Roma, 10.2.2016
Egregio
Lettore,
riporto di seguito gli elementi significativi raccolti
sulla moneta di figura:
Follis 1,
Zecca di Siscia, 320 d. C., RIC VII
148 (pag. 443), indice
di rarità "r5"
Descrizione sommaria:
D. CONSTAN-TINVS
AVG2. Costantino il
Grande, testa laureata a destra.
R. D N CONSTANTINI
MAX AVG. VOT/XX3 all'interno di
una corona d'alloro. Segno di zecca ΔSIS4.
A titolo di confronto riporto i link a monete di
tipologia simile reperite nel web:
- Vcoins
Constantine I AE3. 320 AD. CONSTANTINVS AVG,
laureate head right / D N CONSTANTINI MAX AVG,
VOT XX in wreath, DSIS in ex. RIC 148 (Siscia).
3.08g 20mm VERY FINE. Prezzo SKU: 3980 £12.50
US$17.97 €16.18. Quotazione: 02/08/16.
- http://www.constantinethegreatcoins.com/asst3/VOT_Siscia_148.jpg
A.D. 321-4 CONSTAN-TINVS AVG; Laureate head only
DN CONSTANTINI MAX AVG VOT XX [ 20 year vows of
our Lord, Constantine, the greatest emperor] in
ex. BSIS RIC VII Siscia 148.
Venendo allo specifico della moneta
di figura, osservo che si tratta di un tipo
piuttosto raro ma di valore venale contenuto, non
superiore ai 20,00-30,00€. Le caratteristiche
generali e di stile della moneta appaiono non
difformi da quelle delle monete autentiche del
periodo. L'indicazione delle caratteristiche fisiche
è un elemento essenziale ai fini dell'accertamento
dell'autenticità.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
--------------------------
Note:
(1) Il link 1 di cui sopra ci
fornisce indicazioni di massima sulle
caratteristiche fisiche (3,08g, 20mm) dei follis
coevi di quello in esame. In assenza delle
caratteristiche fisiche della moneta in esame
non sarà possibile svolgere un esame comparativo
con le monete autentiche del periodo.
(2) CONSTANTINVS AVGvstvs
(Costantino Augusto). Con la pace di Serdica tra
Costantino e Licinio, il 1.3.317, le due
dinastie reali d'Occidente e Oriente si dettero
reciproco riconoscimento, sicché furono
riconosciuti come Cesari (Principi ereditari)
Crispo e Costantino jr, figli di Costantino I e
Licinio jr, figlio di Licinio I. Come
conseguenza di ciò, monete con la stessa
tipologia del dritto furono battute nel nome di
Costantino e dei suoi eredi e nel nome di
Licinio e di suo figlio, come si evince dagli
esempi che seguono:
* Costantino I (CONSTANT-INVS AVG), VOT XX/D N
CONSTANTINI MAX AVG, Ric 148, v. link;
* Crispo Cesare (IVL CRISPVS NOB CAES), VOT
V/CAESARVM NOSTRORVM, Ric 153, v. link;
* Costantino Cesare (CONSTANTIN-VS IVN NOB C),
VOT V/CAESARVM NOSTRORVM, Ric 157, v. link;
* Licinius I, (IMP LICI-NIVS AVG), VOT XX/DN
LICINI AVGVSTI, Ric 150, v. link;
* Licinio Cesare, (LICINIVS-IVN NOB C), VOT
V/CAESARVM NOSTRORVM, Ric 155, v. link.
(3) Domini Nostri
CONSTANTINI MAXimi AVGvsti VOTis XX, cioè "Voti
vicennali del Nostro Signore Costantino Massimo
Augusto". Considerando che la data ufficiale
dell'ascesa di Costantino risaliva al 25 luglio
del 305, è ben evidente che le monete battute
nel 320, che recano la leggenda VOT XX,
celebrano i "vota soluta", i voti di
ringraziamento anticipati per i venti anni di
regno trascorsi in buona salute del sovrano. Le
monete dei Voti ventennali di Costantino furono
emesse in contemporanea con quelle dei voti
quinquennali dei due figli Crispo e Costantino
il giovane (VOTis V CAESARVM
NOSTRORVM, Voti quinquennali dei
nostri Cesari, recita la leggenda del rovescio),
con quelle dei voti ventennali di Licinio e dei
voti quinquennali di Licinio il giovane, a
significare lo stretto legame associativo e
fiduciario, almeno sul piano formale, tra le due
dinastie dopo la pace. Per inciso è opportuno
accennare alle implicazioni economiche di queste
celebrazioni che davano luogo ad elargizione nei
confronti dei soldati.
(4) Il segno di zecca (ΔSIS)
si compone di due parti: le ultime tre lettere
rappresentano il nominativo della zecca
emittente (SIS=Siscia, l'odierna Sisak in
Croazia) al tempo sotto il controllo di
Costantino I, la prima lettera è il numerale
greco Δ(=4) che identifica l'officina che ha
battuto la moneta (la quarta di cinque attive
nel periodo).
|