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I camp-gate e la stella di Costantino
3.2.2009
Gent.mo Giulio 
la ringrazio della attenzione che mi dedicherà ove le sarà possibile. Volevo porle un quesito che forse lei potrà aiutarmi a chiarire dall'alto della sua competenza e conoscenza. Ho notato, in modo del tutto casuale, che su molte monete romane dell'epoca della tetrarchia è presente la raffigurazione di un arco trionfale ma su quella di un imperatore (Costantino) è presente una stella che lo sormonta. La domanda che le volevo porre è: c'è qualche spiegazione sulla sua interpretazione e ci sono altre immagini di archi con stella nelle monete di imperatori dell'epoca ( Diocleziano, Massimiano, Cloro, Severo, Galerio, Daia, Massenzio, Licinio)???
Non so quanto la domanda possa essere complessa da evadere e pertanto la ringrazio cmq per tutto quello che saprà e vorrà comunicarmi. La ringrazio anticipatamente e mi complimento per il prezioso contributo che si presta a fornire in rete senza fini di lucro. Distinti saluti.
Roma, 13.2.2009
Egregio Lettore,
le monete a cui, nel suo messaggio, lei fa riferimento vengono di solito indicate come "camp-gate", che non sono archi. Secondo il RIC, sarebbero rappresentazioni di porte d'ingresso di un castro, mentre le due/tre/quattro strutture architettoniche poste al di sopra sarebbero torrette. Altri sostengono che i camp-gate siano in realtà torri di avvistamento, come quelle che, dislocate a distanza visiva, a quel tempo svolgevano funzioni di sorveglianza e tra loro comunicavano mediante segnali luminosi emessi da fuochi collocati al di sopra (v. ad esempio: http://www.beastcoins.com/Topical/Architecture/Campgate.htm).
La riproduzione di strutture architettoniche riconducibili a porte di città, di castri o a torri di avvistamento non è sconosciuta alla monetazione romana precedente il quarto secolo. Si veda, ad esempio:
  • il denario repubblicano del 56 a. C., monetiere Considio Noniano, che porta sul rovescio la cinta muraria attorno al monte di Erice, con in cima il tempio di Venere Ericina (v. link);
  • il denario battuto sotto Augusto, monetiere P. Carisius (RIC I 9b), che porta sul rovescio l'immagine a volo d'uccello di una città circondata da mura (v link);
  • la monetazione provinciale, che è ricca di mura cittadine (v., tra i tanti, il link).
Ma, per venire ai tempi che precedono l'era costantiniana, si vogliono ricordare le emissioni nel nome di Diocleziano, Massimiano Erculio, Costanzo Cesare e Galerio Massimiano Cesare, battute a cavallo tra la fine del terzo e gli inizi del quarto secolo; in particolare:
  • gli argentei che ricordano la celebrazione di un sacrificio congiunto compiuto dai quattro sovrani dinanzi alle porte di una città (si veda, ad es., il link). Monete siffatte furono battute dalle zecche di Treviri, Roma, Siscia, Salonicco, Nicomedia, Cizico, Antiochia, Alessandria;
  • gli argentei che recano sul rovescio porte turrite e che anticipano i follis in bronzo di Licinio e Costantino del secondo e terzo decennio del quarto secolo  (si veda, per tutte, la moneta di cui al link, battuta nel nome di Costanzo Cesare nel 302 dalla zecca di Tessalonica)
  • gli aurei, che portano sul rovescio una porta turrita o un doppio camp-gate (v. ad es., il link).
Non resta ora che avvicinarci al giorno nel quale Licinio, sconfitto nella battaglia di Crisopoli (10 settembre del 324), lasciò Costantino I unico dominus dell'impero romano. 

Prima di quella data batterono folles (in bronzo) con al rovescio un camp-gate sormontato da tre torrette:

  • la zecca di Eraclea (317), nel nome di Licinio Augusto (v. link), Costantino Augusto (v. link), Crispo Cesare (v. link), Licinio Cesare (v. link), Costantino Cesare (v. link); il rovescio portava la leggenda comune PROVIDENTIAE AVGG o PROVIDENTIAE CAESS;
  • la zecca di Roma tra il 318 e il 319. I personaggi erano gli stessi ma il rovescio aveva come leggenda VIRTVS AVGG (v., ad es., link).
Da Crisopoli in poi, progressivamente, tutte le zecche dell'impero batterono camp-gate in bronzo nel nome di Costantino (v. ad esempio, link) e dei suoi eredi (v. ad esempio, link) ma, qui la novità più significativa, una stella sormontava il camp-gate. La leggenda del rovescio era per lo più PROVIDENTIAE AVGG, ma non mancavano PROVIDENTIAE CAESS, VIRTVS AVGG e VIRTVS CAESS.

Circa l'interpretazione da dare a questa stella non è stato possibile reperire indicazioni referenziate nel web. Si riporta tuttavia la nota che "Carl Zipfel" (czipfel@comcast.net), del forum di numismatica "Moneta-L" di Yahoo, ha pubblicato in risposta ad un quesito dello scrivente. Egli sostiene che: "It is speculated that the "star", in this case, represents the Family of Constantine or "The Constantinian Dynasty". This theory is bolstered by the fact that coins for members of Constantine's family were issued with a bust on the obverse and a large star on the reverse" [Si sostiene che la stella, in questo caso, rappresenti la famiglia di Costantino ovvero la Dinastia di Costantino. Questa teoria è basata sul fatto che per i membri della famiglia di Costantino furono emesse monete che presentavano un busto sul dritto e una grossa stella sul rovescio].

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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