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10.11.2019
..da Identificazione
Monete (numismatica).2,26g 15mm. Salve a tutti qualcuno è in grado di riconoscere questa moneta ed aiutarmi a sapere di più. Grazie |
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Roma, 14.11.2019
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Æ151, zecca di Siracusa, dopo il 215-212 a. C.2, SNG Cop. 895 Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili): D. Apollo, testa laureata a sinistra3. R. ΣΥΡ-ΑΚΟ//ΣΙ-ΩΝ4, a sinistra e a destra, al centro del campo. Nel mezzo, lunga torcia verticale5. La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio ------------------------------- (1)Æ15. Emesso dopo l'assedio e la conquista romana di Siracusa, il bronzo di figura presenta le caratteristiche fisiche tratte dai link sopra indicati:
(2) La moneta in esame si colloca temporalmente dopo il 215-212 a.C.. La Sicilia, strappata al controllo cartaginese nel corso della prima guerra punica (264 - 241 a.C.), era diventata la prima provincia romana extrapeninsulare. Siracusa in particolare era costituita in regno indipendente sotto la guida del re Gerone II e stretta alleata di Roma. Finché Gerone fu in vita, i Siracusani rimasero fedeli all'alleanza con Roma ma, alla sua morte nel 215, avviarono trattative con Annibale volte a stipulare un trattato di alleanza, in seguito al quale i Siracusani intrapresero operazioni militari contro le guarnigioni romane della Sicilia. Nell'estate del 214, Geronimo, nipote sedicenne di Gerone II, fu ucciso, il partito proromano al potere fu rovesciato e due agenti di Annibale furono posti al comando dell'esercito siracusano, così ebbe inizio la guerra contro Roma. Nel 212 l'esercito romano comandato dal console Marco Claudio Marcello e la sua flotta guidata dal pretore Appio Claudio cinsero d'assedio Siracusa. L'assedio si protrasse fino alla primavera del 211 quando uno dei capi mercenari al servizio dei Siracusani tradì aprendo ai Romani le porte di Ortigia e la città fu conquistata e saccheggiata. Dopo quella data, per lungo tempo ancora, Siracusa, come la maggior parte delle altre città siciliane, fu autorizzata a battere la propria moneta in bronzo (v. Snible). (3) Apollo. Il tempio dorico di Apollo a Siracusa, il più antico della Sicilia ed il primo ad essere innalzato a Siracusa (v. link) testimonia la rilevanza del culto del dio, patrono e simbolo della città anche in epoca romana. (4) ΣΥΡ-ΑΚΟ//ΣΙ-ΩΝ è il genitivo etnico (..dei Siracusani), elemento identificativo dello stato emittente. (5) Il simbolo della torcia potrebbe, a mio avviso, alludere al mito greco di Apollo e il pitone (traggo da Mitologia greca): "Apollo aveva un conto da regolare con il serpente Pitone che aveva perseguitato crudelmente sua madre Leto, costringendola a scappare per tante terre. Quando divenne giovane e forte, Apollo partì dall'isola natale e si diresse ai piedi del monte Parnaso, dove in un'orrida caverna albergava il mostruoso serpente; egli si affacciò alla grotta lanciando al suo interno una torcia accesa e fumante, che avrebbe costretto il serpente a venir fuori. Pitone infatti uscì e Apollo tese l'arco e gli lanciò addosso un'infinità di frecce, che uccisero Pitone. La caverna del serpente Pitone, divenne un oracolo, il più famoso oracolo di tutto il mondo antico, l'oracolo di Delfi. In questa grotta, da crepe nel terreno, uscivano vapori eccitanti che inebriavano la sacerdotessa, Pizia, che assisa su un tripode pronunciava le parole sconnesse e oscure, che un profeta interpretava". Così il tipo del dritto della moneta si collega naturalmente alla torcia rappresentata nel rovescio. |
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