Roma, 3.7.2006
Egregio
Lettore,
di seguito
trascrivo i dati significativi pertinenti alla sua
moneta:
Triente1, zecca di Roma, 155 a. C.2, Crawford
199/4 (pag. 245), Sydenham
378b (pag. 43), indice
di rarità "(2-4)".3
D. Testa di Minerva elmata a destra,
sopra .4
R. Prua di
nave a destra. Sopra 5,
dinanzi il segno di valore , sotto ROMA.
La ricerca
nel web di monete di tipologia identica a quella di
figura ha prodotto il seguente risultato:
- http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=11540
This item is not for sale. sold Attribution: Cr.
199/4 Date: 155 BC Obverse: Helmeted head of Roma
right, four pellets above Reverse: Prow right SAR
above, four pellets to right, ROMA below Size:
20.05 mm Weight: 7.3 grams Rarity: 6 Description:
Ex CNG sale 45 lot 1480 Ex Goodman collection with
tag. Sold in January of this year for $117.
- http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/3351831680/in/set-72157615191536984/
199-04 0614-74 SAR Minerva Prow Triens. 155BC.
7.35grams. Rome mint. Atilia. Crawford 199/04 SAR.
Obverse: hd Minerva r, oooo. Reverse: prow r, SAR.
Scarce.
A conclusione
dell'esame della moneta di figura, osservo quanto
segue:
- l'immagine
di Minerva elmata appare realizzata in modo assai
approssimativo rispetto ai trienti di cui ai link
sopra menzionati. Si notino i particolari
del mento, dell'elmo, del collo e l'immagine priva
di spessore;
- nel
rovescio destano perplessità le leggende; e, se da
una parte la leggenda attesa potrebbe
confondersi con SAR a causa dell'usura o della
cattiva resa fotografica, la leggenda ROMA in
esergo appare inverosimile se la si confronta con
i campioni portati ad esempio.
In sostanza
quindi mi pare che la moneta in esame presenti serie
anomalie di stile che ne rendono problematica
l'autenticità.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
-------------------------------
Note:
(1) Il peso standard della parte in bronzo
di questa emissione era basato, secondo Sydenham
(pag. 43), su un asse di 23,9÷21,9 grammi. Pertanto
il triente, pesando un terzo dell'asse,
doveva essere di 7 g o poco più. Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche dei trienti della
tipologia di figura reperiti nel web:
Riferimenti |
Peso (g.) |
Asse di conio (ore) |
Diametro (mm) |
Link1 |
7,30 |
- |
20,05 |
Link2 |
7,35 |
- |
- |
ANS |
7,64 |
5 |
- |
Dunque il
triente di figura (9g, 5h), aveva un peso un po' al di
sopra sia dello standard che dei valori tabulati.
(2) Questa è la datazione fornita dal
Crawford. Quella indicata dal Sydenham è 145÷138 a.C.
(3) Secondo Sydenham, l'indice di rarità
dell'asse e delle sue frazioni appartenenti a questa
emissione è 2 ÷ 4.
Segnalo tuttavia che il sito http://hometown.aol.co.uk/Ahala/RomanRepublicBronzesRarities.htm
fornisce, per il triente di figura, come indice di
rarità, 5 (5="very scarce" nella scala del Sydenham).
(4) Il segno del valore per il triente
è ""
(nominale del valore e del peso di 1/3 di asse).
L'emissione
completa comprendeva:
Nominale |
Categorico |
Dritto |
Rovescio |
Denario
(argento) |
Crawford 199/1a |
Testa elmata di Roma
a destra; dietro X, bordo perlinato. |
Vittoria in biga a
destra che sorregge una frusta con la mano
destra e le redini con la mano sinistra;
sotto SAR oppure ; ROMA in esergo.
Bordo lineare. |
Denario
(argento) |
Crawford 199/1b |
c.s. |
c.s. ma con
sotto |
Asse |
Crawford 199/2 |
Testa laureata di
Giano; sopra I. |
Prua di nave a
destra; sopra SAR oppure ;
dinanzi I; sotto ROMA |
Semisse |
Crawford 199/3 |
Testa laureata di
Saturno a destra; dietro S |
c.s. ma dinanzi S |
Triente |
Crawford 199/4 |
Testa elmata di
Minerva a destra; sopra |
c.s. ma sopra
sempre ; dinanzi . |
Quadrante
|
Crawford 199/5 |
Testa di Ercole a
destra; dietro . |
c.s. ma sopra
oppure SAR; dinanzi . |
Sestante |
Crawford 199/6a |
Testa di Mercurio a
destra; sopra . |
c.s. ma sopra
sempre ; dinanzi . |
Sestante |
Crawford 199/6b |
c.s. ma caduceo
sopra la spalla di Mercurio |
c.s. |
(5) Secondo il Crawford,
il monetiere (il magistrato monetale di riferimento
per questa emissione) sarebbe Sex. Atilius Serranus (o
Saranus), console nel 136, delegato dal senato Romano
per la definizione dei confini tra Atestini e
Vicentini nel 135-134 a.C. (v. in proposito il sito http://www.cittadicologna.it/colognapreistoria/romani.htm).La
notizia
risulta
da
un
cippo
ritrovato
a
Lobia
(VE)
che
reca
la
seguente scritta: Sex Atilius M . f . Saranus
proco(n)s(ul) / ex senati consulto / inter Atestinos
et Veicentinos /finis terminosque statui iusit. |