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11.4.2010
Non riesco
a catalogare questo doblone, diam. 28mm. spess. 3mm.
peso: 12gr.Potrebbe aiutarmi? |
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Roma, 13.4.2010
Egregio
Lettore,la monetazione settecentesca non rientra nell'area di mia conoscenza e approfondimento. Tuttavia, allo scopo di soddisfare almeno in parte la sua richiesta e nei limiti di quanto affermato, di seguito riporto gli elementi significativi che mi è stato possibile raccogliere sull'oggetto rappresentato in fig. 1 dopo una ricerca condotta esclusivamente nel web: "Peso monetario", zecca pontificia, 1721÷1724, Borzone 3391 Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non leggibili): D. Entro cerchio, stemma pontificio in corona floreale con chiavi decussate e tiara. R. Entro cerchio, su tre righe, DOBLONE/STAMPE E/SPAGNA. Sopra, rosetta tra due segni. Innanzi tutto osservo che quello in esame non è un doblone (che era una moneta d'oro) ma un "peso monetario" in metallo vile utilizzato per il controllo di un doblone di Spagna. Nei secoli passati infatti, i cambiavalute, per contrastare l'abitudine fraudolenta di limare il bordo delle monete d'oro, verificavano con un bilancino che il peso della moneta da cambiare non si collocasse al di sotto di quello del "peso monetario" corrispondente. Si trovano ancora oggi sul mercato antiquario dei kit d'epoca costituiti da un'elegante scatola di legno racchiudente una bilancia e uno o più "pesi monetari" (come si può osservare nel link, http://i47.tinypic.com/2moxkat.jpg). Traggo dalla pagina 5 del sito http://www.inasta.com/Aste/AN026/PDF/2AN026_Croci_Decorazioni.pdf, alla voce 4576, l'immagine che segue:
"Stemma pontificio - R/ DOBLONE DOPPIO DI ITALIA Ø 34 mm. - Borz. 380 BR R qFDC 190". La cosa interessante del dritto di fig. 2 è che lo stemma pontificio ivi rappresentato è identico a quello del campione di fig. 1, ciò che consente di affermare che anche il "peso monetario" di fig. 1 appartiene storicamente al papato di Innocenzo XIII e fu prodotto verosimilmente dalle stamperie vaticane (se è corretta l'interpretazione della parola "STAMPE" presente nel rovescio della fig. 1). La ricerca nel web di elementi affini al campione di fig. 1 ha prodotto i seguenti risultati::
Un saluto cordiale. Giulio De Florio Note: (1) Paolo Borzone, I pesi monetari di monete italiane. Il riferimento bibliografico non è stato controllato dallo scrivente, essendo stato ripreso dal link di cui sopra. |
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