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Potin, Probo e la Tyche alessandrina | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
8.7.2021
..da
S.P.Q.R Coins - Monete Antiche.Buongiorno, vi chiedo di aiutarmi a riconoscere la moneta di Probo? Che vi presento...coloniale? Pesa 7,64g diam. 18mm patina scura- argento? Grazie per la risposta. |
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Roma, 9.7.2021
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Potin1, zecca di Alessandria, 278/279 d. C., BMC XV 2423 (pag. 314) Descrizione sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un
saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) Potin ovvero tetradrammo (biglione), moneta destinata a circolare solo in Egitto. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei potin della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
(2) A K M AVP ΠPOBOC CƐB (Αὐτοράτωρ Καίσαρ Μάρκος ΑVPήλιος ΠPOBOC CƐBαστóς, equivalente al latino Imperator Caesar Marcus Aurelius Probus Augustus). Alla morte di Aureliano, la successione al potere fu garantita da un vecchio senatore, Marco Claudio Tacito che governò per pochi mesi prima di essere ucciso da soldati ammutinati. Gli successe il fratello Floriano, appoggiato dai pretoriani di cui era prefetto ma quasi contemporaneamente le truppe siriache si sollevarono proclamando imperatore, c. nel giugno 276 (v. link), un loro generale, Marco Aurelio Probo, a quel tempo molto popolare per le notevoli doti di abilità e coraggio dimostrate in tutti gli scacchieri, ai quattro angoli dell’impero, in cui aveva combattuto. Alla morte di Tacito, Probo era prefetto in Oriente e lo scontro con Floriano fu inevitabile. I due eserciti si fronteggiarono in Asia Minore ma, prima della battaglia, Floriano fu ucciso dai propri soldati ammutinati. Probo fu presto impegnato contro Franchi e Alemanni che, già dal tempo di Tacito, avevano invaso la Gallia. Dopo sanguinose battaglie Probo li ricacciò oltre Reno. Il territorio fra l'alto corso del Reno e quello del Danubio, perduto ai tempi di Gallieno, fu di nuovo in parte occupato dalle truppe romane. Circa 15.000 Franchi e Alemanni furono arruolati nell'esercito romano (277). Dopo aver consolidato i confini renano e danubiano, Probo si spostò in Asia Minore per reprimere la tribù montanara degli Isauri che fin dai tempi di Gallieno si era dichiarata indipendente. D'altra parte questo popolo anche prima aveva riconosciuto solo a parole il potere di Roma. Quasi inaccessibili per le truppe romane nei loro nidi di montagna, i pirati Isauri avevano costituito per molti secoli una minaccia per i paesi vicini. Per paralizzare le loro attività i Romani avevano circondato l'Isauria con una catena di fortificazioni; ma ciò non era stato sufficiente. Probo si spinse proprio nel cuore della regione, distruggendone le difese. Particolarmente accanita fu la resistenza di Cremna (oggi Girme, in Pisidia, regione sud-occidentale dell’odierna Turchia), la quale dopo un lungo assedio fu presa d'assalto (279). Una nuova rivolta fu soffocata nell'Egitto meridionale. Poi fu la volta della ripresa in Gallia della sollevazione dei Franchi, capeggiati da un certo Proculo che si era fatto acclamare imperatore a Colonia. Dopo la morte di quest'ultimo Probo dovette intervenire di persona contro il successore Bonoso. Una rivolta fu sedata anche in Britannia, poi venne la sollevazione della Siria che proclamò imperatore Saturnino, presto ucciso dai propri stessi soldati. Nel 281 gli ultimi aneliti del movimento rivoluzionario sembravano soffocati e Probo poté festeggiare a Roma uno splendido trionfo. La calma sopravvenuta nell'Impero diede all'imperatore la possibilità di dedicarsi alla ricostruzione della vita economica. I lunghi anni di guerre civili avevano definitivamente danneggiato le forze produttive dell'Italia e delle province. Il commercio era quasi cessato, i campi erano incolti, numerose città distrutte e disertate dalla loro popolazione. Probo attese particolarmente allo sviluppo della viticoltura nelle province: in Spagna, Gallia, Pannonia, Illiria. Per i lavori necessari (trapianto di viti, irrigazione) egli utilizzò largamente l'esercito, e sembra che appunto ciò fosse causa di malcontento tra i soldati. Altra causa di malcontento furono la severità e le esigenze dell'imperatore che cercava di portare la disciplina a un livello più alto. Nel settembre 282 le truppe di Pannonia si ribellarono proclamando imperatore il prefetto del pretorio Marco Aurelio Caro, e Probo, nel tentativo di contrastarlo, fu ucciso dai suoi stessi soldati. (3) L Γ. L è una forma abbreviata di ETOYC, genitivo di anno (ἔτος, -ους, τὸ), dunque "nell'anno". Ad L segue il numero dell'anno indicato dalla lettera Γ (=3), quindi "nel terzo anno di regno" di Probo (dunque gli anni 278-279, v. link). (4) Tyche (dal greco Τύχη, che significa "fortuna"; equivalente della romana Fortuna) era la divinità tutelare che governava la fortuna, la prosperità e il destino della città,. Di qui la rappresentazione della dea nel rovescio della moneta con i suoi attributi tradizionali, il Kalathos (κάλαϑος in greco, modius in latino, moggio in italiano) sulla testa, la cornucopia e il timone: il timone, a simboleggiare la guida della città; la cornucopia, a rappresentarne il benessere materiale. |
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