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Teodosio e i Voti decennali
12.5.2010
Buonasera Dott. De Florio, le chiedo ancora una volta aiuto per identificare delle monete in mio possesso.  La moneta da identificare è da me catalogata come moneta n 17, le chiedo un suo parere sulla autenticità, e, dal suo stato di conservazione, sapere un suo possibile valore venale.
D. Busto di rivolto a destra., scritte per me illeggibili
R. C’è una scritta su due righe incorniciata . Nella scritta in alto mi sembra di leggere LIAN e in quella in basso LOA
Zecca non identificata
Peso 1.6g
Diametro: 13mm
Colore:verdone scuro con macchie marroni
Tipologia lega metallica: mi sembra rame
Asse di conio ore 10
Presenza materiale ferromagnetico: Non attratta
Inserisco l’URL come richiesto:http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/consulenza.html
Grazie
fig. 1
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Roma, 16.5.2010
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura:

AE41, zecca di Siscia, 25.8.383÷c. autunno 384 d. C.2, RIC IX 37b (pag. 154), Cohen VIII 70 (pag. 163), indice di rarità "R".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. D N THEODO-SIVS P F AVG3. Teodosio, testa diademata di perle, busto paludato e corazzato a destra.
R. VOT/X/MVLT/XX4. Leggenda all'interno di una corona. Segno di zecca ASI 5.

La ricerca nel web di monete di pari tipologia non ha prodotto risultati. Di seguito riporto i link a due monete della zecca di Siscia, tipologicamente simili ma con leggenda del rovescio VOT V/MVLT X:

  1. http://www.xs4all.nl/~sp88k/Coin/Traveler/Theodosius%20I.htm Coin Description Theodosius I, AE 15 mm, Grade ??, VM 46 Obverse The portrait is of Theodosius I a pearl-diademed, draped and cuirassed bust facing right. The legend reads DN THEODOSIVS PF AVG meaning: DN (Dominus Noster /our lord showing the emperor to be the supreme ruler) THEODOSIVS (his name) PF (Pius Felix / Dutiful and Wise) AVG Augustus which defines him as being the emperor. The legend is broken which is a sign of the highest respect and signifies him as the senior Augustus. Reverse The reverse shows a wreath with the letters VOT V MULT X which translates as "Votis quinqennalia multis decennalia" which means  : Because of the vows, five years, through more vows, ten years. This derives from the Roman custom of offering vows of a certain sacrifice to the Gods in return for the granting of some favor or wish. At the beginning of his reign, the emperor would offer vows to have a prosperous five year term and when these five years would have been reached he would make the sacrifices in fulfillment of those vows and would offer vows for another five years. The vows were a money sacrifice paid to the gods (later and in Theodosius' case the Catholic Church). (note that they only paid on delivery of the goods ) Mint The exergue reads ASISC meaning the 1st workshop (alpha) of Siscia The Entire Story The entire story of this coin would read: Our Lord Theodosius the Dutiful and Wise Augustus who trough his vows ruled for five years and who has made vows of sacrifices for another five successful years.
  2. http://www.vcoins.com/ancient/neptunenumismatics/store/viewItem.asp?idProduct=290 Theodosius I. A.D. 379-395. AE 4. Good Fine. Theodosius I. A.D. 379-395. AE 4 (1.52 g, 16 mm). D N THEODOSIVS P F AVG - Pearl diademed, draped and cuirassed bust right / VOT V MVLT X - Legend within wreath. ASISC. Siscia, A.D. 375-378 RIC 29d, LRBC 1550. Price US$ 25.00  € 20.18 £ 17.18 AUD$ 28.14 CHF 28.27 CAD$ 25.86 Rates for 5/14/2010.
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche e generali della moneta di figura, non si discostano da quelle dei conî d'epoca. La moneta sembra autentica, per quanto è consentito ritenere da una valutazione a distanza. Il valore venale è intorno ai 10,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:

(1) AE4 (bronzo). Monete della tipologia di figura furono battute secondo due moduli (diametri, cioé): le più grandi misuravano 14-16mm ("larger module"- v. esempio), le più piccole ("smaller module") erano di diametro inferiore, proprio come la moneta del lettore (che misura 13 mm). Il RIC tiene conto della differenza dei moduli sopra segnalata assegnando alle monete più piccole una classificazione diversa da quelle più grandi.
(2) La moneta fu battuta tra il 25.8.383
(assassinio di Graziano a Lugdunum) e l'autunno del 384, periodo della temporanea occupazione dell'Illyricum, e quindi di Siscia, da parte di Teodosio (v. note 3 e 5 successive).
(3) DN THEODIVS PF AVG (Dominus Noster THEODOSIVS Pius Felix AVGustus).
Traggo da altra pagina di questo sito le note che seguono relative al periodo in esame. Il 17 novembre del 375 moriva improvvisamente, durante una campagna contro i Quadi, Valentiniano I, Augusto senior e imperatore romano d'occidente. Era allora Augusto junior e imperatore d'oriente il fratellastro Valente, impegnato nella guerra contro i Goti. La successione in Occidente era garantita da Graziano, figlio di primo letto di Valentiniano, sedicenne alla morte del padre, che lo aveva destinato alla successione già dall'Agosto del 367 avendogli conferito il titolo di Augusto. Alla morte di Valentiniano I le truppe acclamarono comunque imperatore anche l'altro membro della casa di Valentiniano, il figlio di secondo letto del defunto, che portava lo stesso nome del padre e che gli storici moderni distinguono chiamandolo Valentiniano II. Quest'ultimo, data la tenerissima età (aveva appena quattro anni alla morte del padre), rimarrà un personaggio minore nelle vicende politiche del periodo. La successiva morte di Valente per mano dei Goti, il 9 agosto del 378, sotto le mura di Adrianopoli, determinò una svolta politica eccezionale: Graziano non poté accorrere con un esercito in Oriente, impegnato com'era nella guerra contro gli Alemanni che avevano invaso la Germania Superiore, e quindi non gli rimase altro che affidare le sorti dell'Oriente al suo più valente generale, Teodosio, all'uopo elevato alla porpora il 19 gennaio del 379 e designato Augusto d'Oriente. Teodosio partì immediatamente per Costantinopoli, riuscì con molta difficoltà a reclutare un nuovo esercito, contrastò la minaccia dei Goti e poi, con un'abile politica, ne integrò parte nei ranghi dell'esercito. Nel 382 le relazioni interne tra gli Augusti di Oriente e di Occidente si inasprirono progressivamente, in quanto Teodosio reclamava una sempre maggiore autonomia da Graziano. Ciò si evidenzia sopra tutto da alcuni particolari della monetazione in bronzo del periodo, monetazione che, svolgendo un ruolo primario nelle transazioni commerciali giornaliere, maggiormente si prestava ad un ruolo di propaganda e da cassa di risonanza dei rapporti di forza tra gli Augusti. Un altro segnale del cattivo stato dei rapporti all'interno dell'impero fu dato dalla nomina, da parte di Teodosio, del proprio successore, non concordata preliminarmente con Graziano. Il 19 gennaio del 383 infatti Teodosio elevò alla porpora il proprio figlio Arcadio di appena sei anni. Nello stesso anno una rivolta in Bretagna portò all'elevazione di un usurpatore, Massimo, il quale, attraversata la Manica, mosse contro Graziano. Quest'ultimo, abbandonato dai propri soldati, il 25 agosto del 383, venne ucciso a Lugdunum. Massimo non venne mai riconosciuto da Teodosio, il quale occupò temporaneamente l'Illyricum, in quel tempo amministrato da Valentiniano II, per dare un segnale forte all'usurpatore. E dunque, con la morte di Graziano, sulla scena politica del momento rimasero, oltre a Massimo (l'usurpatore non riconosciuto),Teodosio, Arcadio e Valentiniano II, gli ultimi due in posizione subalterna rispetto al primo (anche se in virtù della discendenza da Valentiniano I, Valentiniano II sarebbe dovuto essere l'Augusto senior). Per il prosieguo della vita di Teodosio si rimanda al portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link).
(4) VOTis X MVLTis XX (Votis Decennalibus MVLTis Vicennalibus). Voti celebrativi per il decennale di regno di Teodosio e per molti ventenni a venire. Dal tempo di Augusto con i voti, che avevano cadenza decennale ed erano occasione di cerimonie e festeggiamenti, gli imperatori si impegnavano ad elevare sacrifici agli dei nel presupposto di ottenerne in cambio favori per un prospero regno. I voti erano anche occasioni per effettuare elargizioni e premiare l'esercito per il comportamento leale. Il fatto che contemporaneamente si celebrassero, con monete dello stesso tipo, i decennali di Teodosio (DN THEODO-SIVS PF AVG) e di Valentiniano II (DN VALENTINIANVS PF AVG) e i voti quinquennali (VOT V) di Arcadio (DN ARCADIVS PF AVG) sta ad indicare la concordia dei tre nella gestione del governo dell'impero. Il fatto che la leggenda del dritto di Teodosio si presenti spezzata, mentre quella degli altri due continua, indica che il primo si collocava in posizione gerarchica più elevata rispetto agli altri due.
(5) La zecca di Siscia (l'odierna Sisak in Croazia), nel periodo in questione, operava su 2 officine, contrassegnate dalle lettere A, B.

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