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Volusiano e la Concordia degli Augusti
28.11.2010
- Peso 3,16±0,01g
- Diametro 21,4±0,2 mm
- Asse 1h

fig. 1
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Roma, 29.11.2010

Antoniniano1, zecca di Roma, 11/251÷05/253 d. C., RIC IV/III 167 (pag. 178), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria:
D. IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG2. Volusiano, busto laureato, paludato e corazzato a destra.
R. CONCORDIA AVGG.3 La Concordia in piedi a sinistra sorregge con la mano destra una patera e con la sinistra una doppia cornucopia.

La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=197594 Source Numismatica Ars Classica NAC AG Auction  Auction 38 (21.03.2007) Lot  157  ( «  |  » ) Price  240 CHF (~197 USD) Description The Roman Empire Volusian, 251 – 253 No.: 157 Estimate: CHF 250 d=22 mm Antoninianus 251-253, AR 2.90 g. IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG Radiate and draped bust r. Rev. CONCORDIA AVGG Concordia standing l., holding patera in r. hand and double cornucopiaee in l. RIC 167. C 120.Lightly toned and good extremely fine.
  2. http://www.acsearch.info/record.html?id=213377 Source FORVM ANCIENT COINS Description Volusian, c. November 251 - July or August 253 A.D. 2445. Silver antoninianus, RIC IV 167, RSC IV 20, VF, Rome mint, 2.75g, 17.3mm, 180°, 251-253 A.D.; obverse IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG, radiate draped and cuirassed bust right; reverse CONCORDIA AVGG, Concordia standing left holding patera and double cornucopia; SOLD.
  3. http://www.acsearch.info/record.html?id=213378 Source FORVM ANCIENT COINS Description Volusian, c. November 251 - July or August 253 A.D. 2446. Silver antoninianus, RIC IV 167, RSC IV 20, VF/VG, Rome mint, 3.16g, 21.6mm, 180°, 251-253 A.D.; obverse IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG, radiate draped and cuirassed bust right; reverse CONCORDIA AVGG, Concordia standing left holding patera and double cornucopia; SOLD.
  4. http://www.acsearch.info/record.html?id=224585 Source Description Volusian, c. November 251 - July or August 253 A.D. 81233. Silver antoninianus, RIC IV 167, RSC 20, gVF, flat centers, Rome mint, 3.890g, 24.1mm, 225°, 251 - 253 A.D.; obverse IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG, radiate draped and cuirassed bust right; reverse CONCORDIA AVGG, Concordia standing left holding patera and double cornucopia; nice centering; SOLD.
  5. http://www.acsearch.info/record.html?id=415587 Source Auktionshaus H. D. Rauch GmbH Auction  Summer Auction 2010 (13.09.2010) Lot  1173  ( «  |  » ) Description (Translate descriptionShow original description) RÖMISCHE KAISERZEIT Volusianus 251-253 (D) AR-Antoninianus (2,87g), Roma 251-253 n.Chr. Av.: IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG, Büste mit Strahlenkrone, Drapierung und Kürass n.r. Rv.: CONCORDIA AVGG, Concordia mit Patera und Doppelfüllhorn v.v., Kopf n.l. -- Etwas flau im Rv. RIC 167, RSC 20. vzgl.
  6. http://wildwinds.com/coins/sear/s2821.html#RIC_0167 Description ROMAN EMPIRE VOLUSIAN (Caius Vibius Afinius Gallus Vendumnianus Volusianus) Co-Emperor with Trebonian Gallus, AD 251-253 SILVER ANTONINIANUS (3.20 grams, 18.30/24.14 mm) Obverse: IMP.CAE.C.VIB.VOLVSIANO AVG, His radiate draped bust right Reverse: CONCORDIA AVGG, Concordia standing left holding double cornucopia and patera Reference: Sear 2821, Van Meter 5 Grade: Extremely Fine Scarce Choice strong portrait and obverse. Very nice reverse Great strike. Light grey toning Current bid: US $45.00 (Reserve not met) Ended: Jan-28-04.
  7. http://wildwinds.com/coins/sear/s2821-o.1.jpg
    http://wildwinds.com/coins/sear/s2821-r.1.jpg Volusian as Augustus, AR antoninianus, (3.72g) IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG Radiate, draped and cuirassed bust right. CONCORDIA AVGG Concord standing left, holding patera and double cornucopia. RIC167; RSC20. EF.
  8. http://wildwinds.com/coins/sear/s2821.2.jpg Description ROMAN EMPIRE VOLUSIAN Caius Vibius Afinius Gallus Vendumnianus Volusianus Co-Emperor with Trebonian Gallus AD 251-253 SILVER ANTONINIANUS (3.41 grams, 19.55/22.10 mm) Obverse: IMP.CAE.C.VIB.VOLVSIANO AVG, His radiate draped bust right Reverse: CONCORDIA AVGG, Concordia standing left holding double cornucopia and patera Reference: Sear 2821, Van Meter 5 Grade: Choice Extremely Fine Scarce Choice strong portrait and obverse. Choice reverse Great strike. Well centered. Sold for: US $79.00 (Reserve met)  Ended: Dec-01-03.
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche e di stile della moneta appaiono non difformi da quelle dei conî d'epoca. Il valore commerciale della moneta, nello stato di conservazione in cui si trova, potrebbe aggirarsi attorno ai 50,00 €.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:

(1) Antoniniano (argento). Traggo dai link sopra citati e raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche di alcuni antoniniani della tipologia di figura battuti dalla zecca di Roma:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (h) Diametro (mm)
link 1 2,90 - 22
link 2 2,75 6 17,3
link 3
3,16 6 21,6
link 4
3,89 7-8 24,1
link 5
2,87 - -
link 6
3,20 - 18-24
link 7
3,27 - -
link 8
3,41 - 19-22
Dai dati tabulati si evince che l'antoniniano di figura presenta caratteristiche fisiche (3,16g., 21,4mm, 1h) non difformi da quelle dei conî d'epoca.
(2) IMPeratori CAEsari Caio VIBio VOLVSIANO AVGusto. All'Imperatore Cesare Caio Vibio Volusiano Augusto.
Caio Vibio Volusiano fu nominato Cesare e designato Principe della Gioventù dal padre Treboniano Gallo al momento dell'ascesa di quest'ultimo al soglio imperiale, nel 251 d.C. L'anno successivo Gallo lo volle accanto a sé con il titolo di Augusto. Volusiano seguì così le fortune paterne e con lui fu ucciso nel 254. Traggo dal manuale di" Storia di Roma" del Kovaliov le informazioni relative al periodo storico in esame: 
"Nel 251 d.C., i Goti, sotto la guida del loro capo Cniva, avevano di nuovo passato il Danubio inferiore e invaso la Mesia. Il primo ad opporre loro resistenza era stato il legato della provincia, Caio Treboniano Gallo, sotto le mura della città di Novi, sul Danubio. Però l'enorme massa di Goti, forte di circa 70,000 uomini, era avanzata come una valanga e si era fermata sotto le mura di Nicopoli, posta fra il Danubio e i monti balcanici. Attraverso i passaggi montani i barbari erano riusciti a penetrare nella fertile Tracia. Il governatore della provincia, Lucio Prisco, aveva riunito grandi forze nella fortezza di Filippopoli. Era necessario resistere fino all'arrivo dell'imperatore Decio che a marce forzate veniva dall'Occidente. Intanto in tutte le località circostanti si elevavano sinistre le fiamme degli incendi... Infine Decio arrivò. I Goti attaccarono di sorpresa l'esercito romano stanco e lo dispersero. Prisco, con il pretesto della supposta morte di Decio, condusse trattative segrete con i Goti promettendo loro di consegnare la città se essi lo avessero riconosciuto imperatore. L'accordo fu concluso, Filippopoli fu spietatamente saccheggiata (si dice che in quel frangente perissero 100.000 abitanti), ma Prisco non riuscì a diventare imperatore. Decio era vivo e stava raccogliendo sul Danubio un nuovo esercito. Egli intendeva attaccare i Goti quando questi, carichi di bottino, si fossero messi sulla via del ritorno. La battaglia decisiva ebbe luogo a nord di Nicopoli (Abrittus, giugno del 251). In uno dei primi scontri cadde Erennio Etrusco, uno dei figli di Decio. I Goti si schierarono su tre linee, disponendo la terza dietro uno stagno. Le truppe romane riuscirono a rompere le prime due linee ma, nel tentativo di forzare la terza, Decio morì e non si riuscì neppure a ritrovarne il cadavere (251). Nell'esercito si sparse la voce che colpevole della morte di Decio fosse Treboniano Gallo, il quale si sarebbe preventivamente accordato coi Goti e avrebbe attirato l'imperatore verso lo stagno indicandogli una falsa via. Quale sia la verità noi non sappiamo; comunque, in quel frangente, fra i comandanti romani Gallo era il più meritevole e il più vicino al defunto imperatore. Nessuna meraviglia quindi se l'esercito lo acclamò subito imperatore. Gallo elesse conregnanti (v. nota più avanti) il proprio figlio Volusiano e il superstite figlio di Decio, Ostiliano (quest'ultimo d'altra parte morì presto, colpito dalla pestilenza). Volusiano concluse con i Goti una pace non troppo onorevole, permettendo loro di andarsene con il bottino e impegnandosi a pagare ogni anno una specie di stipendio. Due anni dopo i Goti passarono di nuovo il Danubio. Il governatore della Mesia inferiore, Marco Emilio Emiliano, inferse loro una dura sconfitta e per questa ragione fu acclamato imperatore dai suoi soldati. Gallo non seppe organizzare la difesa dell'Italia. Le truppe di Emiliano marciarono quasi fino a Roma senza incontrare ostacoli. Solo vicino alla capitale Gallo e Volusiano tentarono una resistenza ma furono sconfitti e morirono entrambi ad Interamnia (Terni) nel 253." 
Il RIC sostiene, rispetto al Kovaliov, una tesi un po' diversa e accenna a rapporti non conflittuali tra Gallo e la famiglia di Decio;  infatti, dopo la morte di Decio, Gallo e Ostiliano si accordarono per regnare insieme mentre Volusiano ebbe solo il titolo di Cesare (sorta di principe ereditario), titolo che mantenne sino alla morte di Ostiliano; solo a quel punto Volusiano affiancò il padre al potere con il titolo  di Augusto. 
(3) CONCORDIA AVGG (la concordia degli Augusti). Il rovescio della moneta è il manifesto del regno congiunto di Treboniano Gallo e Volusiano: la concordia come segnale di stabilità istituzionale.
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