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Tito e il legato provinciale Pansa | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
13.9.2008
Egregio
professore Le invio le immagini di un bronzo credo provinciale Peso gr. 6,9 diam 21 mm asse ore 06.00 colore bruno Dritto in scarse condizioni direi dal profilo Tito, sarei però curioso di saperne la provenienza (Cesarea?) e il significato della legenda del retro grazie URL: WWW.MONETAROMANA.IT Si autorizza l'uso dell'immagine. La ringrazio anticipatamente |
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Roma, 16.9.2008
Egregio
Lettore, la moneta di figura rientra nella categoria delle provinciali per la quale non dispongo della documentazione di riferimento. Per venire comunque incontro alla richiesta e nei limiti di quanto dianzi affermato, di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta che mi è stato possibile raccogliere attraverso una ricerca nel web: AE211, 78-80 d. C., zecca di Cesarea di Cappadocia2, Syd. 1183. Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili):
La ricerca nel web di monete di tipologia uguale a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un
saluto cordiale. --------------------------
(2) Per la collocazione geografica di Cesarea di Cappadocia, v. http://rpc.ashmus.ox.ac.uk/maps/1.3/. (3) Dall'esame delle monete presenti nel web (v. link) e di quelle del data base dell'ANS sembra potersi dedurre che la moneta di figura sia catalogabile Syd. 118 (leggenda del rovescio su cinque righe, come quella di cui al link1). Non disponendo del manuale Syd. (E. A. Sydenham, The Coinage of Caesarea in Cappadocia - London, 1933; reprinted with a supplement by A. G. Malloy, New York, 1975) questa ipotesi di catalogazione andrebbe verificata in biblioteca. (4) AUTOKPAtωρ TITOC KAI CEBASTOC. Tito Imperatore e Augusto. La leggenda del dritto è scomparsa e dall'esame della foto non si riconosce alcuna lettera residua. Tuttavia il rovescio della moneta è compatibile con Tito e dunque l'identificazione con questo imperatore trova supporto non solo nella somiglianza del profilo rilevata dal lettore. (5) εΠΙ/ΠΑΝCΑ/ΤΟΥ/εΤος I (sotto Pansa, anno 10). Si ricorderà che nella numerazione greca il numero 10 è espresso dalla lettera I (v. link). Neratius Pansa era al tempo legato provinciale in Cappadocia e Galatia. A proposito della interpretazione da dare all'anno 10° nel sito francese (cercare Pansa) http://www.da-costa.net/memoire/etude1/Livre2.htm si prospettano due possibilità: 78-79 oppure 77-78. Traggo da "Aufstieg und Wiedergang der römishen Welt" (v. link) le seguenti note su M. Hirrius Fronto Neratio Pansa. Proveniente da una famiglia radicata a Saepinum, emerse grazie all'appoggio di Vespasiano per i servigi resi e la lealtà dimostrati nel periodo 68-69. Secondo l'articolo, l'anno 10° indicato dalla moneta sarebbe da interpretare come il 10° (e ultimo) di regno di Vespasiano. Alcuni frammenti di una lapide ritrovata a Saepinum fanno ritenere che Neratio Pansa abbia ricoperto un consolato in un periodo antecedente di non molti anni il governatorato della Galatia-Cappadocia. Infatti nella lapide di Saepinum si legge "curator aedium sacrarum et operum locorumque publicarum", allusione ad uffici che di solito venivano affidati a personaggi con esperienza consolare. L'incarico di governatore provinciale sarebbe durato sino all'80 quando Pansa fu rilevato nell'incarico da Caesennius Gallus. |
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