|
||||||||||||||||
Costante e la galea della Vittoria | ||||||||||||||||
30.5.2018
Gent.mo sig.
De Florio Giulio, Le trasmetto 2 foto della moneta in oggetto con preghiera di una Sua puntuale e completa identificazione e tal fine Le riporto i dati fisici caratteristici nonchè le mie rilevazioni: Metallo: AE bronzo privo di materiali ferrosi; Peso: 5,1g; Diametro: 22,7mm; Asse di conio: h. 12; Dritto : DN CONSTA NS PFAVG - busto rivolto a destra, diademato e drappeggiato; Rovescio : FEL TEMP REPARA TIO - Costanzo corazzato con casco e labarum nella mano sinistra, in piedi, sulla prua di una galea e regge con la mano destra un piccolo globo con phoenix - Sotto la mano destra la lettera A. A poppa della galea la dea Vittoria , alata, che tiene il timone; in esergo le lettere R e D(?) o P(?) - comunque poco leggibile quest'ultima. Ho riportato dettagliatamente queste descrizioni perché non sono riuscito a definire la classificazione RIC. E' un follis coniato a Roma ? ed è RIC VIII 109 ?oppure Roma RIC VIII 152 o addirittura altro ???? Confido ,come al solito, nel Suo esame e anticipatamente La ringrazio. Cordialmente La saluto. |
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||
Roma, 2.6.2018
Egregio
Lettore, di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Follis1, zecca di Roma2, 348 - 350 d. C., RIC VIII 113 (pag. 256), indice di rarità "S" Descrizione sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati, il primo soltanto dei quali afferente esattamente alla moneta in esame:
Un saluto cordiale. ------------------------------------------- Note: (1) AE Follis. Il RIC sostiene che monete della tipologia di figura furono battute tra il 348 e il 350 d.C., con le caratteristiche fisiche di seguito indicate, 22-24mm, 5,20g. A scopo comparativo riporto in tabella le caratteristiche fisiche delle monete reperite nel web:
(2) La zecca di Roma che nel periodo in questione operava su 6 officine, contrassegnate dalle lettere P, S, T, Q, ε, S, batté la stessa tipologia di figura anche nel nome di Costanzo II (D N CONSTAN-TIVS P F AVG). (3) CONSTANS Pius Felix AVGustus. Costantino II, Costanzo II e Costante (con quest'ordine di anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337, circa quattro mesi dopo la morte del loro padre, Costantino I il Grande. Insieme si divisero l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto, Costante in Africa, Italia e Illyricum. Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350 di un complotto organizzato da Magnenzio. La rivolta di Magnenzio durò sino al 353 quando, avendo avuto la peggio nella guerra contro Costanzo II, piuttosto che arrendersi, l'usurpatore preferì il suicidio. A quel punto Costanzo rimase unico sovrano dell'impero romano sino al 3 novembre del 361 quando morì per cause naturali mentre muoveva il suo esercito per reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata. (4) Mentre il significato della leggenda allusiva al "ritorno dei tempi felici" (forse quelli in cui Roma riusciva ancora a mantenere l'ordine interno e a proteggere la popolazione dalle invasioni) è trasparente, non del tutto certa è l'espansione della leggenda, FELix TEMPorvm REPARATIO oppure FELicium TEMPorum REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO. Il tipo del rovescio, la galea, allude ad un viaggio di Costante in Bretagna nel 343 e ad una vittoria conseguita nelle circostanze. (5) Il segno di zecca è costituito dalle lettere , dove A è il segno distintivo dell'emissione, seguito da altri 6 consimili, contraddistinti dalle lettere B, Γ, Δ, ε, S, Z. La R in esergo sta per Roma e la lettera P indica l'officina monetale (v. nota2). |
||||||||||||||||
|