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20.7.2008
La
ringrazio, è stato davvero gentile. Non vorrei
abusare della sua disponibilità e cortesia, ma ho
altre 5 monetine di cui non so con precisione che
monete siano (anche se ho capito che sono del
periodo romano). Le allego i file e le
caratteristiche di una delle cinque: peso 3,5
grammi, diametro 20mm, metallo forse rame.
Eventualmente le posso mandare i file delle altre monetine, magari una alla volta? La ringrazia anticipatamente. Cordiali saluti. |
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Roma, 23.7.2008
Egregio
Lettore, riporto di seguito gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura: Antoniniano1, zecca di Siscia2, 274 d. C., RIC V/I 215 var. (pag. 288)3, Cohen VI 60 (pag. 182), indice di rarità "C" Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più
leggibili): La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. ------------------------------- Note:
(1) Con la riforma di Aureliano il contenuto d'argento del tondello fu elevato al 5% (si veda su questo punto quanto riferito dal sito francese, http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r10/5reforme.html).Traggo dai link sopra menzionati le caratteristiche fisiche degli antoniniani della tipologia di figura:
(2) Il sito francese http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r10/12siscia.html sostiene che la moneta di figura sia stata emessa dalla zecca di Siscia in Croazia nell'ambito della sua settima emissione (inizi del 274). (3) La moneta si presenta come variante di RIC 215 in quanto in esergo troviamo *S invece che S* previsto dal RIC. (4) IMPerator Caesar AVRELIANVS AVGustus. Per un riassunto cronologico della vita di Aureliano rimando al sito http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r10/4chronologie.html. (5) CONCORDIA MILITVM, la Concordia dei soldati. Il tema della Concordia Militum è presente nella monetazione romana almeno dal tempo di Nerva (come si desume cliccando qui), tuttavia venne utilizzato in maniera estensiva a partire dalla metà del 3° secolo quando la conservazione del potere dipendeva in larga parte dal favore o dai favori concessi all'esercito e il sovrano aveva perciò bisogno di testimoniare l'armonia dei rapporti con i corpi armati dello Stato. Il tema della Concordia veniva espresso sul rovescio delle monete attraverso l'iconografia delle mani congiunte oppure delle aquile legionarie o, come su questa moneta, dell'imperatore (in posizione d'onore nel lato sinistro della moneta) che stringe la mano alla Concordia. (6) La S in esergo identifica la moneta come battuta dalla seconda officina della zecca di Siscia. |
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