Roma, 3.11.2010
Egregio
Lettore,
di seguito
riporto i dati significativi pertinenti alla sua
moneta:
Follis1, zecca di Heraclea, 324 d. C., RIC/VII
64 (pag. 549), indice
di rarità "r5"
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda obliterate o comunque illeggibili):
D. CONSTAN-TINVS
AVG2.
Testa laureata a destra di Costantino il Grande.
R. D N
CONSTANTINI MAX
AVG. VOT/XX3. Voti ventennali di Costantino inscritti
in una corona d'alloro. Segno di zecca 4.
La ricerca
effettuata nel web ha prodotto i seguenti
risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064.jpg
*AAH* Constantine I AE3 "Vows XX" Constantine I
"the Great" AD 306-337 AE3 "I pledge a twenty
years." Obv: CONSTAN-TINVS AVG - Laureate head
right. Rev: D N CONSTANTINI MAX AVG - Within
wreath is written VOT XX; a (star) subscript and
between them. Exe: (star) | SMH(epsilon) (dot)
Heraclea mint: AD 324 = RIC VII, 64 , page 549 -
British Museum./ 3.01 g. Coin sold at 27/12/2004
EUR 5.54.
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064.2.jpg
Constantine I AE3 "Vows XX" US $5.50 Jul-24-03
*AAH* Constantine I AE3 "Vows XX" Constantine I
"the Great" AD306-337 AE3 Obv: CONSTAN-TINVS AVG
Laureate head right Rev: D N CONSTANTINI MAX AVG -
Within wreath is written VOT XX; a (star)
subscript and between them. Exe:(star) \ SMHA
(dot) Heraclea mint: AD 324 = RIC VII, 64 ("A"
=Scarce), page 549 - Oxford, 3.60 g.
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064,B-o.jpg
http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064,B-r.jpg
Constantine I AE 3. 321-324 AD. OBV/
CONSTANTINVS AVG; his laur. hd. r. REV/ DN
CONSTANTINI MAX AVG; wreath enclosing VOT
/ XX; star below. Heraclea mint, 2nd
officina. SMHB Pellet in exergue. Van Meter 79,
R.I.C. 64 Condition: aFDC/FDC.
- http://www.tantaluscoins.com/coins/28087.php
Coin type: Roman Imperial Entered by: Scotvs
Capitis Added on: Dec 20, 2007 Ruler: Constantine
I (Augustus) Coin: AE Silvered Follis
CONSTAN-TINVS AVG - Plain diadem head right DN
CONSTANTINI MAX AVG - Legend around wreath
containing VOT XXX Exergue: Mint: Heraclea
(325-326 AD) Wt./Size/Axis: 3.39g / 19mm / -
Rarity: R4 References: RIC VII Heraclea 70.
[classif. errata; n.d.r.]
Concludo
osservando che, per quanto consentito da un esame a
distanza, la moneta appare autentica.
Un
saluto cordiale.
Giulio De
Florio
------------
Note:
(1) Traggo dai link di cui sopra le
caratteristiche fisiche di alcuni follis di
Costantino della tipologia in esame battuti dalla
zecca di Heraclea:
Riferimenti |
Peso (g.) |
Asse di conio (ore) |
Diametro (mm) |
Link1 |
3,01 |
- |
- |
Link2 |
3,60 |
- |
- |
Link4 |
3,39 |
- |
19 |
Si evince
dalla tabella che le caratteristiche fisiche del
follis di figura (3-4g, 17-18mm) non si discostano
da quelle dei conî d'epoca.
L'occasione è propizia per rimarcare la distanza che
intercorre tra "Numero di esemplari conosciuti nei
musei e collezioni importanti", che è alla base
dell'indice di rarità "5" indicato per la moneta in
esame, e l'effettiva rarità della moneta sul mercato
numismatico, visto che della tipologia in esame è
stato possibile reperire almeno 2 esemplari battuti
dall'officina ε (v. link).
(2) Il CONSTANTINVS AVGvstvs raffigurato
sul dritto della moneta è Costantino I il Grande.
Si ricorderà che il 324 è l'anno della sconfitta
definitiva di Licinio nella battaglia di Crisopoli
del 18 settembre e di conseguenza l'anno della
riunificazione dell'impero sotto il dominio unico
di Costantino I. I voti ventennali di Costantino
(v. nota successiva) furono
celebrati in concomitanza con quelli quinquennali
dei suoi figli, Crispo Cesare, Costantino Cesare,
Costanzo Cesare le cui monete, emesse in
quell'anno, recano al rovescio la leggenda,
DOMINORum NOSTRORum CAESS VOT V (voti quinquennali
dei Nostri Signori
Cesari). Da notare l'uso di "Nostro Signore"
applicato all'imperatore e ai Cesari (i principi
imperiali), assunto poi dalla religione cattolica
come appellativo di Gesù Cristo.
(3) Domini Nostri CONSTANTINI MAXimi
AVGvsti VOTa XX (vicennalia), cioè "Voti
Ventennali del Nostro Signore Costantino Massimo
Augusto". Ci si può chiedere cosa fossero questi
voti e come vadano interpretati. Il sovrano, in
coincidenza con il giorno della propria ascesa al
soglio imperiale, poteva chiedere agli dei di
conservarlo in buona salute per un certo numero di
anni, per esempio per venti (si parla in questo
caso di "vota suscepta vicennalia"), in
cambio di un sacrificio a cui avrebbe adempiuto
alla scadenza; oppure poteva, trascorsi vent'anni
dall'ascesa, adempiere una promessa fatta
vent'anni prima (si parla allora di "vota
soluta"). La questione presentava dei
concreti risvolti economici in quanto ogni cinque
anni, in coincidenza con l'enunciazione dei voti
imperiali, era tradizione che l'imperatore
distribuisse a ciascun soldato 5 solidi e una
libbra d'argento (il follis era considerato
argento anche se di questo metallo era solo
placcato), con la conseguenza che lo stato romano,
con cadenza quinquennale, doveva elargire un
totale stimato di circa 5,5 tonnellate d'oro e 80
d'argento e battere di conseguenza qualcosa come
circa 25 milioni di folles (da cui si spiega come
mai le monete dei voti inscritti in corona
d'alloro siano così comuni). Considerando che
l'ascesa ufficiale di Costantino risaliva al 25
luglio del 305, è ben evidente che le monete
battute nel 325 enunciavano dei "vota soluta",
quelli cioè dovuti per i trascorsi venti anni di
regno in buona salute. C'è infine da aggiungere
che gli anniversari dell'ascesa duravano un intero
anno di regno, sicché, ad esempio,
Costantino poté festeggiare il suo ventennale a
Nicomedia il 25 luglio del 325 e a Roma
esattamente un anno dopo.
(4) Il segno di zecca si compone dei simboli */· e delle
lettere SMHε. I simboli
contraddistinguono l'emissione monetale, le
lettere SM stanno per "Sacra Moneta"; H sta per
Heraclea (Heraclea Tracica, l'antica
Perinthus, città collocata sulla sponda tracica del
Mar di Marmara); la lettera greca ε indica
l'officina monetale (la quinta di cinque attive
nel periodo). E' opportuno rilevare che dei voti
ventennali di Costantino, emessi dalla zecca di
Heraclea, furono fatte diverse emissioni che tra
loro si differenziano per i simboli presenti nel
rovescio. Ciascuna di queste emissioni viene
diversamente classificata dal RIC; di
conseguenza un'errata o un'incompleta lettura
dell'esergo e dei simboli porta con sé
inevitabilmente un errore di classificazione. Di
ciò ritengo opportuno rendere edotto il lettore
in presenza della possibilità che la lettura
dell'esergo sia stata effettuata, nelle presenti
circostanze, in modo errato a causa dello stato
di usura della moneta.
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