Roma, 6.2.2016
Egregio,
riporto di
seguito gli elementi significativi pertinenti alla
moneta di figura:
Asse/dupondio1, zecca di Roma, 164÷169 d. C., RIC III
1752 (pag. 353), BMC IV
1219 (pag. 579), Cohen
III 44 (pag. 218), indice di rarità
"c"
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non
leggibili):
D. LVCILLA -
AVGVSTA2. Busto
drappeggiato a destra, capo scoperto, capelli
ondulati, raccolti dietro la testa in uno chignon.
R. IVNO REGI NA3.
Giunone velata, drappeggiata, stante a sinistra,
sorregge con il braccio destro esteso verso il basso
una patera ed uno scettro verticale con la mano
sinistra. Ai piedi a sinistra un pavone4
stante a sinistra, testa a destra. S C 5 a
sinistra e a destra in basso nel campo.
La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha
prodotto i seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s5516.html
Ref Lucilla Æ Dupondius or As, RIC 1752, Cohen 44,
BMC 1219 Sear 5516 Lucilla AE As. LVCILLA AVGVSTA,
draped bust right / IVNO REGINA S-C, Juno standing
left holding patera & scepter, peacock at
feet. Cohen 44. Ancient Coin Auctions by
VAuctions- LUCILLA, wife of Lucius Verus. Augusta,
161-183 AD. Æ As. Rome mint. Struck 164 AD. (Lot
1196). Lot 137. LUCILLA, wife of Lucius
Verus. Augusta, 161-183 AD. Æ As (24mm - 12.22 g).
Rome mint. Struck 164 AD. LVCILLA AVGVSTA, draped
bust right / IVNO REGINA, S-C across fields, Juno
standing left, holding patera in right hand,
scepter in left; peacock at her feet to left. RIC
III 1752 (Aurelius); BMCRE 1219 (Aurelius). VF,
attractive, smooth brown patina, flatly struck.
$126.00 December 18, 2008.
- http://www.tinianumismatica.com/prodotto/asse-giunone-regina-ric-1752/
Asse Giunone REGINA, RIC 1752 COD: 43/13-56.
Descrizione prodotto: Lucilla, Asse, 164-169,
Roma, RIC 1752 11,41g – 25mm. D/ LVCILLA AVGVSTA;
busto drappeggiato a destra. R/ IVNO REGINA;
Giunone, con patera e scettro; ai suoi piedi, un
pavone. qMB.
- https://www.vcoins.com/en/stores/roma_numismatics/139/product/lucilla_ae_as__ivno_regina/236449/Default.aspx
Lucilla AE As. LVCILLA AVGVSTA, draped bust right
/ IVNO REGINA S-C, Juno standing left with patera
& scepter, peacock at foot. RIC 1744
(classificaz. errata), Cohen 33, BMC 1218. 9.33g
26mm VERY FINE £65.00 Rates for: 02/04/16.
- http://www.deamoneta.com/auctions/view/299/97
Monete 97 Faustina II. (gestorben 176). AE As. Vs.
FAVSTINA AVGVSTA. Drapierte Büste nach rechts. Rs.
IVNO SC. Juno mit Patera und Zepter nach rechts;
davor Pfau. RIC 1647. AE. 11.46g 24mm. fast s.sch
/sch. Base d'asta: €60 Invenduto.
- http://www.deamoneta.com/auctions/view/17/1278
Lot 1278 Impero Romano. Lucilla,
moglie di Lucio Vero (deceduta nel 183 d.C.).
Asse. D/ LVCILLA AVGVSTA. Busto drappeggiato a
destra. R/ IVNO REGINA SC. Iuno velata, stante a
sinistra, tiene patera e scettro. Ai suoi piedi,
un pavone. RIC 1752. gr.9.78 24.00mm. AE. qSPL.
Base d'asta: € 325 Invenduto.
- http://www.moruzzi.it/ashop/ItemDetail.asp?IDItem=6446&
Impero Romano, LUCILLA, Moglie di Lucio Vero,
ASSE, Emissione: 161-180 d.C., D/ LVCILLA AVGVSTA,
busto ammantato a d., R/ IVNO REGINA, S C, Giunone
velata stante a s. con patera nella d. e scettro
nella s.; ai piedi un pavone a s., Zecca di Roma,
Rif. bibl. R.I.C., 1752; Cohen, 44/Fr. 3; Metallo:
AE, gr. 11,47, (MR3909), Diam.: mm. 25,05, BB.
- http://www.lamoneta.it/topic/5977-le-mie-monete-7/
LVCILLA AVGVSTA IVNO REGINA Peso 12,9g Diametro
25-26mm spessore 4mm RIC III (Marco Aurelio) n°
1752. Zecca di Roma (166-169 d.C). Rarità: Comune
D\ LVCILLA AVGVSTA, busto drappeggiato a destra.
R\ IVNO REGINA, Giunone con capo velato, in piedi
a sinistra, tiene una patera ed uno scettro; ai
suoi piedi nel campo a sinistra un pavone. Il tipo
ricorre sia su assi che su dupondi. Dal peso
sembra più un dupondio che un asse, ma la certezza
la può avere valutando il tipo di metallo.
- http://www.cgbfr.it/lucille-as,brm_168489,a.html
Prix promo: 225.00€ Tipo: As Data 166-169 Nome
della officina / città: Roma Metallo: rame
Diametro: 25,5mm
Asse di coniazione: 6h. Peso: 9,90 g. Grado di
rarità: R1. Le grand problème du monnayage de
Lucille est de savoir si celui-ci a cessé après la
mort de son mari Lucius Vérus ou, au contraire, a
continué sous le règne seul de son père, Marc
Aurèle. Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un flan large et complet des deux
côtés avec les grènetis complets. Très beau
portrait bien venu à la frappe. Frappe molle au
revers. Magnifique patine vert d’eau, légèrement
granuleuse et brouillée au revers. N° nelle opere
di riferimento C.42 - RIC.1752 -
BMC/RE.1219 - MIR.18/35 - RCV.5516
(400$). Titolatura diritto: LVCILLA - AVGVSTA .
Descrittivo diritto: Buste drapé de Lucille à
droite, avec les cheveux coiffés en chignon dans
la nuque (L) . Traduzione diritto: “Lucilla
Augusta”, (Lucille augusta) . Titolatura rovescio:
IVNO - REGINA/ S|C . Descrittivo rovescio: Junon
drapée et voilée, debout à gauche, tenant une
patère de la main droite et un sceptre de la
gauche ; à ses pieds, à gauche, un paon .
Traduzione rovescio: “Iuno Regina”, (Junon reine)
. LUCILLE (182) Annia Lucilla Augusta (161-169).
Lucille è nato nel 149, era sposato dal padre
Lucio Vero nel 164. Lei potrebbe aver ricevuto il
titolo di Augusta da 161. Dopo la morte del marito
nel 169, sposò Pompeiano, un vecchio senatore,
amico di Marco Aurelio. Quando Commodo succedette
al padre, ha onorato la sorella, ma Lucille
tramato contro di lui. Lei fu esiliato a Capri, ed
eseguito 182.
- http://www.ma-shops.com/drijver/item.php5?id=315&lang=en
as 164 AD. Roman Imperial Lucilla Almost extremely
fine Seller: AgoraAncientCoins Price: 1025,00EUR.
Description: Roman Imperial as 164 AD. Grade:
Almost extremely fine | Catalog: C 44; BMC(M.
Aurelius) 1221; RIC(M. Aurelius) 1752. Material:
Bronze. Weight: 11.96g
Rome. Obv: LVCILLA AVGVSTA; draped bust of
Lucilla to the right. Rev: IVNO REGINA; Juno,
veiled, standing to the left, holding patera and
sceptre; at her feet left peacock; in exergue: S
C. Ex NAC 72, 2013, lot 669. Delicate light green
patina.
- https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=436&lot=47
Lot 47 Estimate: 200 USD Lot unsold. Lucilla;
daughter of Marcus Aurelius, wife of Lucius Verus.
Augusta, A.D. 164-182. Æ as. 11.78 gm. Rome mint.
Struck A.D. 166-169. Her draped bust right;
LVCILLA - AVGVSTA / Juno and a peacock; IVNO
REGINA S C. RIC 1752. SRC 5516. Very Fine. Well
defined portrait and reverse; pleasing green
patina.
- http://noble.com.au/mobile/lot?id=50151
Lot 3508 LUCILLA, wife of Lucius Verus, (died
A.D.182), AE dupondius or as, Rome mint, (14.594
grams), obv. draped bust to right of Lucilla with
hair bound up behind head, around LVCILLA AVGVSTA,
rev. IVNO REGINA around, Juno veiled standing to
left, holding patera and sceptre, a peacock at her
feet, S C across, (S.-, RIC 1752, C.44).
Attractive dark patina with light porosity, good
very fine/very fine and scarce. Estimate $300SOLD
$270. Ex Leopold G. P. Messenger Collection,
Glendining's London Sale, November 21, 1951 (lot
174 part) and purchased by Cornelius C. Vermeule
III, whose Collection was sold in Triton III (lot
1713 part) for the benefit of the Boston Museum of
Fine Arts, with his ticket.
- http://numismatics.org/collection/1944.100.49637
RIC III Marcus Aurelius 1752. 1944.100.49637 Obverse:
LVCILLA AVGVSTA Reverse: IVNO REGINA Physical
Description Axis: 11
Measurements Weight: 12.2 Diameter: 25.
- http://numismatics.org/collection/1974.95.155
RIC III Marcus Aurelius 1752. 1974.95.155 Obverse:
LVCILLA AVGVSTA Reverse: IVNO REGINA Physical
Description Axis: 12 Measurements Weight: 10.11
Diameter: 26.
- http://numismatics.org/collection/1995.11.434
RIC III Marcus Aurelius 1752. 1995.11.434 Obverse:
LVCILLA AVGVSTA Reverse: IVNO REGINA/S - C
Physical Description: Axis: 6, Measurements:
Weight: 11.03, Diameter: 26.5.
- http://collection.britishmuseum.org/id/object/CGR106343
British Museum: R.14523 Colección British Museum
Dupondio o asse, Posición de cuño 12.00 Peso
13.72.
- http://collection.britishmuseum.org/id/object/CGR106344
British Museum: 1959,0305.44 Colección British
Museum Dupondio o asse Posición de cuño 12.00 Peso
14.53.
- http://collection.britishmuseum.org/id/object/CGR106345
British Museum: R.14524 Colección British Museum
Dupondio o asse Posición de cuño 12.00 Peso 11.05.
- http://collection.britishmuseum.org/id/object/CGR106342
British Museum: R.14522 Colección British Museum
Dupondio o asse >Posición de cuño 6.00 Peso
13.06.
Concludo osservando che le caratteristiche generali
della moneta sono comparabili con quelle dei conî
d'epoca. Tuttavia per un giudizio definitivo la moneta
andrebbe osservata da vicino perché desta perplessità
la differenza di colore esistente tra l'immagine di
figura e le altre immagini della stessa moneta
pubblicate dal lettore su facebook. Tra gli aspetti da
approfondire vi sono alcuni dettagli del rovescio
della moneta (es. la macchia bianca ad ore 10, i
caratteri della leggenda, la perlinatura).
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
---------------------------------------
Note:
(1)
Asse/dupondio. Nelle monete di bronzo degli
imperatori romani la presenza di una corona
radiata è l'elemento caratterizzante dei dupondi
rispetto agli assi e ai sesterzi la cui corona è
invece laureata. Per le imperatrici, in assenza di
un segno distintivo nel disegno, la linea di
demarcazione tra assi e dupondi è molto labile.
RIC e BMC infatti non distinguono tra assi e
dupondi. In linea di massima, se una moneta di
Lucilla pesa meno di 10g la si considera un asse,
se supera i 16g è un sesterzio (la tipologia di
figura è presente anche nel sesterzio - Ric 1751 -
v. link).
Nella fascia dei pesi compresa tra 10 e 16g una
moneta di Lucilla è considerata un dupondio se il
tondello è di oricalco e un asse se di rame;
all'atto pratico però questa distinzione è assai
difficile da riconoscere perché la maggiore
percentuale di zinco nella lega dei dupondi di
Lucilla non è così marcata come lo era stata in
epoche precedenti (v. BMC IV, pag. xiv). BMC ha
calcolato, utilizzando la collezione del British
Museum, il peso medio dei nominali in bronzo di
Marco Aurelio, padre di Lucilla e si è ricavato
così che il sesterzio misura 25,16g (media su 558
esemplari), il dupondio 12,56g (media su 148
esemplari), l'asse 11,13g (media su 153
esemplari). Se ne deduce che il peso medio degli
assi è talmente prossimo a quello dei dupondi che
verosimilmente tra i campioni esaminati da BMC ci
saranno stati degli assi che saranno pesati più di
alcuni dupondi. Raccolgo in tabella le
caratteristiche fisiche degli assi/dupondi della
tipologia in esame presenti nei
link di cui sopra:
ANS |
Peso
(g.) |
Asse
di conio (ore) |
Diametro |
1 |
12,22 |
- |
24 |
2 |
11,41 |
- |
25 |
3 |
9,33 |
- |
26 |
4 |
11,46 |
- |
24 |
5 |
9,78 |
- |
24 |
6 |
11,47 |
- |
25,05 |
7 |
12,9 |
- |
25-26 |
8 |
9,90 |
6 |
25,5 |
9 |
11,96 |
- |
- |
10 |
11,78 |
- |
- |
11 |
14,594 |
- |
- |
12 |
12,2 |
11 |
25 |
13 |
10,11 |
12 |
26 |
14 |
11,03 |
- |
26,5 |
15 |
13,72 |
12 |
- |
16 |
14,53 |
12 |
- |
17 |
11,05 |
12 |
- |
18 |
13,06 |
6 |
- |
Dalla tabella si evince che, con il suo peso di 12g,
la moneta di figura rientra nello spazio di
variabilità degli assi/dupondi d'epoca di pari
tipologia.
(2) LVCILLA AVGVSTA. Lucilla
nacque nel 149 d. C.. Per volere di suo padre Marco
Aurelio fu promessa a Lucio Vero che sposò nel 164
ad Efeso, dove il marito si trovava per la campagna
contro i Parti (v.
altra pagina del sito). Ricevette il titolo di
Augusta nel 164 (secondo BMC). Dopo la morte del
marito nel 169, sposò Pompeiano, un vecchio
senatore, amico di Marco Aurelio. Quando Commodo
succedette a suo padre, mantenne le prerogative di
rango di sua sorella, ma Lucilla complottò contro di
lui. In seguito a ciò fu esiliata a Capri e poi
giustiziata nel 182. E' naturale ritenere che la
monetazione di Lucilla abbia avuto inizio nel 164,
dopo il matrimonio con Lucio Vero. Sulle monete
Lucilla si presenta dapprima come "LVCILLA AVGVSTA",
poi come "LVCILLA AVG ANTONINI AVG F" (Lucilla
Augusta, figlia di Antonino Augusto - v. link),
come si titolava suo padre. Non è nota la data della
transizione alla nuova titolatura. Sembrerebbe che
la monetazione nel nome di Lucilla sia proseguita
anche dopo la morte di L. Vero e che proprio a causa
di questa circostanza Lucilla abbia sentito la
necessità di rimarcare la discendenza da Marco
Aurelio. La datazione indicata in premessa ipotizza
l'inizio della monetazione di Lucilla con il titolo
di Augusta a partire dal 164 e il termine con il
passaggio alla nuova titolatura, attorno al 169,
alla morte del marito.
(3) IVNO REGINA. L'accostamento
tra Lucilla Augusta e Giunone Regina si presenta
naturale: la donna più rappresentativa dello stato
romano in quanto moglie di un sovrano e investita
ella stessa del titolo di Augusta si rapporta
direttamente con Giunone, la regina degli dei,
moglie di Giove. La monetazione di Lucilla riprende
all'inizio i tipi di Faustina, sua madre, anche lei
investita del titolo di Augusta e accostata a
Giunone Regina sulle monete (si veda ad esempio RIC
III 338).
(4) Il pavone. Giunone è
rappresentata sulla moneta di figura insieme al suo
animale preferito, il pavone, simbolo della
concordia coniugale. Il pavone si collega al mito di
Argo che di seguito riassumo: "Giove, per sedurre
Io, si era trasformato in una nube e con essa aveva
avvolto la terra, poi aveva trasformato Io in una
giovenca allo scopo di celare l'avvenuta infedeltà
coniugale. Ma Giunone, sospettosa per aver visto la
terra tutta avvolta da una nube, era scesa sulla
terra a controllare e aveva trovato Giove in
compagnia dell'animale. Il trucco non poteva bastare
ad ingannare la dea che astutamente aveva chiesto a
Giove di poter avere in dono la giovenca, dono che
Giove non avrebbe potuto negarle senza ammettere il
misfatto. Quindi Giunone aveva affidato ad Argo, il
mostro dai cento occhi, l'incarico di custodire
l'animale; tra i suoi cento occhi, Argo ne aveva
infatti almeno uno sempre aperto e quindi nemmeno il
sonno avrebbe potuto impedirgli di esercitare il suo
compito di vigilanza. Giove a questo punto, per
riprendersi Io, aveva inviato sulla terra Mercurio
che, trasformatosi in pastore, aveva addormentato il
vigile Argo raccontandogli la storia di Pan
e Siringa, e poi lo aveva decapitato. Giunone
per ripagare Argo per il suo sacrificio gli aveva
prelevato gli occhi e li aveva trasferiti sulla coda
del pavone, il suo animale preferito, dove ancora si
possono osservare. Per il mito di Io rimando
al sito: http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-i/giove-ed-io/.
(5) S. C. (Senatus Consulto,
"per decreto del Senato") era la consueta sigla
apposta sui nominali in bronzo romani (sesterzi,
dupondi e assi) ad indicare la competenza esclusiva
del Senato Romano sulle decisioni attinenti alle
emissioni di quelle monete (la monetazione in oro e
in argento, che non riporta quella sigla, rientrava
invece nelle competenze dirette dell'imperatore).
Nel rovescio di figura la lettera S si trova
interposta tra il collo del pavone e la gamba di
Giunone; di solito invece la S la si trova alla
sinistra del collo del pavone. Siamo in presenza di
una particolarità meno frequente per la tipologia
monetale in esame ma comunque documentata, come si
evince dai molti link tra quelli di
cui sopra. |