Roma, 16.10.2005
Egregio
Lettore,
trascrivo di
seguito i dati significativi pertinenti alla sua
moneta:
Asse1, zecca di Roma, RIC II
129b, BMC
II 213, 80 ÷ 81 d. C.2, indice di
rarità "C"
D. IMP T
CAES VESP AVG P M TR P COSVIII3. Testa di Tito, laureato, barbato a
sinistra.
R. PAX AVGVST4 La Pace, drappeggiata, in piedi a
sinistra, sorregge un ramo tenuto in basso con la
mano destra ed un caduceo alato tenuto in alto con
la mano sinistra. S C a sinistra e a destra
nel campo.
La ricerca
nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i
seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/titus/RIC_0129.jpg
Titus, as Augustus, Æ As, IMP T CAES VESP AVG P M
TR P COS VIII, laureate head of Titus, facing
left. / [PAX AV]GVS S C, Pax, the goddess of
peace, stands facing left, holding a caduceus and
a branch. Although the reverse is partly unstruck,
the legend is strongest where it ends with
''GVS,'' and should end with ''GVST.'' The final
letter, ''T'' is obviously missing, making this
variation of RIC 129 unpublished. Perhaps the
engraver went home early? Unevenly struck, but a
very nice patina, and nearly EF! Struck 80 A.D.,
RCV 2549var., RIC 129var., (10.9 gm.). The
eleventh of the so-called Twelve Caesars, Titus
Flavius Vespasianus, was Vespasian's eldest son,
and is still remembered for his ruthless victory
over the Jews in 70 A.D., especially for the
destruction of the great Temple in Jerusalem.
Though Emperor only a short time, he saw the
completion of the Colosseum, and helped Rome
recover from a disastrous fire, a devastating
plague, and the eruption of Mt. Vesuvius, which
destroyed the cities of Pompeii and Herculaneum.
Since Titus was Emperor for only a short time,
coins minted during his reign, such as this one,
are scarcer than those struck during the longer
period that he served as Caesar. Coin sold at
31/08/2004 (dd/mm/yyyy) Final sale value in local
currencies GBP 87.70 USD 157.50 JPY 17315.51 AUD
225.34 RUB 4605.28 CAD 207.81 EUR 130.69
- http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s2549.html
*AAH* Titus AS "PAX" left bust Titus AD 79-81
Copper As "Titus is a calm and peace-loving
prince." Obv: IMP T CAES VESP AVG P M TR P COS
VIII - Laureate head left. Rev: PAX AVGVST S-C -
Pax standing left, holding branch and caduceus.
Rome mint: AD 80 = RIC II, 129b, page 131 - Hall.
Collection - SEAR RCV I (2000), #2549, page 470 (F
$88 - VF $224 - XF $680) / 9.34 g. Coin sold at
06/09/2004 (dd/mm/yyyy) Final sale value in local
currencies GBP 15.70 USD 27.89 JPY 3082.73 AUD
40.29 RUB 814.95 CAD 36.28 EUR 23.13
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/titus/RIC_0129b.2.jpg
Titus, 79-81 CE, AE As, 25mm. Obverse : IMP. T.
CAES. VESP. AUG. P.M. TR.P. COS. VIII. - laureate
bust left. Reverse : PAX AUGUST. S.C. - Pax stg.
left, holding branch and long winged caduceus.
Grade gF or better. Olive green patina over
coppery metal, nicely detailed devices for grade.
Ref. RIC 129 Currently$18.12 Dec-13-00
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/titus/RIC_0129b.3.jpg
Titus. 79-81 AD . Æ As (9.91 gm). Struck 80 AD.
IMP T CAES VESP AVG PM TR P COS VIII, laureate
head left / PAX AVGVST SC, Pax standing left,
holding branch, caduceus. RIC I 129. Nice VF,
brown patina. 718149. Currently $61.25 01/12/00
- http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=69458&AucID=75&Lot=2154
Fritz Rudolf Künker Münzenhandlung > Auction 89
Auction date: March 8th, 2004 Lot number: 2154
Price realized: Unsold Lot description: RÖMISCHE
MÜNZEN (ROMAN COINS) MÜNZEN DER RÖMISCHEN
KAISERZEIT MÜNZEN DER RÖMISCHEN KAISERZEIT Titus,
79-81. Æ-As, 80/81, Rom; 10.70 g. Kopf l. mit
Lorbeerkranz//Pax steht l. mit Zweig und Caduceus.
BMC 212; Coh. -; RIC 129 b. Braune Patina, sehr
schön Schätzpreis: 100,00 EUR
Se si confronta
la moneta di figura con quelle presenti nei link sopra
indicati. si evidenziano a prima vista differenze di
stile tali da destare perplessità; le differenze
investono in particolare, sul dritto, il profilo del
sovrano, la foggia dei capelli, la corona appena
delineata e, sul rovescio, la postura innaturale della
personificazione della Pace. Rilevo nel data base
dell'ANS (v. nota 1), la
presenza, accanto a monete certamente battute dalla
zecca di Roma, di altre la cui zecca è genericamente
indicata come "Forgery", falso, verosimilmente
d'epoca. Concludo osservando come le accennate
anomalie, sia in ordine allo stile che, come
anticipato nella nota 1, al peso
potrebbero forse spiegarsi con il fatto che anche
questa moneta sia un falso, probabilmente d'epoca,
creato al tempo di Tito da una zecca non ufficiale
allo scopo di soddisfare esigenze di circolazione
altrimenti non rimediabili. Non riesco infatti ad
immaginare un riconio moderno, dato il limitato valore
commerciale di un asse di Tito nello stato di usura
della moneta in esame.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
-------------------------------
Note:
(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche
fisiche di monete della stessa tipologia di figura
catalogate da fonti diverse (ANS - American
Numismatic Society - http://www.amnumsoc.org/search/;
link 1/2/3/4/5 sopra citati; manuale BMC II):
Riferimenti |
Peso (g.) |
Asse di conio (ore) |
Diametro |
ANS |
10.35 |
7 |
27 |
ANS |
10.02 |
6 |
27 |
ANS |
10.79 |
6 |
25 |
link 1 |
10.90 |
- |
- |
link 2 |
9,34 |
- |
- |
link 3 |
- |
- |
25,0 |
link 4 |
9,91 |
. |
- |
link 5 |
10,70 |
- |
- |
BMC 212 |
11,56 |
6 |
27,9 |
BMC 213 |
11,00 |
6 |
27,9 |
Dalla tabella
si evince che l'asse di figura ha un peso (9,1 g) un
po' scarso, sia rispetto ai valori in tabella, sia
rispetto al peso medio degli assi d'epoca valutato da
BMC in 10,69g (media calcolata su 23 esemplari). Le
altre caratteristiche fisiche (25 mm, 6h) sono invece
nella norma.
(2) La datazione della moneta viene fatta
tenendo conto dell'indicazione dell'ottavo consolato
del quale Tito fu investito tra l'80 e l'81.
(3) IMPerator Titus CAESar VESPasianus
AVGustus Pontifex Maximus TRibunicia Potestas COnSul
VIII. La monetazione di Tito si distingue da quella di
Vespasiano per l'interposizione di una "T" tra "IMP" e
"CAES". Traggo dallo Stevenson
i seguenti cenni biografici sulla vita di Tito. Tito,
nato il 30 dicembre 41, è il figlio maggiore di
Vespasiano. Inizia la carriera militare al seguito del
padre in Germania, poi lo segue in Bretagna, dando
prova di abilità e doti di comando, pur mantenendo
affabilità di modi e capacità comunicativa. Nerone lo
promuove dal rango di tribuno a quello di prefetto,
ponendolo al comando di una legione. Partecipa con il
padre alla guerra giudaica, conquistando le città di
Tarichaea e Gamala, roccaforti della resistenza
giudaica. Dopo la morte di Galba e l'elevazione di
Vitellio conduce negoziati con Mucio, governatore
della Siria, per cercare appoggio al trasferimento
della sovranità a Vespasiano, negoziati conclusi
positivamente e seguiti dall'acclamazione di
Vespasiano da parte delle legioni di stanza in
Oriente. Dopo il rientro di Vespasiano a Roma (69),
Tito prosegue da solo la guerra giudaica. Riceve dal
Senato il titolo di Cesare e di Principe della
gioventù, e viene nominato console per il 70 come
collega del padre nella carica. L'8 settembre del 70,
dopo un lungo assedio e 120.000 morti tra le fila
nemiche, conquista Gerusalemme riducendone in
schiavitù gli abitanti. Nella conquista viene
distrutto, forse contro la volontà di Tito, il tempio
che gli Ebrei avevano eretto in onore
dell'Onnipotente. Dopo la vittoriosa conquista gli
viene tributata la prima acclamazione e il titolo di
Imperator. Nel 71 rientra a Roma dove il Senato
concede a lui e al padre, l'onore del trionfo e, con
la seconda acclamazione, l'autorizzazione al titolo di
IMP II. Viene quindi associato dal padre
nell'esercizio del governo e lo sostituisce alla morte
nel 79. Nelle vesti di Augusto introduce riforme
efficaci. Il suo regno viene funestato da gravi
calamità naturali, tra cui l'eruzione del Vesuvio che
porta alla distruzione di Pompei ed Ercolano
nell'agosto del 79 e l'incendio di Roma nell'80. Avvia
anche con fondi del proprio patrimonio personale
l'opera di ricostruzione e offre ai Romani il nuovo
anfiteatro (noto come Colosseo). Muore il 13 settembre
dell'81 tra il compianto generale. Per lui viene
coniata la definizione: amor ac deliciae generis
humani.
(4) PAX AVGVSTa.
Ho indicato in rosso le parti non più leggibili della
leggenda. La Pace augustea è rappresentata con i suoi
attributi tipici, il caduceo che simboleggia la
prosperità commerciale e il ramo d'ulivo, simbolo
classico della pace. |