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Diocleziano e la Concordia dei soldati
29.11.2010
Gentile Sig. De Florio, La ringrazio anticipatamente per l'aiuto che mi può dare riguardo le caratteristiche tecniche della seguente moneta romana "Concordia Militvm" di cui riporto i dati richiesti per permetterle di realizzare la consulenza numismatica peso della moneta : 2,6 g diametro : 19 mm colore : bronzo asse di conio : ore 6 (Per intenderci come le vecchie lire italiane) tipologia della lega metallica : bronzo presenza di materiale ferroso nel tondello : NO Le immagini allegate sono state acquisite tramite scanner a 4800 dpi. Autorizzo l'uso incondizionato delle foto o delle immagini inviate. Cordiali Saluti.
fig. 1
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Roma, 4.12.2010
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla sua moneta:

Frazione di radiato1, zecca di Alessandria2, c. 296÷297 d. C., RIC VI 46a (pag. 667), Cohen VI 34 (pag. 419), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):

D. IMP C DIOCLETIANVS P F AVG3. Diocleziano, testa radiata, busto a destra paludato e corazzato.
R. CONCORDIA MILI-TVM4. Il principe stante a destra in abito militare riceve una piccola Vittoria su un globo da Giove stante a sinistra che con la mano sinistra si appoggia ad uno scettro. Segno di zecca Δ/ALE5.

A titolo di confronto e per le indicazioni di valore, riporto alcuni link relativi a monete di tipologia simile presenti nel WEB:

  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=143134 Source Auktionshaus H. D. Rauch GmbH Auction  Summer Auction 2007 (11.09.2007) Lot  1074  ( «  |  » ) Price  25 EUR (~35 USD) Description (Translate descriptionShow original description) Römisches Kaiserreich: Diocletianus bis Licinius II. Diocletianus 284-305 - nach der Münzenreform. Radiatus/Antoninian (3,40 g), Alexandria, 1. Offizin 296-297 AD. Av.: IMP C DIOCLETIANVS PF AVG, Portrait n.r. Rv.: CONCORDIA MILITVM / A (im Feld) / ALE (in ex.), Kaiser l. und Iuppiter mit Szepter r. halten gemeinsam Globus mit Estimate: EUR 25.
  2. http://wildwinds.com/coins/ric/diocletian/_alexandria_RIC_VI_046A.jpg Diocletian. Radiate Fraction. Alexandria. 296-297 AD. IMP C DIOCLETIANVS PF AVG, radiate, draped, cuirassed bust right CONCORDIA MI-LITVM, Emperor standing right, receiving  Victory on globe from Jupiter, standing left, holding sceptre. Gamma in lower centre. Mintmark ALE. RIC VI Alexandria 46A. Rated common.
  3. http://www.acsearch.info/record.html?id=342813 Source Compagnie Générale de Bourse Auction - Lot - Price 25 EUR (~36 USD) Description (Translate descriptionShow original description) DIOCLETIEN 0/11/284-1/05/305) Caius Aurelius Valerius Diocletianus Auguste (20/11/284-1/05/305) Néo-aurelianus ou pseudo-aurelianus 296-297 N° brm_204388 Date : 296-297 Nom de l'atelier : Alexandrie Métal : cuivre Diamètre : 20,5mm Axe des coins : 12h. Poids : 3,33g. Degré de rareté : R1Etat de conservation : TB+Commentaires sur l'état de conservation : Exemplaire sur un flan large pour ce type. Beau portrait. Revers, légèrement décentré. Patine vert foncé granuleuse et piqué. Prix : 25,00 € N° dans les ouvrages de référence : C.34 - RIC.47 - RC.3540 var. (25£) - MRK.119 /94 Titulature avers : IMP C DIOCLETIANVS P F AVG. Descript ion avers : Buste radié, drapé et cuirassé de Dioclétien à droite, vu de trois quarts en avant (A). Traduction avers : 'Imperator Cوsar Diocletianus Pius Felix Augustus', (L'empereur césar Dioclétien pieux et heureux auguste). Titulature revers : CONCORDIA MIL-ITVM/ (delta)// ALE. Description revers : L'empereur et Jupiter debout face à face ; Dioclétien est à gauche, tenant un sceptre court de la main gauche et recevant un globe nicéphore de Jupiter, nu debout à droite, tenant un sceptre de la main gauche. Traduction revers : “Concordia Militum”, (La Concorde des soldats). Commentaire à propos de cet exemplaire : Rubans de type 3. Ptéryges à peine visibles sous le paludamentum. Historique : Dioclétien, né en 245 en Dalmatie (Split), est un empereur illyrien. Il revêt la pourpre après avoir éliminé Aper, préfet du prétoire, beau-père et assassin de Numérien, le 20 novembre 284. Luttant d'abord contre Carin, dernier fils de Carus, il est battu au Margus l'année suivante ; mais Carin est assassiné et Dioclétien reste seul auguste. Il nomme Maximien, un compatriote, césar en novembre 285, puis auguste le 1er avril 286. Il vient de créer un nouveau régime politique, la dyarchie où deux empereurs se partagent le pouvoir militaire et politique, mais Maximien reste subordonné à Dioclétien. Dioclétien se place sous la protection jovienne (de Jupiter) tandis que Maximien est d'essence herculéenne (d'Hercule). Dioclétien passe les dix premières années de son règne à guerroyer en Orient, tandis que Maximien reste en Occident. Dioclétien est le premier empereur du Bas Empire, selon l'expression de Gibbons, et l'instaurateur du dominat.
  4. http://www.acsearch.info/record.html?id=391793 Source Auktionshaus H. D. Rauch GmbH Auction  Auction 86 (12.05.2010) Lot  1170  ( «  |  » ) Description (Translate descriptionShow original description) RÖMISCHE KAISERZEIT Diocletianus 284-305 (D) Radiatus/AE-Antoninianus (2,98g), Alexandria, 1. Offizin 296-297 n.Chr. Av.: IMP C DIOCLETIANVS P F AVG, Büste mit Strahlenkrone, Drapierung und Kürass n.r. Rv.: CONCORDIA MI-LITVM / A (im Feld) / ALE (im Abschnitt), Kaiser mit Kurzszepter sowie Iuppiter mit Stabszepter vis-à-vis halten gemeinsam Victorienglobus. RIC 46a, C 32. Attraktive Sandpatina. s.sch.-vzgl.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta in esame appaiono coerenti con quelle dei conî autentici del periodo. Il valore venale della moneta, nello stato in cui si trova, potrebbe attestarsi attorno ai 5,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Frazione di radiato (bronzo). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle frazioni di radiato post riforma di Diocleziano presenti nei link di cui sopra e nel sito dell'ANS (American Numismatic Society):

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 3,40 - -
Link3 3,33 12 20,5
Link4 2,98 - -
ANS1944.100.1392 3,99 12 -
ANS1957.159.48 2,62 11 -
ANS1944.100.1393 2,95 12 -
Secondo il RIC, la tipologia monetale in esame presenta di massima le seguenti caratteristiche fisiche: peso 3g, asse ad ore 12 o ad ore 6. Da quanto sopra emerge che la frazione di radiato di figura presenta caratteristiche fisiche (2,6g, 19mm, 6h) che non si discostano da quelle delle monete di pari tipologia del periodo.
(2) La zecca di Alessandria d'Egitto, operava al tempo su 4 officine, contrassegnate dalle lettere, A, B, Γ, Δ.
(3) IMPerator Caesar DIOCLETIANVS Pius Felix AVGustus. Diocleziano, "fondatore" della tetrarchia, era stato acclamato imperatore il 17 novembre del 284 d. C. dalle truppe di stanza a Nicomedia, dopo l'assassinio, ad opera o su istigazione del prefetto del pretorio Apro, dell'imperatore Caro, seguito, ad appena un mese di distanza, da quello del figlio Numeriano. Nell'occasione Diocleziano aveva prima smascherato il mandante dei due delitti, poi lo aveva ucciso con le sue mani. Inevitabile lo scontro con Carino, l'altro figlio di Caro, imperatore legittimo per successione e nomina paterna . Nella battaglia, avvenuta nella Mesia (area danubiana), Carino rimase ucciso per mano di un un ufficiale della guardia personale e Diocleziano non trovò altri ostacoli nell'ascesa al potere. Memore delle esperienze trascorse, egli si propose di dare un nuovo assetto allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza e tempestività di intervento nella difesa dei traballanti confini, desse maggiore stabilità all'economia, evitasse le lotte di  successione. Perciò pensò bene di dividere il potere con un generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che elevò al rango di Cesare nel 285 e a quello di Augusto nel 286, conferendogli la responsabilità di governo dell'Occidente, riservando invece per sé il controllo della parte più ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni dal nord e da est. La capitale dell'Occidente fu spostata a Milano, città più prossima alle zone di frontiera, e quella d'Oriente a Nicomedia (l'odierna Izmit, sul Mar di Marmara, nella Turchia asiatica). Ogni diarca era a capo di un proprio esercito, riorganizzato come forza di intervento rapido in grado di spostarsi velocemente in tutte le zone di crisi, se necessario anche in quelle di non diretta pertinenza. Allo scopo di fornire una base ideologica a questa nuova struttura dello stato, Diocleziano stabilì una gerarchia di comando che traeva spunto dalla gerarchia celeste: Massimiano diventava pari grado di Diocleziano e suo "frater" (fratello e quindi membro della gens Valeria cui Diocleziano apparteneva) ma la sua anzianità era inferiore a quella di Diocleziano perché, mentre Diocleziano assumeva il titolo di "Iovius", cioè figlio di Giove, Massimiano quello di "Herculius", figlio di Ercole, quindi più lontano da Giove per discendenza divina. Nel 293, sotto la pressione degli eventi militari alle frontiere, Diocleziano decise di estendere ulteriormente il progetto di decentramento dell'impero, affiancando, ai due Augusti, due Cesari, con l'incarico di presidiare rispettivamente i confini più esposti, Britannia e Gallia da una parte e danubiani dall'altra. L'impero risultò così diviso in quattro parti, una per ciascun tetrarca (in corsivo sono indicati nomi con cui i tetrarchi vengono di solito citati nei manuali di storia):
  • Caio Aurelio Valerio Diocleziano, Augusto senior, ebbe il governo diretto della Tracia, dell'Asia e dell'Egitto;
  • Caio Galerio Valerio Massimiano fu nominato Cesare dei Balcani, Tracia esclusa e quindi sotto il controllo diretto di Diocleziano;
  • Marco Valerio Massimiano, Augusto junior, ebbe il governo dell'Italia, della Spagna e dell'Africa;
  • Caio Flavio Valerio Costanzo (noto anche come Costanzo Cloro), fu nominato Cesare della Gallia e della Britannia e quindi subordinato a Massimiano.
Allo scopo di garantire una linea naturale di successione, Diocleziano decise che ogni Augusto, dopo 20 anni di governo, avrebbe ceduto il potere al  proprio Cesare, il quale, divenuto Augusto, avrebbe a sua volta nominato un Cesare di fiducia. Questa dunque sinteticamente era, negli intenti di colui che l'aveva concepita, la tetrarchia (governo di quattro), un'organizzazione fortemente decentrata dello stato, ma non priva di unità di comando, in cui l'Augusto senior dettava il disegno politico e gli altri, Augusto junior e Cesari, provvedevano all'esecuzione in autonomia di gestione. Con il passaggio dalla diarchia alla tetrarchia, l'ideologia del sistema si adeguò: come Diocleziano e Massimiano Erculeo erano considerati rispettivamente figli di Giove e di Ercole, così Galerio, attraverso l'istituto dell'affiliazione, divenne figlio di Diocleziano  con l'appellativo di "Giovio" e Costanzo di Massimiano, con l'appellativo "Erculeo". All'uno e all'altro dei due Cesari fu conferito il titolo di "nobilissimus Caesar", entrambi entrarono a far parte della "gens Valeria", tutti furono vicendevolmente vincolati dalla "pietas", l'etica della gratitudine agli dei e dell'affetto per i consanguinei.
(4) "CONCORDIA MILITVM". Secondo il RIC, l'interruzione della successione delle lettere della parola MILITVM, determinata dalla punta dello scettro di Giove, può posizionarsi indifferentemente così: MI-LITVM, MILI-TVM, MIL-ITVM. Si noterà che Giove è presente sul rovescio della moneta in esame in quanto nume tutelare di Diocleziano. Si veda in proposito il concetto teologico alla base del sistema tetrarchico, esposto nella nota precedente. Una comune tipologia monetale, all'insegna della concordia e dell'unità di intenti, fu adottata da tutti e quattro i principi, in tutte le zecche dell'impero, in particolare, per quella di Alessandria:
  • IMP C DIOCLETIANVS P F AVG (RIC 46a - v. link)
  • IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG (RIC 47 - v. link)
  • FL VAL CONSTANTIVS NOB CAES (RIC 48a - v. link)
  • IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG (RIC 46b - v. link)
  • GAL VAL MAXIMIANVS NOB CAES (RIC 48b - v. link)
(5) Il segno di zecca, Δ/ALE, si compone di due parti, la lettera Δ, che contrassegna l'officina monetale (v. nota 2 precedente) e le lettere ALE che costituiscono l'indicativo della zecca.
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