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Caulonia, statere, Apollo, cervo | ||||||||||||||||||||||||
4.11.2020
Gent.mo sig.
Giulio De FlorioLe trasmetto 2 foto della moneta in oggetto che ritengo sia uno statere di Poseidonia Nomos. Di seguito riporto i dati fisici della stessa: Metallo: Ag Peso: 6,5g Diametro: 23mm asse di conio: h3 DRITTO: Poseidone (?) andante verso destra, nella mono destra (?), senza clamide(?) e il braccio sinistro teso in avanti. ROVESCIO: Quadrupede (cavallo ?) andante verso sinistra, e sopra una lettera greca N. La ringrazio anticipatamente per quanto farà e resto in attesa di Suo gradito riscontro. Cordialmente La saluto. |
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Roma, 7.11.2020
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Statere1, zecca di Caulonia2, 480-388 a. C., SNG Copenhagen 1722, Noe 132 Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. (1) Statere. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura reperite nel web.
(2) Caulonia (v. mappa), sulla costa orientale del Bruzio (lat. Bruttium), era una città achea di grande antichità, secondo alcuni fondata da Kaulos (Servius, ad Aen. Iii. 553; cfr. Steph. Byz. Sv Καυλωνια), secondo altri da Typhon di Aegium in Achaia (Paus. vi. 3. 12). Nel VII secolo era strettamente alleata sia con Crotone che con Sibari e, come dimostrano il gran numero delle sue monete che ci sono pervenute, deve essere stata una delle città più fiorenti del gruppo (Polib. II. 29). (3) KAYΛΩNIATAΣ, leggenda erasa che non escludo si riduca semplicemente ad una K retrograda, iniziale dello stato emittente. L'uso dell'accusativo è insolito ma verosimilmente va interpretato nel senso che Apollo protegge i Cauloniati. Le origini della città (v. link) sono avvolte nella nebbia di fantasiose leggende, cui fanno cenno scrittori eruditi greci e latini di tarda e tardissima età. Nulla si sa della sua storia fino alla metà del V secolo a.C. (Erodoto non la nomina affatto), poi com'è noto dal racconto di Diodoro Siculo, la lega italiota, di cui faceva parte Caulonia, venne sconfitta nella battaglia dell'Elleporo da Dionisio che assegnò a Locri il territorio di Caulonia, dopo averla distrutta, deportandone gli abitanti a Siracusa. A questa data, 389 a.C., terminano le emissioni di Caulonia: anche se distruzione e deportazione, come in altri casi, non furono totali, non v'è motivo di ritenere che la zecca abbia continuato a funzionare per i bisogni minuti di una piccola comunità. Infine sono note alcune vicende collegate alle campagne di Pirro e di Annibale nell'Italia meridionale, segno che il luogo, anche se non più vera città, conservava una certa importanza militare. Strabone, scrivendo al tempo di Augusto, dice deserto il sito di Caulonia e lo indica con non molta precisione: in seguito si perdette ogni memoria anche del luogo dove era sorta l'antica colonia achea, finché gli scavi dell'Orsi permisero di identificarne gli scarsi resti nei pressi di Punta Stilo. E' opinione comune che Caulonia, senza un buon porto naturale e priva di un ricco retroterra, abbia tratto la sua relativa ricchezza (in rapporto all'esiguità del territorio) dalle grandi selve dei monti sorgenti a brevissima distanza dalla costa. Il legname che se ne traeva doveva essere particolarmente adatto alle costruzioni navali, come testimoniano l'episodio riferito da Tucidide sulla distruzione di tale materiale operata dai Siracusani a danno degli Ateniesi, ed un altro fatto analogo accaduto al tempo della spedizione di Pirro in Italia. Non è da escludere che Caulonia abbia ricavato dai vicini monti nei primi tempi, i propri stateri. E' ben noto che il massiccio di rocce cristalline che forma la Sila racchiude filoni di minerale argentifero, sia pure di scarsa potenza; ma anche la catena delle Serre di analoga formazione geologica, tra la Sila e l'Aspromonte e quindi costituente parte del territorio cauloniate, mostra qualche presenza di metalli, come nelle valli del Torbido e del Siderno (antimonio) e a Pazzano (ferro). Nei pressi di Gretteria pare che nel XVI secolo fosse attiva una miniera di argento. Il fatto stesso di avere a disposizione dell'argento può aver indotto Caulonia ad iniziare la propria coniazione a breve intervallo di tempo dalle ben maggiori città di Sibari, Crotone e Metaponto. Head (v. link) fissa la monetazione incusa di Caulonia nell'arco temporale 550-480 a.C. e quella successiva a cui appartiene anche la moneta in esame all'arco temporale 480-388. (4) Il tipo del dritto, Apollo che avanza sorreggendo un ramo lustrale, alluderebbe, secondo Head (v. link), alla purificazione di Apollo in conseguenza di una piaga che avrebbe afflitto i Cauloniati. Il cervo sul rovescio sarebbe invece l'emblema araldico della città e simbolo di Artemide. Tutto ciò avvalora la relazione strettissima che doveva sussistere a Caulonia tra i culti di Apollo e di Artemide (v. link). |
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