoria sui Catti l'anno precedente e recuperato le insegne di Varo. Grande aristocratico, molto ricco, la sua omosessualità ci è nota attraverso Svetonio. Svolse l'incarico di governatore della Spagna Tarragonese sotto Nerone. Quando Vindice, governatore della Gallia, lo sollecitò a prendere il posto di Nerone alla guida dell'impero, Galba, dapprima rifiutò, poi accettò avendo appreso che Nerone voleva la sua morte. Acclamato imperatore dalle truppe, si dichiarò pronto ad obbedire ai voleri del Senato e del popolo romano. Quando gli giunse notizia del suicidio di Vindice a causa della sconfitta che questi aveva subito ad opera di Virginio Rufo, legato in Germania, Galba temette per la propria vita. Confortato tuttavia dalle notizie che gli giungevano da Roma circa la morte di Nerone (9 giugno del 68) e dall'unanime dichiarazione in suo favore del Senato, accettò il titolo di Cesare e mosse lentamente verso l'Urbe. L'elevazione ad Augusto avvenne l'11 giugno del 68. Era opinione comune che Galba sarebbe stato all'altezza del compito affidatogli dal Senato, data la profonda conoscenza della macchina amministrativa che gli veniva attribuita a causa degli importanti incarichi di governo che aveva svolto nel corso della sua carriera. Tuttavia, un po' per il carattere duro, un po' forse per l'età (aveva 72 anni, molto per quei tempi), un po' per una scelta infelice dei più diretti collaboratori a cui aveva delegato le funzioni amministrative, un po' per il rifiuto di donativi opposto alla guardia pretoriana che ne aveva fatto richiesto, si ritrovò presto isolato. Una rivolta nella Germania Superiore lo indusse a ricercare una soluzione politica. Egli ritenne che alla base della perdita di consenso vi fosse l'assenza di un erede e l'età. Decise allora (10 gennaio 69) di adottare Pisone Frugi Liciniano, giovane di bell'aspetto e di nobile lignaggio. Malauguratamente, in occasione dell'adozione, rifiutò ancora una volta alla guardia pretoriana l'atteso donativo. Approfittò dello scontento Otone, sino ad allora suo stretto collaboratore; costui, sentitosi messo in disparte per via dell'adozione di Pisone, promosse la ribellione dei pretoriani che uccisero Galba insieme al figlio adottivo il 15 gennaio del 69. (4) Il rovescio della moneta rappresenta la corona civica, con la menzione "il Senato e il Popolo di Roma per aver salvato dei cittadini" (SPQR/OB/CIVes SERvatos), che gli fu concessa al momento della elevazione e che richiama monete della stessa tipologia emesse da Augusto. |
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