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Valentiniano I, il
prigioniero e la gloria dei Romani |
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17.1.2010
La moneta
da identificare è da me catalogata come moneta n 2,
le chiedo un suo parere sulla autenticità, e, dal
suo stato di conservazione, sapere un suo possibile
valore venale La moneta ha i profili in discrete
condizioni, ma purtroppo le iscrizioni sono molto
rovinate e per me illeggibili Dritto: Capo coronato d'alloro e busto rivolto a destra.( non riesco ad identificare iscrizioni dell’ imperatore a parte il finale AUG) Nel rovescio le lettere COR…RO..NORV (ma non sono sicurissimo delle lettere) Figura rivolta a destra con in mano sulla destra uno stendardo? E ai suoi piedi sulla sinistra una figura umana. Zecca non identificata Peso 2.1 grammi Diametro 16 mm Colore: marrone con piccole incrostazioni bianche e verdi Tipologia lega metallica: mi sembra bronzo Asse di conio ore 10 Presenza materiale ferromagnetico: Non attratta Inserisco l’URL come richiesto: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/consulenza.html e autorizzo l'uso incondizionato delle foto inviate. Grazie |
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Roma, 21.1.2010
Egregio
Lettore, di seguito riporto gli elementi significativi che ho potuto raccogliere sulla moneta di figura: Æ31, zecca di Sirmium, dal 25.2.364 alla fine del 364 (chiusura della zecca di Sirmium)2 d. C. , RIC IX 4a (pag. 158), Cohen VIII 12 (pag. 88), indice di rarità "R". Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque illeggibili):
La ricerca nel web di monete uguali a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. -------------------------------
(1) Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche degli Æ3 della tipologia di figura:
(2) La zecca di Sirmium, batté la tipologia monetale di figura in associazione alle seguenti leggende del dritto:
(3) Dominvs Noster VALENTINIANVS Pivs Felix AVGvstvs. Alla morte di Gioviano (17 febbraio 364), dignitari civili e militari dello stato convenuti a Nicea decisero la nomina del nuovo imperatore. La scelta ricadde su Valentiniano, all'epoca tribuno degli Scutarii (fanteria di elite). Messaggeri furono inviati ad Ancira per informare il neoeletto e Valentiniano, giunto a Nicea, accettò l'acclamazione il 26 Febbraio del 364. Traggo dal manuale del Kovaliov le informazioni che seguono sull'imperatore Valentiniano I: "A Valentiniano, prima dell'elezione ad imperatore, fu posta come condizione che egli nominasse un coregnante. La rovina dell'Impero e l'approfondirsi dell'opposizione fra le due metà, orientale e occidentale, avevano reso questa misura necessaria. Dopo essere giunto a Costantinopoli, Valentiniano, infatti, nominò Augusto il fratello Flavio Valente (28.3.364), dandogli il governo dell'Oriente, mentre egli stesso si dirigeva in Occidente, dove la situazione ai confini era andata di nuovo peggiorando. Valentiniano dovette combattere con gli Alemanni sul Reno, con i Quadi e i Sarmati sul Danubio, mentre il suo generale Teodosio respingeva in Britannia le incursioni dei Pitti, degli Scoti e dei Sassoni. In Africa settentrionale lo stesso Teodosio soffocò un movimento separatistico-rivoluzionario, diretto dal principe mauritano Firmo, movimento che riuniva sotto la sua bandiera gli elementi più disparati della popolazione locale, compresi anche gli agonisti. Nel 367, Valentiniano nominò coregnante il figlio Graziano. Inoltre l'esercito acclamò anche Valentiniano II, fratello di Graziano, dell'età di quattro anni. Così i cristiani dell'Occidente potevano dire di essere governati dalla trinità: il padre con i due figli! Nel 375 Valentiniano I morì sul Danubio." Per altre notizie su questo sovrano si rimanda al portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link). (4) Il tipo del rovescio con l'imperatore che sorregge un labaro e trascina un prigioniero e la leggenda GLORIA ROMANORVM è tipico di Valentiniano I ma è presente anche nella monetazione successiva degli imperatori Valentiniano II, Graziano, Arcadio, Teodosio, come si evince da una ricerca effettuata nel data base dell'ANS (American Numismatic Society), imponendo come leggenda del rovescio "GLORIA ROMANORVM" e tipo del rovescio "captive" (prigioniero) (v. link). (5) Il segno di zecca ASIRM si compone di due parti di cui la prima è la lettera A o B che identifica l'officina monetaria (nel caso in esame la lettura della prima lettera è incerta), la seconda è la sequenza SIRM, che sta per Sirmium (sulle rive della Sava, era la capitale della prefettura pretoria dell'Illyricum e della Pannonia Secunda, oggi Srijemska Mitrovica nella Serbia Settentrionale - v. mappa). E' verosimile che con la divisione pacifica dell'impero in due parti all'epoca non confliggenti, la zecca di Sirmium non avesse più ragione di esistere. |
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