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Costantino I e i voti
ventennali |
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1.5.2016
..da https://www.facebook.com/groups/1162710883744769/?fref=tsRiuscite a identificare in questa moneta di Costantino cosa c'è scritto in esergo? Foto pessima. |
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Roma, 4.5.2016
Egregio,riporto di seguito gli elementi significativi raccolti sulla moneta di figura: Follis1, zecca di Roma, 321 d. C., RIC VII 237 (pag. 320)2, indice di rarità "c3" Descrizione sommaria:
Un saluto cordiale. -------------------------- Note:
(2) L'emissione del 321, alla quale la moneta in esame appartiene, si svolse in due fasi, nella prima la corona d'alloro è decorata di fregi che interrompono la continuità della forma circolare del festone (in questo link sono illustrati i vari tipi di decorazioni che si possono osservare nella pratica e in un altro link è riportato un esempio concreto di moneta con la corona decorata), nella seconda fase, ed è il caso in esame, la corona è priva di fregi, se non quello di forma circolare in cima al festone. Poiché il Ric cataloga diversamente le monete sulla base della presenza/assenza di fregi aggiuntivi rispetto a quello in cima al festone, del cennato particolare occorre tenere conto, come giustamente emerge dalla discussione nel forum di numismatica di cui al link, se si vuole utilizzare il Ric per catalogare le monete. A questo proposito occorre aggiungere che non tutti si uniformano al cennato criterio di distinzione tra le due fasi dell'emissione e wildwinds ne è un esempio in quanto sembra catalogare le monete del 321 in modo casuale. (3) CONSTANTINVS AVGvstvs (Costantino Augusto). Con la pace di Serdica tra Costantino e Licinio, il 1.3.317, le due dinastie reali d'Occidente e Oriente si dettero reciproco riconoscimento, sicché furono riconosciuti come Cesari (Principi ereditari) Crispo e Costantino Cesare, figli di Costantino I e Licinio Cesare, figlio di Licinio I. Tuttavia nel 321 Licinio si rifiutò di riconoscere il consolato di Crispo e di Costantino Cesare e per contrasto, senza interpellare Costantino, investì della carica se stesso e il proprio figlio Licinio. Entrambi i contendenti avviarono preparativi bellici. Ciò si riflette nella monetazione: nella prima fase (v. nota 2) furono celebrati i voti ventennali di Costantino e quelli quinquennali dei suoi figli Crispo e Costantino, congiuntamente a quelli ventennali di Licinio I (v. link) e quinquennali di Licinio Cesare (v. link) ma nella seconda fase alla celebrazione non furono associati Licinio e suo figlio. (4) Domini Nostri CONSTANTINI MAXimi AVGvsti VOTis XX, cioè "Voti vicennali del Nostro Signore Costantino Massimo Augusto". Considerando che la data ufficiale dell'ascesa di Costantino fu il 25 luglio del 305, è ben evidente che le monete battute nel 321, che recano la leggenda VOT XX, celebrano i "vota soluta", i voti di ringraziamento anticipati per i venti anni di regno trascorsi in buona salute del sovrano. Per inciso è opportuno accennare alle implicazioni economiche di queste celebrazioni che davano luogo ad elargizione nei confronti dei soldati. Le monete dei Voti ventennali di Costantino furono emesse in contemporanea, sia con quelle dei voti quinquennali dei due figli Crispo e Costantino il giovane (VOTis V CAESARVM NOSTRORVM, Voti quinquennali dei nostri Cesari, recita la leggenda del rovescio), che con quelle dei voti ventennali di Licinio e dei voti quinquennali di Licinio il giovane, a significare lo stretto legame associativo e fiduciario, almeno sul piano formale, tra le due dinastie dopo la pace. L'esaurirsi del legame di fiducia tra le due dinastie si manifesta alla fine nel rifiuto della celebrazione congiunta nella seconda fase. (5) Il segno di zecca (RP) si compone di due parti: la prima lettera è il nominativo della zecca emittente (R=Roma), la seconda lettera identifica l'officina che ha battuto la moneta (P=Prima di quattro attive nel periodo). |
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