Roma, 13.12.2004
Egregio
Lettore,
di seguito
trascrivo i dati pertinenti alla sua moneta:
Follis 1, zecca di Roma, 315-316 d. C., RIC VII/42,
indice di rarità
...2
D. IMPLICINIVSPFAVG
3. Busto di Licinio laureato, drappeggiato
e corazzato a destra.
R. SOLIINV
I CTOCOMITI 4
. Il Sole radiato, in piedi a sinistra, solleva la
mano destra, globo nella sinistra, chlamys di
traverso sulla spalla sinistra. Segno di
zecca, .
La ricerca
effettuata nel web ha prodotto il seguente
risultato:
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/licinius_I/_rome_RIC_vII_042.jpg
Attribution: RIC VII: 42 (R3) Date: 308-324 AD
Obverse: IMP LICINIVS PF AVG, laureate, draped,
cuirassed bust right Reverse: SOLI INVICTO COMITI,
RS in exergue, C in left field, S in right field
Size: 19.68 mm Weight: 3.2 grams Rarity: [Image] 8
Description: Beautiful and rare AE follis. Smooth
surfaces and well centered.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
www.monetaromana.it
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Note:
(1) Il peso dichiarato della moneta di
figura è compatibile col peso medio del follis del
periodo che si aggirava intorno ai 3,5 g.
(2) Un difetto di conio rende problematica
la lettura dell'esergo della moneta di figura; a mio
avviso, la prima delle due lettere è certamente quel
che resta di una "R" (che contrassegna la zecca di
Roma), mentre non è certo che la seconda lettera
fosse una "S" (come per la moneta del sito di wildwinds)
e non invece una "T", corrispondenti,
rispettivamente, alle officine monetali, "secunda" e
"tertia". A seconda dell'officina, cambia il grado
di rarità della moneta, da ritenersi, secondo il
RIC, r4,
per la seconda officina ed r2, per la terza.
(3) IMPerator LICINIVS Pivs Felix
AVGvstvs. In altra pagina di questo sito (cliccare qui) si
è tracciata una sintesi storica della tetrarchia,
dalle origini sino alla conferenza di Milano del
gennaio-febbraio del 313, che aveva sancito la
parità di culto tra la religione cristiana e quella
pagana, ma sopra tutto, dal punto di vista politico,
affermato l'alleanza tra Costantino, Augusto
d'Occidente e Licinio, Augusto d'Oriente. La moneta
di figura fu battuta dalla zecca di Roma due o tre
anni dopo quella data, sia nel nome di Licinio che
di Costantino, in una situazione politica
caratterizzata da progressivo deterioramento.
Costantino infatti, per contenere il potere di
Licinio, aveva avviato con lui negoziati per la
creazione di uno stato cuscinetto tra i due reami
comprendente la Rezia e la Pannonia alla testa delle
quali intendeva mettere Bassiano, suo cognato, una
volta elevato al rango di Cesare. L'annuncio
dell'elevazione doveva essere dato a Treviri il 25
luglio del 315, nella ricorrenza del primo decennale
di regno di Costantino. Ma in quell'occasione
Costantino svelò invece un complotto ordito contro
di lui dallo stesso Bassiano e da Licinio che doveva
trovare esecuzione per mano di Senecio, fratello di
Bassiano. Seguì un periodo di guerra fredda tra i
due regnanti con scambi di note diplomatiche,
seguite dalla rottura finale che avvenne
nell'agosto-settembre del 316 quando le zecche
occidentali (Arles, Treviri, Roma, Ticinum)
cessarono di battere moneta anche nel nome di
Licinio e le operazioni belliche ebbero inizio. La
moneta di figura fu battuta pertanto prima della
rottura definitiva tra Licinio e Costantino.
(4) SOLI INVICTO COMITI. Per il culto
solare si rimanda alle note in calce ad altra pagina
di questo sito (cliccare
qui).
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