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Gallieno e la Pace di Augusto
26.10.2010
Grazie… allora passo subito ad un altro quesito…
Le caratteristiche della moneta in allegato sono : non presenta materiale ferroso all’interno ha un diametro di circa 20 mm, asse di conio 0, e pesa circa 5 gr. (con bilancia non specifica). Credo si tratti di GALLIENO… Saluti.
Autorizzo l'uso incondizionato delle foto o delle immagini inviate.
fig. 1
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Roma, 27.10.2010
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura:

Antoniniano1, zecca di Mediolanum,263 d. C. 2, RIC V/I 501 (pag. 174), Cohen V 741 (pag. 414), indice di frequenza "C".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. GALLIENVS AVG 3. Gallieno, busto radiato a destra.
R. P- AX AVG 3. La Pace, gradiente a sinistra, sorregge con la mano destra un ramo d'ulivo e con la sinistra uno scettro.

La ricerca nel web di monete di tipologia simile a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/gallienus/RIC_0501.1.jpg Herakles - GALLIENUS. Bold Portrait. Gallienus A.D. 253-268. AE Antoninianus. 3.889 grams. Obverse: GALLIENVS AVG. Radiate bust r. Reverse: PAX AVG. Pax walking l., holding olive-branch and sceptre. RIC 174, 501. Cohen 741. Very Fine+ Herakles Numismatics, Inc.
  2. http://mk.shahrazad.net/gallienus/images/gall-0719-zzz-obv.jpg
  3. http://mk.shahrazad.net/gallienus/images/gall-0719-zzz-rev.jpg GALLIENVS AVG Radiate head right Mediolanum PAX AVG Pax advancing left, holding olive branch and scepter Antoninianus: 4.40g, 21.3mm, 0º Struck: 264-265 AD.
  4. http://www.acsearch.info/record.html?id=219933 Source FORVM ANCIENT COINS Description Gallienus, August 253 - 24 March 268 A.D. 14532. Bronze antoninianus, RIC 256 (Rome) or RIC 576 (Siscia), Rome or Siscia mint, 1.739g, 18.8mm, 0°, 260 - 268 A.D.; obverse GALLIENVS AVG, radiate head right; reverse PAX AVG, Pax advancing left, branch in right; SOLD.

Concludo osservando che, per quanto consentito da un esame a distanza, la moneta appare autentica.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Antoniniano (caratteristico per via della corona radiata sulla testa dell'imperatore). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche di alcuni antoniniani di Gallieno della tipologia in esame battuti dalla zecca di Milano che riporto in tabella:
Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 3,889 - -
Link2 4,40 0 21,3
Link3 1,739 0 18,8
Si evince dalla tabella che le caratteristiche fisiche dell'antoniniano di figura (5g, 20mm, 0h) rientrano negli ampi margini di variabilità dei conî d'epoca.
Quanto alla composizione della lega metallica degli antoniniani da Valeriano a Gallieno, richiamo alcune annotazioni del RIC V/1 alla pagina 8:
"Towards the end of the reign of Valerian a further rapid change for the worse set in. The troubles of the state and, one may surmise, the failure of some source or sources of supply of silver, rendered the use of the white alloy above mentioned no longer possible, and a new expedient was resorted to.The coins, for the most part antoniniani, were struck in an alloy which contained so small a proportion of silver that its appearance was that of mere bronze, and after striking were covered with a thin wash of white metal. This wash was applied, and a small amount (some 3% or 4% and sometimes a little more), of silver included in the alloy, to indicate that the coins belonged to the silver series, but time soon affected their appearance. The silver wash wore off, becoming patchy or entirely disappearing, and most of the coins which now remain to us correspond to their common appellation of "third bronze". The wash was applied with varying success in different mints and at different times. Recent investigation shews that at its best it was often composed of silver, but that there were variations both in the composition and the thickness of the application." [Verso la fine del regno di Valeriano si verificò un ulteriore rapido peggioramento della situazione. Le difficoltà dello stato e, si può ipotizzare, il venir meno di alcune fonti di approvvigionamento dell'argento, non resero più possibile continuare ad utilizzare la menzionata lega di colore bianco e si dovette far ricorso ad un nuovo espediente. Le monete, antoniniani per lo più, furono battute utilizzando una lega con una percentuale di fino talmente bassa da farle sembrare niente di più che di bronzo e dopo la coniazione venivano bagnate nel metallo bianco in modo da rivestirle di una sottile pellicola. Si applicava il bagno e un po' di argento veniva immesso nella lega (in una percentuale del 3-4%, talvolta un po' di più) a rimarcare che le monete erano della serie in argento, ma presto il tempo ne modificava l'aspetto. La pellicola d'argento si consumava, diventando irregolare o sparendo del tutto e la maggior parte delle monete che ci sono giunte corrispondono al comune appellativo di "third bronze" {tali erano chiamati gli assari, antico nome degli assi, per differenziarli dai sesterzi, detti primo bronzo e dai dupondi, secondo bronzo - v. link; n.d.r.}. Il bagno fu applicato con diverso successo in differenti zecche e in differenti periodi. Recenti indagini hanno rivelato che nel migliore dei casi il bagno era d'argento ma che la composizione e lo spessore dello strato potevano variare.]
(2) La moneta è annoverata dal RIC tra quelle non datate. Pertanto per la datazione (263 d.C.) mi sono rifatto a quanto indicato da cgb (v. link).
(3) GALLIENVS AVGustus. Per una breve sintesi storica su Gallieno, cliccare qui. Per altre notizie rimando al portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link).
(4) PAX AVGusti (la Pace di Augusto). Secondo il sito http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v13/fr/monnaiese79b.html questo antoniniano può essere messo in relazione con la vittoria riportata da Gallieno sugli Alemanni nel 262.

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