Duisburg, 28.8.2017
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Denario1,
zecca da campo al seguito di Antonio, 42 a. C., Crawford
496/3 (pag. 512), Sydenham
1169 (pag. 190), indice
di rarità "(5)".
Descrizione sommaria:
D. Marco Antonio, con leggera barba a destra, dietro
la testa, lituo2;
a salire, IMP3.
Bordo perlinato.
R. M·ANTONIVS·III·VIR·R·P·C4,
in verso orario, a partire da ore 2. Al centro,
Sole, testa radiata a destra5. Bordo
perlinato.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=113776
802098. Sold For $1750 Mark Antony. AR Denarius
(17mm, 3.64 g, 7h). Mint moving with Antony in the
east. Struck 42 BC. Bare head of Antony right,
lituus and IMP behind / Radiate head of Sol right.
Crawford 496/3; CRI 129; Sydenham 1169; RSC 70a.
VF, toned. Well-centered and struck for issue.
- coinarch1
Numismatica Ars Classica > Auction 100 Auction
date: 29 May 2017 Lot number: 1654 Price realized:
200CHF (Approx. 205$ / 184$) Lot description:
Roman Republican Coinage Marcus Antonius.
Denarius, castrensis moneta in Greece (?) 42, AR
3.65 g. IMP Head of Marcus Antonius r. with light
beard; behind, lituus. Rev. M
ANTONIVS·III·VIR]·R·P·C Radiate head of Sol r.
Babelon Antonia 31. C 70. Sydenham 1169. Sear
Imperators 129. RBW 1755. Crawford 496/3. Rare.
Old cabinet tone and about very fine From the E.E.
Clain-Stefanelli collection. Estimate: 250CHF.
- coinarch2
Roma Numismatics Ltd > E-Sale 35 Auction date:
3 May 2017 Lot number: 733 Price realized: 600£st
(Approx. 775$ / 711€) Lot description: Marc Antony
AR Denarius. Mint travelling with Antony in Greece
and Asia, autumn 42 BC. Bare head right; lituus
and IMP behind / M•ANTONIVS III•VIR•R•P•C, radiate
head of Sol right. Crawford 496/3; CRI 129; RSC
70a. 3.84g, 18mm, 12h. Good Very Fine. Very Rare;
in good condition for the issue. From the
Collection of a Privatiére Estimate: 500£st.
- https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/5282450453/
Andrew McCabe 96/3 #10254-36 M.ANTONIVS IMP IIIVIR
Denarius. 42BC. 3.58grams. Greece camp Antony
mint. Antony. Crawford 496/03 M.ANTONIVS IMP
IIIVIR. Obverse: hd Antony r, lituus IMP. Reverse:
hd Sol r M.ANTONIVS III.VIR.RPC. Scarce.
-
britishmuseum Dimensions Weight: 3.62grammes
Die-axis: 3 o'clock.
- http://numismatics.org/collection/1944.100.4535
Descrizione fisica Asse: 6 Dimensioni Peso: 3.62.
Dritto: IMP - Head of M. Antonius right, bearded;
behind, lituus and inscription. Border of dots.
Rovescio: M·ANTONIVS·III·VIR·R·P·C - Radiate head
of Sol right; around, inscription. Border of dots.
- http://numismaticantigua.blogspot.de/2014/11/
M. Antonius. Ceca móvil, 42 aC. Denario, 3.77g. A/
Marco Antonio y lituo, R/ Sol. RRC 496/3. NAC 40,
603. © NAC AG.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=1275115
Numismatica Ars Classica NAC AG
http://www.arsclassicacoins.com/ Auction 63 516
17. May 2012 Description: Marcus Antonius
Denarius, castrensis moneta in Greece (?) 42, AR
3.82 g. IMP Head of Marcus Antonius r. with light
beard; behind, lituus . Rev. M
ANTONIVS·III·VIR·R·P·C Radiate head of Sol r.
Babelon Antonia 31. C 70. Sydenham 1169. Sear
Imperators 129. Crawford 496/3. Rare. Counter-mark
on obverse, otherwise fine / about very fine
Privately purchased from D. Devine in November
1994.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=1588943
Numismatica Ars Classica NAC AG
http://www.arsclassicacoins.com/ Auction 72 507
16. May 2013 Description: The JD collection of
Roman Republican Coins part II – Session I Marcus
Antonius. Denarius, castrensis moneta in Greece
(?) 42, AR 3.83 g. IMP Head of Marcus Antonius r.
with light beard; behind, lituus . Rev.
M·ANTONIVS·III·VIR·R·P·C Radiate head of Sol r.
Babelon Antonia 31. C 70. Sydenham 1169. Sear
Imperators 129. Crawford 496/3. Rare. Old cabinet
tone and about extremely fine.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=2141500
Auktionshaus H. D. Rauch GmbH
http://www.hdrauch.com/ Auction 95 309 30. Sept.
2014 Description: RÖMISCHE REPUBLIK IMPERATOREN M.
Antonius (D) Denarius (3,48g), Heeresmünzstätte in
Griechenland, 42 v. Chr. Av.: IMP, Kopf n.r.,
dahinter Lituus. Rv.: M ANTONIVS - IIIVIR R P C,
Kopf des Sol mit Strahlenkrone n.r. Crawford
496/3, Albert 1611, CRI 129. Datierung und
Münzstättenzuweisung nach Woytek, Arma et Nummi,
Wien 2003, S. 489ff. Kleine Punzen im Av. Leicht
getönt. R sch.
- https://cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=81869
Research Coins: Electronic Auction136, Lot: 193.
Estimate $200. Sold for $337. MARK ANTONY. 42 BC.
AR Denarius (19mm, 3.66 g). Mint moving with Mark
Antony in the East. Bare head of Antony right;
lituus behind / Radiate head of Sol right.
Crawford 496/3; CRI 129; Sydenham 1169; RSC 70.
VF, some striking weakness.
- https://www.flickr.com/photos/ahala_rome/17104080867/
496/3 Antony Denarius. M.ANTONIVS IMP IIIVIR,
Antony, Sol, AM#1554-40, 3g96. Very rare
Denarius. 42BC. 3.96grams. Greece camp Antony
mint. Antony. Crawford 496/03 M.ANTONIVS IMP
IIIVIR. Obverse: hd Antony r, lituus IMP. Reverse:
hd Sol r M.ANTONIVS III.VIR.RPC. Scarce.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=3349933
Roma Numismatics Limited
http://www.romanumismatics.com/ Auction 12 578 29.
Sept. 2016 Description: Marc Antony AR Denarius.
Mint travelling with Antony in Greece and Asia,
Autumn 42 BC. Bare head of Antonius right; [lituus
and IMP behind] / Radiate head of Sol right,
M•ANTONIVS III•VIR•R•P•C. Crawford 496/3; CRI 129;
RSC 70a. 3.62g, 19mm, 11h. Good Very Fine. Rare.
La moneta ha una sua specificità che deriva non tanto
dall'anomalia segnalata dal lettore, ma dal modo con
il quale l'incisore ha voluto rendere il volto del
triumviro, con la palpebra abbassata, la borsa sotto
l'occhio e una specie di escrescenza in prossimità del
naso, volti a conferire al viso un'insolita
connotazione di realismo. A differenza delle altre
monete reperite nel web, nelle quali l'orbita
dell'occhio si presenta circolare, in questa è invece
allungata per effetto della palpebra, ragione per cui
l'inserimento della pupilla nello spazio più ristretto
può aver comportato quello che il lettore percepisce
come difetto di conio. La particolarità menzionata,
unitamente all'utilizzo di un conio usurato che ha
reso poco leggibile la leggenda del rovescio, non sono
stati apprezzati dal mercato numismatico, se è vero
che il prezzo d'asta è risultato ben inferiore a
quello stimato. Di questa moneta non è nota la
provenienza (il pedigree o i passaggi d'asta
precedenti) e questo è un elemento che gioca a suo
sfavore. Concludo sottolineando che l'impossibilità da
parte dello scrivente di accedere alle sequenze di
conio rendono la presente analisi incompleta e
carente. Suggerirei di sentire anche altri pareri.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-------------------------------
Note:
(1) Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche dei denari
della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Diametro
(mm) |
Asse
di conio (h) |
Link1 |
3,64 |
17 |
7 |
Link2 |
3,65 |
- |
- |
Link3 |
3,84 |
18 |
12 |
Link4 |
3,58 |
- |
- |
Link5 |
3,62 |
- |
3 |
Link6 |
3,62 |
- |
6 |
Link7 |
3,77 |
- |
- |
Link8 |
3,82 |
- |
- |
Link9 |
3,83 |
- |
- |
Link10 |
3,48 |
- |
- |
Link11 |
3,66 |
19 |
- |
Link12 |
3,96 |
- |
- |
Link13 |
3,62 |
19 |
11 |
Si evince dalla tabella che il peso della moneta di
figura (3,66g, 0h) rientra nei margini di
variabilità delle monete d'epoca dello stesso tipo.
L'emissione monetale Cr. 496/3 fu battuta, secondo
il Crawford, utilizzando meno di 30 conii del dritto
(e 33 del rovescio). Il conio che ha battuto il
dritto in esame è diverso da quelli che hanno
battuto le 33 monete di cui sopra ho riportato i
dati caratteristici. Di conseguenza, allo stato
attuale non posso dire se il "difetto di conio"
rilevato dal lettore nella moneta in esame si
riproduca anche in altre monete generate dallo
stesso conio.
(2) Il lituo è il simbolo
dell'augurato di Antonio che sacralizzava la sua
persona. L'augure era l'interprete del volere degli
dei, rivelato per mezzo di segni dati dagli uccelli
o da altri fenomeni. Grazie all'aiuto di Cesare,
Antonio nel 50 a.C. era stato eletto tribuno della
plebe e augure.
(3) IMP. Nel novembre del 43
a.C. Antonio, Ottaviano e Lepido che dopo la morte
di Cesare (44 a.C.) erano al vertice della
Repubblica Romana, si unirono nel secondo
triumvirato. Il Senato restava nominalmente il
massimo organo di governo della res publica, ma allo
stesso tempo i triumviri, in virtù della lex Titia
disponevano di poteri illimitati per cinque anni
(fino alla fine del 38). A differenza dei magistrati
tradizionali, non avevano l'obbligo di render conto
delle loro azioni al senato e al popolo; la loro
parola era legge, avevano facoltà di assegnare le
magistrature; controllavano direttamente le legioni,
e soprattutto detenevano l'imperium maius, che
consentiva loro di muoversi senza l'obbligo di
rispettare determinati limiti territoriali.
Nell'ottobre del 42, in seguto alla vittoria di
Filippi (v. mappa)
sull'esercito di Bruto e Cassio (gli assassini di
Cesare), Antonio si poteva fregiare del titolo
militare di IMPerator, generale acclamato dalle
truppe (ma Cicerone contesta che vi sia stata
un'acclamazione per Antonio, v. Crawford, nota2,
pag. 740).
(4) Marcus ANTONIVS IIIVIR ad
Rei Publicae Constituendae (Marco Antonio triumviro
per la riforma costituzionale dello stato). Nella
titolatura del rovescio è presente il richiamo alla
carica di triumviro che Antonio ricoprì
insieme con Ottaviano e Lepido dal novembre del 43
a. C. In virtù della lex Titia i triumviri
disponevano di poteri illimitati per cinque anni
(fino alla fine del 38). Dall'accordo fra i tre
scaturirono le liste di proscrizione degli avversari
politici che servirono tra l'altro a rimpinguare le
casse dello stato. Tra le vittime illustri delle
proscrizioni si ricorderà Cicerone, la cui testa fu
consegnata ad Antonio. Una minaccia per i triumviri
era data da Sesto Pompeo, anche lui nelle liste di
proscrizione, che spadroneggiava in Sardegna e
Sicilia. Per procurarsi i mezzi per far fronte alle
esigenze militari, Antonio si recò in Oriente. Nella
città di Tarso in Asia Minore ebbe luogo l'incontro
con Cleopatra che Antonio seguì poi ad Alessandria
di Egitto ove con lei trascorse l'inverno del 42-41.
(5) Il Sole radiato, secondo i
gusti orientalizzanti di Antonio, era allusivo
all'inizio di una nuova era (v. Crawford pag. 740). |