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Costanzo II e il ritorno dei tempi felici | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
21.3.2008
Egregio
Dottor De Florio, Nel cogliere l'occasione per augurarLe Buona Pasqua, approfitto ancora della sua disponibilità per sottoporre alla Sua attenzione questo bronzetto di Costanzo II, per il quale gradirei un suo aiuto per l'esatta classificazione. Le riporto le caratteristiche fisiche della moneta: Ad dritto D N CONSTANTIVS P F AVG Al rovescio FEL TEMP REPARATIO (nel campo S) Il RIC, riporta con queste caratteristiche (se non vado errato) sia la zecca di Heraclea che quella di Roma, ma non riuscendo a leggere quanto in esergo spero in un suo aiuto per una definitiva classificazione. Peso grammi 3.99 Diametro: 18.00 mm Asse di conio a ore 12 Il materiale non è attratto da calamita URL: http://www.monetaromana.it/ Autorizzo all'uso incondizionato delle foto o delle immagini inviate. Grazie per la sua disponibilità. Cordiali saluti |
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Roma, 24.3.2008
Egregio
Lettore, trascrivo di seguito i dati significativi pertinenti alla sua moneta: Æ3,1 zecca di Antiochia,2 (350 ÷ 355) d. C., RIC VIII 148 (pag. 524), indice di rarità "C" Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le lettere della
leggenda usurate e non più riconoscibili):
La ricerca
nel web di monete identiche a quella di figura non
ha prodotto risultati. Concludo osservando che le caratteristiche fisiche e di stile della moneta appaiono coerenti con i conî d'epoca. Un saluto
cordiale. -------------------------------
(2) L'assegnazione della moneta alla zecca di Antiochia è il risultato di una ricerca basata sulla presenza della lettera S nel campo sinistro del rovescio in associazione con la tipologia del cavaliere caduto che protende il braccio verso l'aggressore. (3) Dominvs Noster CONSTAN TIVS Pivs Felix AVGvstvs. Costantino II, Costanzo II e Costante (con quest'ordine di anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337, circa quattro mesi dopo la morte del loro padre, Costantino I il Grande. Insieme si divisero l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto, Costante in Africa, Italia e Illyricum. Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350 di un complotto militare organizzato da Magnenzio. La rivolta di Magnenzio durò sino al 353 quando, avuta la peggio nella guerra contro Costanzo II, piuttosto che arrendersi, l'usurpatore preferì il suicidio. A quel punto Costanzo rimase unico sovrano dell'impero romano sino al 3 novembre del 361 quando anch'egli morì per cause naturali mentre si stava muovendo per reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata (v. altra corrispondenza con i lettori). (4)Mentre il significato della leggenda allusiva del "ritorno dei tempi felici" (forse quelli in cui Roma riusciva ancora a mantenere l'ordine interno e a proteggere la popolazione dalle invasioni) è trasparente, non del tutto certa è l'espansione della leggenda, FELix TEMPorvm REPARATIO oppure FELicium TEMPorum REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO. Sulle FEL TEMP REPARATIO (in breve, FTR) ha scritto un interessante articolo Dough Smith (v. http://dougsmith.ancients.info/ftr.html) da cui attingerò per la breve sintesi che segue. La riforma monetaria del 348 di Costante e Costanzo II portò in circolazione tre nominali in bronzo argentato, nei seguenti tipi, tutti caratterizzati dalla leggenda del rovescio FTR:
Il "Cavaliere disarcionato" fu coniato grosso modo in quattro varianti. Tutte avevano in comune la presenza di un cavaliere ferito a morte da una lancia. La prima mostra il cavaliere in ginocchio a terra dinanzi al cavallo. La seconda lo mostra seduto a terra davanti al cavallo. La terza, che è quella pertinente alla moneta di figura, lo vede ancora in arcioni ma con il braccio e la testa protesi all’indietro verso l'aggressore. L'ultima lo vede schiantarsi a terra abbracciato al collo del cavallo. Come giustamente osserva Dough Smith il "Cavaliere disarcionato" è una tipica moneta da collezione perché soddisfa tre criteri:
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