Duisburg, 15.8.2010
Riporto di
seguito i dati significativi pertinenti al riconio di
figura:
Follis1,
zecca di Ticinum, RIC VI
33a (pasg. 284), circa 298÷299 d. C., indice di rarità
"C"
Descrizione sommaria:
D. IMP C
DIOCLETIANVS P F AVG2.
Diocleziano, testa laureata a destra.
R. GENIO POPV - LI
ROMANI. 3. Il Genio del
Popolo Romano, stante a sinistra, moggio sulla
testa, nudo tranne che per un clamys sulla spalla
sinistra, sorregge una patera con la mano destra e
una cornucopia con la sinistra. Segno di zecca: 4.
La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha
prodotto i seguenti risultati:
- http://www.beastcoins.com/RomanImperial/VI/Ticinum/Z3032.jpg
Diocletian, AE Follis, 298-299, Ticinum, Officina
1 IMP C DIOCLETIANVS P F AVG Laureate head right
GENIO POPV_LI ROMANI Genius standing facing,
modius on head left, naked but for chlamys over
left shoulder, liquors flowing from patera in
right hand, cornucopiae in left * in left field PT
. in exergue 27mm x 28mm, 12.69g RIC VI, 33a (C)
Ex Tony Hardy Collection Note: The expected weight
range for this series is 10.5g-9.0g, putting this
2mm+ thick coin over 2 grams overweight.
- http://tetrarchy.com/coppermine/displayimage.php?album=25&pos=25
RIC VI 33b - Maximianus MAXIMIANUS. 285-305
AD. Æ nummus (27mm, 9.14 gm). Ticinum mint, 2nd
officina. Struck circa 298/9 AD. IMP C MAXIMIANVS
P F AVG, Laureate head right / GENIO POPV-LI
ROMANI, Genius standing left, holding patera and
cornucopiae; *- //ST•. RIC VI 33b. Photo courtesy
CNG.
Concludo
osservando che il riconio in esame, prodotto a
quanto pare dalla De Agostini, è una modesta
imitazione del follis originale; infatti:
- il moggio sulla testa del Genio è stato
trasformato in un elmo da gladiatore;
- il segno alla destra
delle lettere ST, nel rovescio, è diventato
una O.
- in generale lo stile della moneta è poco
verosimile.
Giulio De Florio
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Note:
(1) Riporto
in tabellale caratteristiche fisiche dei follis di cui sopra:
Link |
Peso
(g.) |
Diametro
(mm) |
1 |
12,69 |
27-28 |
2 |
9,14 |
27 |
Secondo il RIC, il peso norma per il follis
della tipologia in esame era di 9,0÷10,5g mentre
l'asse di conio poteva collocarsi
indifferentemente ad ore 0 o ad ore 12.
(2) Lo stesso tipo di figura
fu battuto dalla zecca di Ticinum nel nome di
tutti e quattro i Tetrarchi in carica nel
298-299 d. C.:
- IMP C DIOCLETIANVS P F AVG (Diocleziano -
RIC 33a - v. link)
- IMP C MAXIMIANVS P F AVG (Massimiano
Erculio - RIC33b - v. link)
- CONSTANTIVS NOB CAES(Costanzo Cloro - RIC
35a - v. link)
- MAXIMIANVS NOB CAES (Galerio - RIC 35b -
v. link)
(3) IMPerator Caesar
DIOCLETIANVS Pius Felix AVGustus. Per
l'inquadramento storico della prima tetrarchia,
cliccare qui.
(4) GENIO POPVLI ROMANI (Al
Genio del Popolo Romano). La tipologia monetale
del Genio del Popolo Romano, per l'ampia
diffusione in tutto l'impero, fu utilizzata da
Diocleziano per sottolineare la visione
ecumenica della romanità. Agli occhi della gente
comune, civili e militari, il follis, la moneta
di tutti i giorni della prima Tetrarchia (in
contrasto con gli antoniniani coniati
precedentemente con tipologia continuamente
mutevole), era associata all'idea della
singolarità dell'essere romani e della solidità
della valuta (un po' come il dollaro ai giorni
nostri).
(5)n Il segno di zecca per
questa moneta, ,
è costituito da due elementi, il primo è la
lettera latina S che individua l'officina
monetale (S, secunda), il secondo è T che
individua la zecca (T=Ticinum, l'odierna Pavia),
"*" che individua l'emissione monetale, , ulteriore segno distintivo
dell'emissione. La zecca di Ticinum nel 298÷299
operava su due officine contrassegnate dalle
lettere P (prima), S (secunda), Così la moneta
in esame fu battuta dalla seconda officina della
zecca di Ticinum. |