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Filippo I l'Arabo e la Felicitas | ||||||||||||||||||||||||
Egregio signor De Florio, ecco la terza moneta che le propongo. Per quanto mi sia sforzato sono riuscito a leggere sul rovescio solo ...TAS......MP e un accenno di SC ai lati della figura. Il dritto è invece facilmente accessibile come può vedere. Mi appello alla Sua esperienza come al solito per autenticità, valore, e, più che mai, catalogazione. Le elenco i dati della moneta: Peso: 23,4 grammi Diametro: 30 mm Colore: Scuro, quasi nero con zone dorate Materiale: presumibilmente oricalco Asse di conio: ore 0 Non attratta da calamita Un cordiale saluto |
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Porto Corallo, 22.6.2010
Egregio
Lettore, di seguito riporto gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura: Sesterzio1, zecca di Roma, 246 d. C.2, RIC IV/III 169a (pag. 90), Cohen V 44 (pag. 99), indice di rarità "C". Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili):
La ricerca nel web ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. ----------
(2) Sostiene Jérôme Mairat (v. il sito, http://www.inumis.com/rome/articles/philippe/philippe2-fr.html) che la moneta di figura sia stata battuta dalla zecca di Roma, nel corso della quinta emissione del regno di Filippo (anno 246), dalla prima di sei officine operanti nel periodo. (3) IMPerator Marcus IVLius PHILIPPVS AVGustus (agosto/settembre 244 - fine settembre 249). Marco Giunio Filippo, noto come l'Arabo perché nato nella colonia araba di Bostra (città dell'attuale alta Giordania, nei pressi del confine con la Siria e Israele), aveva intrapreso la carriera militare e svolgeva il suo servizio in Oriente quando, a causa della minaccia persiana, il giovane sovrano regnante Gordiano III (diciannovenne all'epoca dei fatti) aveva dovuto accorrere in Oriente insieme al proprio suocero-tutore e prefetto del pretorio, Timesiteo, per la difesa del confine orientale. Durante il viaggio verso il teatro delle operazioni Timesiteo era morto misteriosamente e Marco Giunio Filippo ne aveva preso il posto quale prefetto del pretorio. Ma l'ambizioso Filippo, non contento di governare attraverso e per conto di Gordiano, creò difficoltà tra il sovrano e le truppe, gradualmente ne discreditò l'autorità sino a farlo assassinare per farsi poi acclamare Augusto. A dispetto del modo violento con cui era salito al potere, egli mostrò successivamente saggezza e moderazione nell'azione di governo. Conclusa in fretta (alcuni sostengono troppo in fretta) la pace con i Persiani si spostò immediatamente a Roma. Conscio del pericolo che su di lui incombeva se privo di un successore, egli si mosse immediatamente per creare una dinastia, conferendo alla propria moglie Otacilia Severa il titolo di Augusta ed elevando il figlio Filippo, prima al rango di Cesare e poi a quello di Augusto (Filippo II, anno 247). Inoltre attribuì incarichi importanti ai propri familiari nella speranza di creare intorno a sé una fascia di protezione contro possibili congiure. Tuttavia non previde che l'incapacità delle persone che lo circondavano avrebbe suscitato ribellioni invece che promuovere concordia. Nel 248 Filippo riuscì a bloccare la minaccia dell'invasione dei Quadi e dei Carpi che avevano invaso la Dacia, ma subito scoppiò la rivolta di Pacatiano nella Mesia Superiore (al confine danubiano). Decio, un abile generale, comandante delle truppe in Pannonia, inviato a reprimere la rivolta, riuscì nell'intento ma, a sua volta, si ribellò e mosse alla volta dell'Italia contro il suo sovrano. I due eserciti si scontrarono a Verona nel 249 in una battaglia nella quale Filippo fu sconfitto e ucciso insieme al figlio. Per altre notizie sulla vita di Filippo I è possibile consultare l'Enciclopedia Treccani nella versione on line (v. link). (4) FELICITAS TEMPorum (Epoca felice). La Felicitas è rappresentata con i suoi attributi, il caduceo, simbolo della pace e la cornucopia, simbolo dell'abbondanza. Si tratta di un'allegoria molto presente nella monetazione della prima metà del terzo secolo. Preannuncia l'arrivo o l'esistenza di un'era di pace e benessere (v. link). (5) Il cadùceo o caducèo era un'asta che terminava con due serpenti intrecciati a formare due cerchi sovrapposti. Il caduceo era l'attributo speciale di Mercurio che l'aveva ricevuto in dono da Apollo in cambio della lira. Simboleggiava la pace e la concordia. |
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