Roma, 16.5.2010
Egregio
Lettore,
di seguito
riporto gli elementi che mi è stato possibile
raccogliere sulla moneta di figura:
AE41, zecca di Siscia, 25.8.383÷c. autunno 384
d. C.2, RIC IX
37b (pag. 154), Cohen
VIII 70 (pag. 163), indice di rarità
"R".
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. D N THEODO-SIVS
P F
AVG3.
Teodosio, testa diademata di perle, busto paludato e
corazzato a destra.
R. VOT/X/MVLT/XX4. Leggenda all'interno di una
corona. Segno di zecca ASISº
5.
La ricerca
nel web di monete di pari tipologia non ha prodotto
risultati. Di seguito riporto i link a due monete
della zecca di Siscia, tipologicamente simili ma con
leggenda del rovescio VOT V/MVLT X:
- http://www.xs4all.nl/~sp88k/Coin/Traveler/Theodosius%20I.htm
Coin Description Theodosius I, AE 15 mm, Grade ??,
VM 46 Obverse The portrait is of Theodosius I a
pearl-diademed, draped and cuirassed bust facing
right. The legend reads DN THEODOSIVS PF AVG
meaning: DN (Dominus Noster /our lord showing the
emperor to be the supreme ruler) THEODOSIVS (his
name) PF (Pius Felix / Dutiful and Wise) AVG
Augustus which defines him as being the emperor.
The legend is broken which is a sign of the
highest respect and signifies him as the senior
Augustus. Reverse The reverse shows a wreath with
the letters VOT V MULT X which translates as
"Votis quinqennalia multis decennalia" which
means : Because of the vows, five years,
through more vows, ten years. This derives from
the Roman custom of offering vows of a certain
sacrifice to the Gods in return for the granting
of some favor or wish. At the beginning of his
reign, the emperor would offer vows to have a
prosperous five year term and when these five
years would have been reached he would make the
sacrifices in fulfillment of those vows and would
offer vows for another five years. The vows were a
money sacrifice paid to the gods (later and in
Theodosius' case the Catholic Church). (note that
they only paid on delivery of the goods ) Mint The
exergue reads ASISC meaning the 1st workshop
(alpha) of Siscia The Entire Story The entire
story of this coin would read: Our Lord Theodosius
the Dutiful and Wise Augustus who trough his vows
ruled for five years and who has made vows of
sacrifices for another five successful years.
- http://www.vcoins.com/ancient/neptunenumismatics/store/viewItem.asp?idProduct=290
Theodosius I. A.D. 379-395. AE 4. Good Fine.
Theodosius I. A.D. 379-395. AE 4 (1.52 g, 16 mm).
D N THEODOSIVS P F AVG - Pearl diademed, draped
and cuirassed bust right / VOT V MVLT X - Legend
within wreath. ASISC. Siscia, A.D. 375-378 RIC
29d, LRBC 1550. Price US$ 25.00 € 20.18 £
17.18 AUD$ 28.14 CHF 28.27 CAD$ 25.86 Rates for
5/14/2010.
Concludo
osservando che le caratteristiche fisiche e generali
della moneta di figura, non si discostano da quelle
dei conî d'epoca. La moneta sembra autentica, per
quanto è consentito ritenere da una valutazione a
distanza. Il valore venale è intorno ai 10,00€.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
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Note:
(1) AE4
(bronzo). Monete della tipologia di figura furono
battute secondo due moduli (diametri, cioé): le più
grandi misuravano 14-16mm ("larger module"- v. esempio),
le più piccole ("smaller module") erano di
diametro inferiore, proprio come la moneta del
lettore (che misura 13 mm). Il RIC tiene conto della
differenza dei moduli sopra segnalata assegnando
alle monete più piccole una classificazione diversa
da quelle più grandi.
(2) La moneta fu battuta tra il 25.8.383 (assassinio di
Graziano a Lugdunum) e l'autunno del 384, periodo
della temporanea occupazione dell'Illyricum, e
quindi di Siscia, da parte di Teodosio (v. note
3 e 5
successive).
(3) DN THEODIVS PF AVG (Dominus Noster THEODOSIVS Pius
Felix AVGustus).
Traggo da altra pagina di
questo sito le note che seguono relative al
periodo in esame. Il 17 novembre del 375 moriva
improvvisamente, durante una campagna contro i
Quadi, Valentiniano I, Augusto senior e imperatore
romano d'occidente. Era allora Augusto junior e
imperatore d'oriente il fratellastro Valente,
impegnato nella guerra contro i Goti. La successione
in Occidente era garantita da Graziano, figlio di
primo letto di Valentiniano, sedicenne alla morte
del padre, che lo aveva destinato alla successione
già dall'Agosto del 367 avendogli conferito il
titolo di Augusto. Alla morte di Valentiniano I le
truppe acclamarono comunque imperatore anche l'altro
membro della casa di Valentiniano, il figlio di
secondo letto del defunto, che portava lo stesso
nome del padre e che gli storici moderni distinguono
chiamandolo Valentiniano II. Quest'ultimo, data la
tenerissima età (aveva appena quattro anni alla
morte del padre), rimarrà un personaggio minore
nelle vicende politiche del periodo. La successiva
morte di Valente per mano dei Goti, il 9 agosto del
378, sotto le mura di Adrianopoli, determinò una
svolta politica eccezionale: Graziano non poté
accorrere con un esercito in Oriente, impegnato
com'era nella guerra contro gli Alemanni che avevano
invaso la Germania Superiore, e quindi non gli
rimase altro che affidare le sorti dell'Oriente al
suo più valente generale, Teodosio, all'uopo elevato
alla porpora il 19 gennaio del 379 e designato
Augusto d'Oriente. Teodosio partì immediatamente per
Costantinopoli, riuscì con molta difficoltà a
reclutare un nuovo esercito, contrastò la minaccia
dei Goti e poi, con un'abile politica, ne integrò
parte nei ranghi dell'esercito. Nel 382 le relazioni
interne tra gli Augusti di Oriente e di Occidente si
inasprirono progressivamente, in quanto Teodosio
reclamava una sempre maggiore autonomia da Graziano.
Ciò si evidenzia sopra tutto da alcuni particolari
della monetazione in bronzo del periodo, monetazione
che, svolgendo un ruolo primario nelle transazioni
commerciali giornaliere, maggiormente si prestava ad
un ruolo di propaganda e da cassa di risonanza dei
rapporti di forza tra gli Augusti. Un altro segnale
del cattivo stato dei rapporti all'interno
dell'impero fu dato dalla nomina, da parte di
Teodosio, del proprio successore, non concordata
preliminarmente con Graziano. Il 19 gennaio del 383
infatti Teodosio elevò alla porpora il proprio
figlio Arcadio di appena sei anni. Nello stesso anno
una rivolta in Bretagna portò all'elevazione di un
usurpatore, Massimo, il quale, attraversata la
Manica, mosse contro Graziano. Quest'ultimo,
abbandonato dai propri soldati, il 25 agosto del
383, venne ucciso a Lugdunum. Massimo non venne mai
riconosciuto da Teodosio, il quale occupò
temporaneamente l'Illyricum, in quel tempo
amministrato da Valentiniano II, per dare un segnale
forte all'usurpatore. E dunque, con la morte di
Graziano, sulla scena politica del momento rimasero,
oltre a Massimo (l'usurpatore non
riconosciuto),Teodosio, Arcadio e Valentiniano II,
gli ultimi due in posizione subalterna rispetto al
primo (anche se in virtù della discendenza da
Valentiniano I, Valentiniano II sarebbe dovuto
essere l'Augusto senior). Per il prosieguo della
vita di Teodosio si rimanda al portale
dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link).
(4) VOTis X MVLTis XX (Votis Decennalibus
MVLTis Vicennalibus). Voti celebrativi per il decennale di regno di
Teodosio e per molti ventenni a venire. Dal tempo di
Augusto con i voti, che avevano cadenza decennale ed
erano occasione di cerimonie e festeggiamenti, gli
imperatori si impegnavano ad elevare sacrifici agli
dei nel presupposto di ottenerne in cambio favori
per un prospero regno. I voti erano anche occasioni
per effettuare elargizioni e premiare l'esercito per
il comportamento leale. Il fatto che
contemporaneamente si celebrassero, con monete dello
stesso tipo, i decennali di Teodosio (DN THEODO-SIVS PF
AVG) e di Valentiniano II (DN VALENTINIANVS
PF AVG) e i voti quinquennali (VOT V) di
Arcadio (DN ARCADIVS PF AVG) sta ad indicare
la concordia dei tre nella gestione del governo
dell'impero. Il fatto che la leggenda del dritto di
Teodosio si presenti spezzata, mentre quella degli
altri due continua, indica che il primo si collocava
in posizione gerarchica più elevata rispetto agli
altri due.
(5) La zecca di Siscia (l'odierna
Sisak in Croazia), nel periodo in questione, operava
su 2 officine, contrassegnate dalle lettere A, B.
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